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Alice nella città

‘Il ritorno’ di Stefano Chiantini in concorso ad Alice nella Città

Emma Marrone brava protagonista di un cupo dramma della disperazione

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Il ritorno Chiantini

Il dramma Il ritorno, settimo film del regista e sceneggiatore Stefano Chiantini, è stato presentato domenica 17 ottobre al pubblico dell’edizione 2022 di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela nata da una costola della Festa del Cinema di Roma che quest’anno si svolge dal 13 al 23 Ottobre.

Scritto e diretto da Stefano Chiantini, Il ritorno ha come protagonista Emma Marrone nel ruolo di Teresa, una donna, moglie e madre, che lotta disperatamente per superare gli enormi ostacoli che la vita le ha posto davanti. Tra gli altri interpreti: Fabrizio Rongione, Sandra Ceccarelli e il piccolo Lorenzo Ciamei.

Il film è prodotto da World Video Production, Marvin Film, Bling Flamingo e Rai Cinema con il contributo del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Lazio. Le vendite internazionali sono curate da Adler Entertainment Italia.

Il Ritorno Chiantini

Il ritorno, la storia

Teresa perde il lavoro come domestica. Ha un figlio piccolo e un compagno, Pietro, padre poco collaborativo che si caccia facilmente nei guai. Un giorno Teresa, per difendere il figlio dalle minacce di un malvivente cui Pietro deve dei soldi, compie un omicidio.

Dopo aver scontato la pena di dieci anni di carcere, torna a casa decisa a rimettere in piedi la sua vita e sostenere la famiglia con lavori durissimi, gli unici che le è permesso fare.

Nonostante i suoi sforzi, Teresa s’imbatte nell’insuperabile ostilità del figlio ormai adolescente e nel distacco totale del compagno che nel frattempo s’è fatto una nuova vita. Incapace di uscire da una situazione che sembra irrimediabile, Teresa prenderà una decisione che, per quanto dura, le allevierà l’esistenza.

L’insostenibile pesantezza della realtà

La forza tragica de Il ritorno scaturisce in massima parte dalle condizioni oggettive del contesto in cui la storia si svolge. Personaggi con famiglia a carico che svolgono lavori (sub)precari o squalificati, lottano per arrivare a fine giornata destreggiandosi tra i richiami dell’illegalità. Personaggi che affrontano, anche letteralmente, le intemperie di una vita grama ai margini di una metropoli difficile.

Teresa è un personaggio che non ha il tempo di riflettere sulla sua vita e su ciò che le accade; la sua esistenza è prima di tutto azione, più che pensiero. I suoi conflitti interiori son ben poca cosa rispetto alla necessità di non fermarsi e andare avanti.

La scelta fotografica di un insolito e desueto formato 4:3, che stringe il campo focalizzandosi sui personaggi, riporta equilibrio di forze tra azione dei personaggi e contesto narrativo, dando vita a una messa in scena ricca di momenti intensi. L’ottima musica di Piernicola Di Muro commenta efficacemente questi passaggi.

Il lato spietato del destino

La tragedia ne Il ritorno consiste nella non esistenza di una giustizia, divina o umana che sia. Teresa paga per quell’atto semplice, istintivo e naturale della legittima difesa, un prezzo che va ben oltre la pena inflitta dai tribunali.

Con quel gesto Teresa perde tutto. Al di là di ogni pietà, paga, a causa di altri, per un gesto d’estremo amore materno. Ma in assenza di giustizia la sua moneta non acquisterà nulla. Non avrà indietro l’amore del figlio che ha difeso, non avrà indietro il rispetto dell’uomo a causa del quale ha patito il carcere.

Un meccanismo inceppato sulla modalità disperazione

L’andamento drammatico de Il ritorno è una linea asintotica verso l’abisso. Non ci sono alti e bassi di rilievo, cambiamenti significativi di direzione. Il movimento è dato dalla caduta senza fine di Teresa.

Questo movimento mostra, di passaggio, alcuni temi impegnati del mondo reale che ci riguardano. Fra tutti quello delle scoraggianti prospettive per le giovani coppie che vogliono farsi una famiglia in assenza di lavoro e di supporto dello stato sociale. Ma anche quello della vigliaccheria di certi uomini incapaci di provare riconoscenza e farsi carico o alleviare il peso dell’ingiustizia che loro stessi hanno creato.

Brilla solo l’amore materno

Nel buio di una condizione umana priva della ben che minima gioia, brilla solo il sentimento di Teresa per suo figlio Antonio. Staccatoselo dal seno al momento della reclusione, se lo ritrova piccolo adulto, impermeabile all’affetto della madre, cinico nella sua innocenza.

«Io ho solo te. Provaci a volermi bene»

È forse solo per questo amore che Teresa, tosta e determinata fino alla fine, attua nel finale un cambiamento di programma che dà una svolta all’ineluttabile, unico flesso di speranza in quella linea verso il baratro.

Il Ritorno Chiantini

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Il ritorno

  • Anno: 2022
  • Durata: 1h 26min
  • Distribuzione: Adler Entertainment Italia
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Stefano Chiantini
  • Data di uscita: 17-October-2022

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