Quali sono i film da non perdere con Riccardo Scamarcio?
L’attore pugliese è adesso al cinema con il film su Caravaggio, ma ha alle spalle una densa carriera. Qui proviamo a condensarla con una selezione di 5 titoli tra i tanti che lo hanno visto sul grande (e piccolo) schermo.
5 film con Riccardo Scamarcio: amore e crimine
Iniziamo la carrellata con il film che, forse più di tutti, ha portato alla ribalta Riccardo Scamarcio, Tre metri sopra il cielo e, poi, quello che lo ha trasformato in criminale.
Tre metri sopra il cielo (2004)
Tratto dall’omonimo romanzo di Federico Moccia, la storia ruota intorno all’amore tra Babi e Step. I due ragazzi romani, appartenenti a due realtà completamente diverse (lei studentessa modello, lui teppista dal passato violento), come nelle più classiche storie d’amore, si innamorano. Babi comincia a entrare in un mondo che le è sconosciuto, iniziando a marinare la scuola e a studiare di meno. La vita violenta e sregolata di Step, però, farà fare inevitabilmente marcia indietro a Babi.
Molto apprezzato dai giovani dei primi anni 2000, il film ha definitivamente lanciato Riccardo Scamarcio che, proprio con questo film, si è aggiudicato un Globo d’oro al miglior attore rivelazione.
Il film è disponibile, per il noleggio, su Youtube, AppleTv, Prime Video
Romanzo criminale (2005)
Il film, diretto da Michele Placido, è ispirato alle vicende della banda della Magliana, nome attribuito dal giornalismo italiano a quella che viene considerata la più potente organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma.
Quattro ragazzini rubano un’auto e a un posto di blocco investono un agente, per poi andare a sbattere violentemente contro una vettura ferma. Riescono comunque a scappare e a nascondersi nel loro rifugio. Qui decidono i loro soprannomi: si chiameranno il Libanese, il Dandi, il Freddo e il Grana. Poco dopo arriva la polizia: Libano rimane ferito ad una gamba, Freddo viene fermato, Dandi scappa e Andrea, vero nome del Grana, muore per le ferite riportate durante il precedente scontro con l’auto rubata.
Diventati adulti, Libano attende Freddo all’uscita del carcere e, insieme a Dandi, a Bufalo, ai fratelli Ciro e Aldo Buffoni e altri piccoli criminali della malavita romana organizzano un sequestro di persona. Reclutato il Nero, uno spietato neonazista esperto in arti marziali, rapiscono il barone Rosellini, un ricco possidente, che uccidono ancor prima di aver ottenuto il riscatto.
Mine vaganti, diretto da FerzanÖzpetek, è un film corale. Oltre a Scamarcio ci sono anche Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini e molti altri.
Il film, scritto da Özpetek con la collaborazione di IvanCotroneo, affronta il tema della famiglia, raccontato attraverso le vicende di una famiglia salentina. Tramite la commedia, Özpetek traccia il ritratto di una famiglia pugliese contemporanea, considerata come un nucleo di “mine vaganti”.
Il giovane TommasoCantone (Riccardo Scamarcio), dopo aver lasciato il paese d’origine, nel Salento, arretrato e bigotto, vive a Roma con il compagno Marco. Dopo parecchio tempo, deciso a rivelare alla propria famiglia il suo orientamento sessuale, ritorna nella sua terra natale, dove viene a confrontarsi con i genitori borghesi e una società diversa.
In questo film Riccardo Scamarcio è diretto da quella che è stata la sua compagna di vita per molti anni, Valeria Golino.
La storia ruota attorno a due fratelli, uno dei quali interpretato da Scamarcio, l’altro da Valerio Mastandrea.Matteo ed Ettore sono due fratelli estremamente diversi: il primo è un imprenditore carismatico e apertamente omosessuale, mentre il secondo è un uomo pacato che vive ancora nella piccola città di provincia dove entrambi sono nati e cresciuti. La scoperta della malattia di Ettore permette ai due fratelli di avvicinarsi e conoscersi veramente.
Remake del fortunato e omonimo film francese, Gli Infedeliè un film a episodi che per stile e toni si ispira alla tradizione della commedia all’italiana.
Attraverso cinque storie brevi, vengono raccontate le peripezie amorose di cinque uomini, ognuno alle prese con mogli, fidanzate, amanti. Uno sguardo irriverente e divertito, ma anche lievemente amaro, sull’amore.
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