Su Chili in streaming Io sono l’abisso, il nuovo thriller di Donato Carrisi tratto dal suo omonimo romanzo.
Io sono l’abisso La trama
A Nesso, paesino adagiato sulle sponde del Lago di Como, si intrecciano le storie di tre personaggi, che portano il peso di segreti che condizionano o hanno condizionato in maniera drammatica la loro vita.
Il film ruota attorno alla figura di un uomo, un netturbino che, quasi da subito, si rivela un serial killer che avvicina e uccide donne bionde, sole e avanti negli anni. Paragona le sue vittime alla spazzatura che raccoglie, con la differenza che, diversamente dalle persone, i rifiuti non mentono mai.
L’uomo conduce una vita abitudinaria, distratta solo da una voce misteriosa – reale o immaginaria? – che gli parla al di là di una porta verde e che lo sollecita ad agire e a combattere la paura che a volte può sopraggiungere e, se si manifesta, incitarlo ad autopunirsi con tagli dolorosi.
La monotonia dell’esistenza dell’uomo viene alterata il giorno in cui assiste al tentativo di suicidio per annegamento nel lago di una giovanissima ragazza. Senza esitazione si tuffa in acqua traendola in salvo ma, dopo averla rianimata, si dilegua per evitare di incontrare qualcuno; salvo poi, nei giorni successivi, spiarla, scoprendo che è vittima di abusi sessuali. Per lui, che sin da bambino, è stato oggetto di maltrattamenti, la ragazzina rappresenta un’àncora alla quale aggrapparsi; qualcuno a cui affezionarsi. Esattamente come per la giovane il suo salvatore, appena intravisto, che diventa una sorta di eroe mitizzato.
Nel frattempo, una donna – una “cacciatrice di mosche”, come viene definita nel romanzo – intuisce che là fuori, da qualche parte, c’è un uomo pericoloso che uccide. Però sa anche che probabilmente nessuno le crederà, perché in paese tutti la considerano una pazza a causa di un avvenimento nel suo passato. Nonostante ciò, la donna inizia a indagare, aiutata da una giovane carabiniera.
I temi ricorrenti di Carrisi tornano in questa sua nuova opera filmica
Anche in Io sono l’abisso, come già avvenuto nelle sue precedenti opere La ragazza nella nebbia e L’uomo del labirinto, Donato Carrisi affronta temi per lui consueti: la violenza sulle donne, i serial killer e, soprattutto, il male che si può annidare nella mente umana e che spinge a commettere atrocità inaudite.
I tre personaggi principali (volutamente senza nome perché, come dichiarato dallo stesso regista, spersonalizzare i personaggi è come voler dire che tutti noi potremmo essere sia vittime che carnefici) vivono nel buio della loro solitudine, sprofondati in un abisso dentro al quale incroceranno i loro destini. Carrisi si preoccupa quindi di descrivere i propri personaggi come anime dolenti con un passato doloroso che li sovrasta.
In Io sono l’abisso prevalgono giochi di ombre, atmosfere cupe che inducono inquietudine. Anche l’acqua gioca un ruolo dominante, sin dalla prima scena, quando un bambino rischia di annegare nella piscina di un vecchio albergo abbandonato, sotto gli occhi indifferenti della madre anaffettiva.
Nel film, però, l’acqua non è mai vista come qualcosa di benigno; al contrario si tratta di un elemento sporco, torbido. Come quella che riempie la piscina o che scroscia violenta nella drammatica scena finale. Come l’acqua del lago, apparentemente calma, placida, ma che in realtà, sotto la superficie, cela corpi, nasconde tracce che poi, a poco a poco, restituisce, trasmettendo alla cacciatrice messaggi che solo lei è in grado di decifrare. Un elemento al di sotto del quale ci sono forze che trascinano sul fondo, verso l’abisso.
Un film che fatica a reggere il confronto con il romanzo dal quale è tratto
Sono tutti elementi che, se ben dosati, sarebbero in grado di rendere avvincente il thriller di Carrisi. Al contrario, il film non è sorretto da una adeguata sceneggiatura (firmata dallo stesso regista e scrittore). Assistiamo quindi a una narrazione prevedibile che, sin dalle prime battute, svela molto del mistero che aleggia attorno alle figure principali. Facendo di fatto mancare quella suspense che era stata uno dei punti di forza dei suoi precedenti film.
Vero anche che, come afferma lo stesso Donato Carrisi, Io sono l’abisso è sì un thriller, ma anche un dramma in cui non esistono né buoni, né cattivi e, soprattutto, non ci sono innocenti ma solo anime perse nella loro solitudine che cercano, ognuna a modo suo, qualcuno da amare. E, sotto questo punto di vista, l’elemento di mistero potrebbe non essere fondamentale.
Tuttavia, nonostante l’ottima prova degli attori che, per espressa richiesta del regista non possono essere svelati, il film soffre di troppa staticità, e stenta a reggere il confronto con il romanzo dal quale è tratto.
Io sono l'abisso
Anno: 2022
Durata: 122'
Distribuzione: Vision Distribution
Genere: Thriller
Nazionalita: Italia
Regia: Donato Carrisi
Data di uscita: 27-October-2022
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