Spielberg con ‘The Fabelmans’ continua a produrre sogni: i suoi!

Reduce dalla vittoria del Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival e presentato in anteprima italiana nel programma della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città, The Fabelmans è il nuovo film di Steven Spielberg.

L’attesissima opera del creatore di ET, uno degli autori più visionari del cinema, è scritto da Spielberg col suo storico alter ego, due volte candidato all’Oscar® per le sceneggiature di Lincoln e Munich, il drammaturgo Premio Pulitzer Tony Kushner. Anche i qui tra sogno, omaggio al cinema e racconto personale le aspettative non sono deluse

La sinossi di ‘The Fabelmans’

Il film racconta la storia del sedicenne Sammy Fabelmans (Gabriel LaBelle) che, cresciuto nell’Arizona del secondo dopoguerra, scopre la magia e il potere salvifico del cinema.  Spaccato intenso e personale dell’infanzia americana del XX secolo, è il racconto di formazione di un giovane. Egli vede non visto uno sconvolgente segreto di famiglia. Attraverso l’amore della madre (splendida Michelle Williams) per la settima arte che lo contagia, interverrà l’esplorazione più ampia sul potere dei film nell’aiutare a vedere la verità sull’altro e su noi stessi..

Questo inoltre ribadisce il film: la potenza dell’arte di salvare le vite, non solo come via di fuga da una realtà difficile, ma anche mettere a fuoco l’intimo

‘The Fabelmans’ alla Festa di Roma: la recensione. Perchè vale la pena vederlo?

Per i dialoghi che sanno essere toccanti, ironici e molto intelligenti.

Per imparare diverse parole in Hebrew

Per le sfumature del naso arricciato di Michelle Williams che dona di sé un’ottima performance, commovente e folle, assieme a quella di Paul Dano.

Per lo sgranare gli ampi occhioni blu di Gabriel LaBelle, sia del piccolo bambino Spielberg prima, sia dello studente giovane poi.

Per taumaturgicamente far capire come un’infanzia cambi prepotentemente e indelebilmente il tuo destino.

Puntellata da divergenze tra un padre amorevole, geniale, troppo dedito al lavoro e troppo ingegnere e una madre artista, pianista libera mentalmente, ma costretta in un ruolo solo di madre che non le appartiene, a scapito di quello di artista frustrata, possa condurre alla volontà di avere davanti a sé visioni diverse.

Quelle stesse che il giovane Steven gira, taglia, incolla, monta come vuole lui, demiurgo dei propri sogni, escludendo ciò che fa soffrire e letteralmente rileggendo la verità

Il trailer di ‘The Fabelmans’

The Fabelmans ; il poster dell’atteso film di Steven Spielberg

La locandina