Angelina Jolie sarà Maria Callas in un biopic diretto dal regista cileno Pablo Larraín.
Ad annunciarlo è stato il magazine statunitense Hollywood Reporter.
Larraín sembra essersi specializzato in drammi biografici che mettono sotto la lente di ingrandimento figure femminili emancipate, amate e chiacchierate dal grande pubblico internazionale. Due suoi precedenti progetti Spencer (2021) e Jackie (2016), rispettivamente incentrati sulle figure della compianta cenerentola inglese Lady Diana (Kristen Stewart) e la first lady americana Jaqueline Kennedy (Natalie Portman), sono stati acclamati da pubblico e critica. Quello che sembra accumunare i film di Larraín è uno sguardo rispettoso sulle vicende personali delle sue eroine e un’interprete femminile all’altezza del personaggio interpretato.
Sicuramente né la Stewart, né Natalie Portman sono state delle scelte scontate per quei ruoli. Ma ci chiediamo comunque se Angelina Jolie possa essere in grado di tenere testa alle sue colleghe. La domanda (non nuova al web) è leggittima…
Angelina Jolie è veramente una brava attrice?
Ci verrebbe da rispondere immediatamente si se pensiamo a Ragazze Interrotte, dove teneva perfettamente testa all’indiscusso talento di Winona Ryder. Ce la ricordiamo anche come Lara Croft, perfetta per il ruolo del corrispettivo in carne ed ossa di un’eroina virtuale. E via dicendo, la lista continua con una carriera che sembra più intrecciata ai suoi ruoli pubblici di moglie, madre, paladina dei diritti umani e regina delle copertine dei giornali di tutto il mondo, che trainata dal suo talento.
Qui però stiamo parlando di Maria Callas. Un talento puro. Una donna che affascina e intimorisce il suo interlocutore con una bellezza è una intelligenza non convenzionali. Stiamo parlando di carisma e passione al suo stato più elevato. Ecco quindi che i nostri dubbi sulla scelta di Larraín sono legittimi.
I take very seriously the responsibility to Maria’s life and legacy…
Jolie dichiara alla rivista statunitense di prendere sul serio la responsabilità di un ritratto di Maria Callas. Dal lato suo, il regista Larraín si dichiara un appassionato di opera oltre che di cinema. Sicuramente i due sentono la necessità di rassicurarci.
Fino ad ora Larraín è stato noto per riuscire nel quasi impossibile intento di mettere d’accordo non solo pubblico e critica, ma anche amici e parenti (ancora in vita) delle sue eroine.
Che dire, speriamo che non ci deluda questa volta, perché il rischio flop qui è vicino. Mentre Jaqueline Kennedy e Diana Spencer vivevano la loro vita reale nell’angolo buio di un personaggio pubblico costruito a tavolino da staff di comunicazione, la vita reale e il personaggio pubblico della Callas erano un tutt’uno. Le sue interviste in inglese, francese, greco e italiano fluente, le sue performance, la sua ironia, la sua passione e la sua inconfondibile voce rimangono indelebili nelle memorie anche di chi (come chi scrive) è venuto al mondo un decennio dopo la sua scomparsa. Speriamo solo di non essere delusi.