Proiezione Speciale della Festa di Roma, e ora al Bolzano Film Festival, questa illuminazione Davide Ferrario la ebbe già nel 2015, quando conobbe Umberto Eco in occasione di una videoinstallazione commissionatagli per la Biennale d’arte di Venezia con Eco quale protagonista. Il regista entrò nella biblioteca personale del semiologo e medievalista, e gli chiese di girare una scena con lui che camminava tra i suoi libri: la stessa che ci accoglie con stupore e nostalgia nell’apertura di questo collage, tra memorie e testimonianze.
L’anno dopo, il semiologo venne a mancare e la necessità di Umberto Eco – La biblioteca del mondo in Davide Ferrario fu generata da questo strappo irrimediabile ad una interazione umana ed intellettuale che avrebbe voluto approfondire.
La fonte e il nutrimento delle sue ispirazioni
Guidati dalle testimonianze dei membri della famiglia di Umberto Eco, da uno dei suoi storici collaboratori, dalle letture di Giuseppe Cederna, Paolo Giangrasso, Walter Leonardi, Niccolò Ferrero, Zoe Tavarelli e Mariella Valentini, attraversiamo una collezione a dir poco sorprendente: più di 30.000 volumi contemporanei e 1.200 circa di libri rari e antichi.
Non solo testi essenziali, indispensabili alla conoscenza accademica, ma anche fumetti, feuilleton, letteratura d’avventura. Cabala, naturalismo, libri di quelli che si autoproducono... e non solo. Un universo bizzarro e colmo delle curiosità che animavano la ricerca e lo studio di Umberto Eco: padroneggiava la sua biblioteca come un vero alchimista.
In Umberto Eco – La biblioteca del mondo si aggiungono-alternano una serie di interviste e partecipazioni a convegni nei quali il professore illustra la relazione tra vero e falso, il ruolo del digitale ed il rapporto delle nuove tecnologie con la memoria sia individuale che collettiva… La necessità di selezionare per conoscere, il “rumore” e la vacuità della comunicazione tecnologica, che non permette di creare, di scoprire: il silenzio in biblioteca è obbligo e necessità.
“L’insieme delle biblioteche è l’insieme della memoria dell’umanità”
Davide Ferrario raccoglie questa evocazione legando le letture di libri di Umberto Eco a diversi luoghi-biblioteche presenti in Italia e nel mondo.
Umberto Eco – La biblioteca del mondo
Nel 2021, a quattro anni dalla sua scomparsa, la famiglia ha deciso di donare la biblioteca privata di Umberto Eco alle biblioteche Braidense di Brera e dell’Università di Bologna. Le operazioni per il trasferimento inevitabilmente metteranno fine ad un rapporto privato e personale che Umberto Eco aveva dato alla sua collezione di libri. Per ricrearne uno nuovo a supporto della futura immaginazione e cultura: la vita non smetterà mai di scorrere nell’anima di carta di Umberto Eco, attraversata dai roller blade della sua nipotina, a chiudere e lasciare il testimone di questa incredibile raccolta di volumi.
Una produzione Rossofuoco in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo Piemonte Doc Film Fund – Film Commission Torino Piemonte, Regione Piemonte.
Umberto Eco la biblioteca del mondo ecco il manifesto!