Per la serie “Best of 2022”, la rassegna della Festa romanache riprende alcuni film già apprezzati in altri festival, All that breathes è un documentario di co-produzione India, Usa e Regno Unito che racconta gli sforzi di due fratelli improvvisatisi veterinari, e concentrati alla salvaguardia di una specie di volatile come il nibbio nero.
Un grosso rapace, anche piuttosto ostile all’uomo, che rischia di estinguersi in un’India funestata dall’aria inquinata, oltre che da disordini civico-politici che si traducono in guerre di quartiere con spargimenti di sangue.
Fornire assistenza ad una specie animale a rischio estinzione può diventare uno scopo di vita
Due fratelli autodidatti si trasformano in ornitologi specializzati nella salvaguardia di una specie di grosso rapace conosciuto come nibbio scuro, che volteggia nei cieli sopra Nuova Delhi, ma rimane sempre più vittima dell’aria irrespirabile che affligge la grande metropoli gravemente inquinata.
E quando le specie di uccelli cominciano a cadere, significa che il mondo ha preso una piega vertiginosa verso una fine inesorabile. Cercando forsennatamente e a proprie spese di salvare il nibbio, i due fratelli tentano di dare un loro contributo appassionato e professionale a una società e un mondo che si stanno rapidamente autodistruggendo a causa di troppa intolleranza e di comportamenti stolti, irrispettosi dell’ambiente e del benessere collettivo tra specie viventi.
All that breathes – la recensione
Dopo i positivi riscontri ottenuti al Festival di Cannes, dove il film di Shaunak Sen era presente tra gli Special Screeenings, e al Sundance, All that breathes approda alla Festa del cinema di Roma col suo messaggio che va oltre l’ecologia, e si spinge a confutare la teoria che ogni specie animale possiede una dignità ed una imprescindibilità ad esistere per la salvaguardia di un ecosistema, che solo l’uomo ha il vizio di compromettere con i sui stolti comportamenti.
Il bel documentario di Sen possiede la forza e il carattere di andare a fondo col suo messaggio, senza utilizzare mezzi espressivi enfatici o far ricorso a sermoni smodati.
Al contrario, ci pone dinanzi all’opera pratica di due veterinari specializzati e autodidatti che si prodigano senza sosta, e senza nessuna ricompensa, per esaudire un progetto che è diventato una missione di vita.
Ci sono in effetti molto modi per portare avanti un proprio messaggio a carattere ecologista, e Shaunak Sen lo fa immedesimandosi nel lavoro incessante dei due fratelli, spiegando come la salvaguardia di ogni specie vivente possieda un proprio senso di urgenza per la salvaguardia globale.