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‘Connect’ la serie di Takashi Miike che tutti vorranno vedere, ora su Disney+

Presentata in anteprima al Busan International Film Festival 2022, tratta dall’omonimo webtoon, promette di essere il nuovo evento horror seriale

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Connect è una miniserie diretta da Takashi Miike (L’immortale13 assassini), scritta da Masaru Nakamura e tratta dal webtoon omonimo di Shin Dae-Sung. È prodotta da Studio Dragon, LEE’z Film e Studio HIM.

I primi tre episodi sono stati presentati in anteprima al Busan International Film Festival 2022. La serie è disponibile su Disney+ a partire dall’8 dicembre.

Il trio Jung Hae-in, Ko Kyungpyo e Kim Hye-jun, in una performance sottile per un prodotto seriale che sublima nella regia di Takashi Miike.

Jung Hae-in

Connect, la trama

Ha Dong-soo (Jung Hae-in) è un aspirante musicista che una notte viene sequestrato da alcuni trafficanti di organi. Gli viene prelevato un occhio e impiantato nel corpo di un serial killer (Ko Kyungpyo) che realizza opere d’arte con i corpi delle sue vittime.

Dong-soo sopravvive alla tortura perché è un “connect”. Il suo corpo si rigenera in una trasformazione speciale, e in questo momento chiama il suo occhio mancante.

Give me back my eye, murderer.

Si rende conto di essere connesso con l’artista criminale perché vede ciò che lui sta vivendo. Su una rete di inseguimenti, in cui nel frattempo viene coinvolta anche la polizia e una misteriosa salvatrice (Kim Hye-jun), Takashi Miike ci trascina nei bassifondi di Seoul. Tra la spazzatura e vite stracciate per un’opera artistica assoluta e senza tempo.

Ko Kyungpyo

Tra horror e thriller psicologico

Takashi Miike ha indubbiamente diretto un cast azzeccato che regala performance indimenticabili, retto da una struttura che tra illuminotecnica mozzafiato (Kim Ji-yong, Kim Sung-jin) ed effetti speciali unici, rende notevole questa serie. Connect è la seconda collaborazione di un regista giapponese su territorio coreano, dopo il trionfante Broker di Hirokazu Koreeda.

Per Takashi Miike, Jung Hae-in torna a correre affannato come aveva fatto in D.P., ma il personaggio di Dong-soo transita dall’essere uno spaventato ragazzino, musicista sognatore, a un difensore dei deboli cosciente delle sue potenzialità. E questa stortura paranormale del suo corpo, che prima si vive come una disabilità, muta perché è la sua accettazione che si evolve, e lo salva.

Non c’è un momento di pace, da quando Dong-soo perde il suo occhio. Connect offre una solida scrittura regolata da colpi di scena cadenzati e rallentamenti riflessivi, intimi. Non per nulla è proprio la connessione con i personaggi, avvolti in primi piani stretti, abbracciati da luci che accarezzano i volti, che Takashi Miike cerca instancabilmente di offrire al pubblico.

Se in principio la serie appare come un horror, come le radici del corpo di Dong-soo si protende in avanti germogliando verso altri generi. E allora è il thriller, il film d’azione, e anche un omaggio all’arte in tutte le sue forme, e ovunque il regista lascia indizi che vanno colti e riconnessi per poter apprezzare l’opera nella sua integrità.

Kim Hye-jun

Una miniserie assoluta

Se Ko Kyungpyo (Decision to leave) è un perfetto contraltare infernale, di una freddezza catartica, Jung Hae-in è poliedrico quanto lo era stato in Snowdrop. L’interpretazione non banale di questo prodigio fisico, che per tutto il tempo indossa una benda rigida, aggiunge una espressività perfettamente presente e risuonante. La canzone che torna e ritorna lo rappresenta benissimo, con questa dolcissima malinconia e melodica semplicità.

Takashi Miike sfodera una miniserie assoluta, con piani vicinissimi e connessioni continue. L’arte che propone è la sua forma ultima, avvolta alla morte come momento divino. Non poteva che essere la musica a tirare le fila e il film ad offrirla al mondo.

Dal webtoon omonimo egregiamente scritto, la serie che vi farà amare l’horror e bramare la seconda stagione.

Connect

  • Anno: 2022
  • Durata: Sei episodi
  • Distribuzione: Disney+
  • Genere: Horror, thriller
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Takashi Miike

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