La prima del film Ferite, in concorso all’ Hof International Film Festival, sarà il 27 Ottobre. La pellicola è il terzo film alla regia di Vittorio Rifranti.
Un thriller prodotto dalla svizzera Independent Movie Productions di Lugano, in co-produzione con Cactus Production e LimeLine. Il protagonista è l’attore italo-svizzero Daniele Marcheggiani, che ricopre anche il ruolo di produttore.
Alle proiezioni del 27 e 29 ottobre saranno presenti in sala il regista e il protagonista del film.
Dopo il successo internazionale di “Tagliare le parti in grigio” con cui vince nel 2007 il Pardo come Migliore Opera Prima al Festival di Locarno e la realizzazione de “I passi leggeri” nel 2018, Vittorio Rifranti riprende il tema delle ferite e dell’amore alla ricerca di risposte per superare il dolore che ogni fine porta con sé.
Lo fa questa volta attraverso la storia di Emanuele Dominici -interpretato dall’attore Daniele Marcheggiani- un regista teatrale con i suoi lati nascosti che non gli permettono di affrancarsi dal passato e iniziare a vivere una vita sentimentale piena e soddisfacente.
Centro del film è una stanza segreta dove il protagonista in completa solitudine compie un rituale privato, quasi fosse un rito religioso. Oltre al bisogno emotivo di vedere le immagini proiettate sulla parete delle donne che ha amato e che l’hanno abbandonato, c’è in lui l’amore per il rituale stesso: il protagonista trova un senso profondo di protezione e sicurezza nell’atto visivo che gli dà forza nel momento in cui ne ha più bisogno. Qualcosa in lui cambia quando incontra Irene che senza volerlo scopre quel luogo nascosto interrompendo una coazione a ripetere autodistruttiva.
Quando ho pensato a questa storia, -racconta il regista- ho immaginato un film fatto di segreti inconfessati, di tormenti che provengono dal passato e possono ancora fare male.
IL REGISTA VITTORIO RIFRANTI
Nel 1992 realizza il mediometraggio “L’attesa”, che partecipa a numerosi festival e ottiene diversi premi. Nel 1998, con il documentario “I giorni liberi”, vince il Premio FEDIC come Miglior Giovane Autore. Dopo “Lo sguardo nascosto”, del 2004, con “Tagliare le parti in grigio” vince nel 2007 il Pardo come Migliore Opera Prima al Festival di Locarno e viene selezionato in concorso in diversi festival internazionali, tra cui Londra, Buenos Aires e Città del Messico. Nel 2018 realizza “I passi leggeri”, selezionato in festival italiani e internazionali (Praga, Barcellona). Nel 2020 ha realizzato il cortometraggio “La guarigione”. Insegna Regia in diverse realtà didattiche (IULM, Civica Scuola Luchino Visconti, Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni).
FILMOGRAFIA
“Tagliare le parti in grigio” (2007)
“I passi leggeri” (2018)
La trama di Ferite
Emanuele ha 54 anni ed è un regista teatrale. Ha deciso di mettere in scena sotto forma di monologo “Netocka Nezvanova”, il romanzo incompiuto di Dostoevskij. Cerca una giovane attrice e la trova in Irene, forte e determinata ma allo stesso tempo fragile e insicura. Emanuele custodisce un segreto: una stanza in cui celebra un culto costante nei confronti delle poche donne che ha amato, fra le tante che ha avuto. Non sappiamo dove siano quelle tre donne del suo passato, a ognuna delle quali è dedicata una parete piena di fotografie. E nemmeno sappiamo a chi potrà essere destinata l’ultima parete libera, quella su cui Emanuele proietta le loro immagini. Dove sono ora quelle donne? Nel frattempo l’incontro con Irene attraversa il confine fra il lavoro e la vita e rende inquieto Emanuele. Lentamente Irene, senza saperlo, si avvicina a quella parete senza fotografie, che forse un giorno sarà piena delle sue immagini. Forse.
Cast:
Daniele Marcheggiani, Camilla Tedeschi,
Fabrizio Rocchi, Giorgia Faraoni, Laura Polegri, Fabrizio Rizzolo.
Giovedì 27 ottobre Prima Internazionale Sala Regina ore 22:45
Sabato 29 ottobre Kino 5 ore 17:15
Domenica 30 ottobre Kino 5 ore 14:45.