IFFB 2022 : i trailers dei film in competizione a Berlino.
Si terrà dall’8 al 12 Novembre 2022 la nona edizione all’ IFFB Italian Film Festival Berlin.
Nell’edizione di quest’anno ci saranno dieci film in competizione, e un omaggio a Gianni Amelio con una retrospettiva a lui dedicata.
I film presentati hanno partecipato ai più importanti Festival italiani e internazionali negli ultimi due anni come Cannes, Venezia e Roma. Le storie raccontate nascono da eventi reali, come Il signore delle formiche, Il muto di Gallura. Altri sono tratti da romanzi di successo come Il bambino nascosto, L’Arminuta, Il pataffio.
Discorso a parte per il documentario dell’anno ovvero Ennio di Giuseppe Tornatore (che tornerà in sala il 10 Novembre) e gli eroi “strani” di Freaks Out di Gabriele Mainetti.
L’intenso nuovo film di Gianni Amelio, presentato a Venezia, prende spunto da fatti realmente accaduti. Nel cast Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco e per la prima volta Leonardo Maltese. Gianni Amelio sará presente in sala per una conversazione con Enrico Magrelli.
Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.
Dal bestseller di Donatella di Pietrantonio, storia intensa e estrema che ha conquistato i lettori facendoli immedesimare in una ragazza che con rabbia e coraggio elabora dentro di sé il significato del rapporto genitori-figli, della maternità, dell’amore e dell’abbandono.
Nel cast Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti e Andrea Fuorto.
Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere. All’improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l’affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico venendo catapultata in un mondo estraneo.
«Il film, così come il romanzo, racconta un anno di vita di questa ragazzina alle soglie dell’adolescenza, un periodo che segnerà la sua vita per sempre, in cui sperimenterà il dolore e la durezza ma anche l’amore, la dolcezza e la bellezza a tratti feroce che la vita riserva. Mi piacerebbe che la narrazione restituisse soprattutto due cose: da un lato lo sguardo de l’Arminuta, che è testimone suo malgrado, e dall’altro il magma incandescente dei sentimenti laceranti che questa storia contiene. L’Arminuta affronta una delle paure più profonde di ogni individuo, quella di perdere le persone dalle quali dipende la propria felicità ed è anche il racconto del contrasto tra il destino e la volontà dell’essere umano.» – Giuseppe Bonito
Luciano, simpatizzante del fascismo come la stragrande maggioranza degli italiani, è il proprietario di un ristorante, che crede tuttavia di poter vivere secondo le regole che si è dato, in una sorta di isolamento dal mondo esterno. Ma sulla vetrina che dà sull’antica piazza, insieme ai segnali preoccupanti di qualcosa che sta per accadere nel mondo, compare una ragazza che porta con sé un segreto. Si chiama Anna e riesce a farsi assumere nel ristorante. Da allora per Luciano la vita non sarà più la stessa e insieme ai pericoli che si trova a fronteggiare, c’è quello più grande di tutti: l’amore. L’ombra del giorno è una storia d’amore, in quei difficili anni.
Scritto e diretto da Francesco Lagi e tratto dall’omonimo romanzo di Luigi Malerba, è interpretato da Lino Musella, Giorgio Tirabassi, Viviana Cangiano Giovanni Ludeno, VincenzoNemolato, Daria Deflorian con Alessandro Gassmann e con Valerio Mastandrea.
In un remoto medioevo immaginato, un improbabile gruppo di soldati e cortigiani capitanati dal Marconte Berlocchio e dalla sua fresca sposa Bernarda, arriva in un feudo lontano. Ma quel castello è un postaccio decrepito abitato da villani per niente disposti a farsi governare. Tra appetiti profani e sacri languori, militi sgangherati e povericristi, un racconto sulla libertà, la fame, il sesso e il potere.
Roma, 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Quando Israel scompare misteriosamente, i quattro “fenomeni da baraccone” restano soli nella città occupata dai nazisti. Qualcuno però ha messo gli occhi su di loro, con un piano che potrebbe cambiare i loro destini… e il corso della Storia.
I trailers dei film italiani presentati a IFFB 2022
Piccolo Corpo – Laura Samani
Il film esordio alla regia di Laura Samani (premiata con il David Di Donatello), nel cast Celeste Cescutti, Ondina Quadri, Marco Gromin, Giacomina Dereani, Anna Pia Bernardis, Luca Sera, Federico Soravito e Flavio De Antoni .
Una giovane donna lascia il suo villaggio sul mare per cercare di liberare l’anima della sua bambina nata morta e si imbarca in un pericoloso viaggio verso un remoto santuario di montagna, dove si dice che avvengano miracoli.
il film di Roberto Andò è liberamente tratto dall’omonimo romanzo del regista. Con Silvio Orlando, Giuseppe Pirozzi, Lino Musella e con la partecipazione straordinaria di RobertoHerlitzka.
Gabriele Santoro vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro”– così lo chiamano nel quartiere – se ne accorgerà solo a tarda sera. Quando accade, riconoscerà nell’intruso, Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla. Nonostante questo, il maestro, d’istinto, decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai nemici di Ciro. Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Silenzioso, colto, solitario, il maestro di pianoforte è uomo di passioni nascoste, segrete. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino che si è sottratto a un destino già scritto. Una partita rischiosa in cui, dopo una iniziale esitazione, Gabriele Santoro si getta senza freni.
In concorso a Cannes e rappresentante italiano nella corsa agli Oscar, il film è interpretato da Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi, Nello Mascia.
Felice Lasco torna a Napoli dopo aver vissuto molti anni in Egitto per rivedere l’anziana madre che aveva lasciato all’improvviso quando era ancora un ragazzo. Nella sua città si perde tra le pietre delle case e delle chiese del rione Sanità, nelle parole di una lingua che sente estranea, ma che in realtà è la sua. L’uomo sembra rapito da una strana malìa e irrompono in lui i ricordi di una vita lontana trascorsa con Oreste, il migliore amico d’infanzia con il quale condivide un segreto.
Quando è evidente che Napoli rappresenta per lui una vita ormai perduta e che dovrebbe tornare al più presto da dove è venuto, viene inchiodato dalla forza invincibile della nostalgia.
Il muto di Gallura – Matteo Fresi
Il film è l’esordio alla regia di Fresi, ispirato a eventi storici è interamente recitato in dialetto gallurese.
Nel cast Andrea Arcangeli, Marco Bullitta, Fulvio Accogli, Nicola Pannelli e Syama Rayner.
Questa storia, ambientata nella Gallura di metà Ottocento, ruota intorno alla faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, che causò la morte di oltre 70 persone. Bastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione, Pietro Vasa che lo trasforma nell’assassino più temuto dell’intera faida. Lo stato e la chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l’ondata di terrore mentre le due fazioni si consumano a vicenda. Quando le paci di Aggius determinano la fine della faida, Bastiano sembra aver trovato anche la pace interiore nell’amore corrisposto per la figlia di un pastore. Ma in un mondo violento e superstizioso, che già da bambino lo additava come figlio del demonio, Bastiano non può essere assolto e andrà incontro alla morte per mano dello stesso cugino Pietro Vasa.
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