Sono passati tredici anni da Coraline e la porta magica, l’ultimo capolavoro diretto da Henry Selick, già padre del famoso e amatissimo Nightmare Before Christmas. La nuova fatica del re della stop-motion è il film d’animazione Wendell & Wild ed è attualmente disponibile su Netflix. Oltre a Selick, il film vede anche la presenza di Jordan Peele (Scappa – Get Out) sia alla sceneggiatura che alla produzione.
La trama di Wendell & Wild
La piccola Kat vive felice insieme agli amorevoli genitori, proprietari di una fabbrica di birra nella città di Rust Bank. A causa di un incidente d’auto, i genitori annegano sotto gli occhi di Kat, che cresce divenendo una ragazzina ribelle e arrabbiata, trasportata da una casa famiglia all’altra.
Un giorno, Kat torna nella natia Rust Bank per frequentare un collegio femminile: scopre che la città e il birrificio dei genitori sono completamente distrutti e che tutto è nelle pericolose mani della Klaxon Korp, società senza scrupoli con mire di guadagno. Sempre più insofferente, Kat stringe un patto con due demoni, Wendell e Wild, per far riportare in vita i suoi genitori.
Wendell & Wild, tante idee ma troppo caos
Wendell & Wildaffronta tantissimi temi importanti, pur mantenendo lo stile dark e fiabesco tipico di Selick: l’avidità, la rivincita degli oppressi, l’identità; ma, soprattutto, la lotta al senso di colpa. Il problema però è la mancanza di un punto centrale. Le idee sono tantissime, ma la sensazione è che vortichino su loro stesse, intrecciandosi in una trama complessa e in cui ogni sequenza sembra appartenere a un film a parte. I demoni che dovrebbero essere i protagonisti, Wendell e Wild, appaiono in realtà come semplici spalle all’evoluzione della storia di Kat; una storia cruda, ad alto impatto emotivo, che tuttavia non resta esente da buchi di trama e domande irrisolte.
Wendell & Wild, cosa aspettarsi
L’ultima fatica di Henry Selick è un film stravagante, si potrebbe dire ispirato per quanto riguarda alcune idee di messinscena e l’impianto altamente inclusivo senza cadere nella retorica. Tuttavia, non raggiunge la tenerezza spettrale di Nightmare Before Christmas, né l’angoscia fiabesca di Coraline. Ciò che rendeva l’arte di Selick così unica era, forse, un sano distacco dal mondo reale, che giocava un ruolo di comparsa o di terra promessa, un posto in cui ritornare dopo una discesa nei meandri dell’impossibile. In Wendell & Wildil mondo attuale è al centro del racconto, e le divagazioni demoniache non bastano a trasportarci nel mondo visionario del regista. Inoltre, svariate domande irrisolte appesantiscono una trama già di per sé abbondante.
In conclusione, Wendell & Wild è un film godibile, ma che non regge bene il paragone con i suoi predecessori. Tuttavia, sempre meglio avere troppe idee che non averne nessuna, e Henry Selick non si abbandona mai.
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