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House of the Dragon e Game of Thrones: dove tutto iniziò

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Per i tanti ‘orfani’ di Game of Thrones l‘arrivo di House of the Dragon ha sicuramente rappresentato  un evento.

L’ultimo episodio dell’ottava stagione di Game of Thrones andò in onda su Sky Atlantic il 27 Maggio del 2019 concludendo l’ iconica serie creata da HBO nel 2011. Tutto partì nel 2011, dalle magiche Cronache del Ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, e da lì si sviluppò un universo che avrebbe dominato per anni la scena della serialità televisiva.

Dopo anni dalla fine delle vicende del Continente di Westeros l’attesa è terminata il 22 Agosto 2022, in contemporanea con gli Stati Uniti , con la prima delle 10 puntate della prima stagione di House of the dragon, costosissima serie prequel che racconta le vicende della dinastia da cui discende Daenerys, la madre dei draghi.

Un salto indietro nel tempo di quasi 300 anni rispetto alle vicende raccontate in Game of Thrones ma lasciando intatti alcuni elementi cardine della serie originale e ispiratrice.

Prima di tutto i luoghi del serial che restano immutati: il castello di Roccia del Drago, arroccato sul Mare, le Torri (ora in rovina) di Arrenhall, la Fortezza Rossa di Approdo del Re.

Alla Regia torna Miguel Sapochnik, assicurando atmosfera e ambientazione originali,  e alle musiche ci ha pensato nuovamente Ramin Djavadi , vincitore di due Emmy per il Trono di Spade.

Lo stesso Martin, creatore del romanzo Fire &Blood (a cui si ispira il serial), ha questa volta dato la sua approvazione, professandosi entusiasta di look, recitazione, regia e sceneggiatura.

Martin, Ryan Condal e Sapochnik sono i creatori di House of the Dragon e Condal e Sapochnik anche sceneggiatori.

Cosa racconta House of The Dragon?

Ma qual’è la vicenda raccontata in House of the Dragon? Il serial narra dell’ascesa e caduta dei Targaryen una dinastia importante. Il racconto parte dalla storia di Re Viserys (Paddy Considine), della Principessa Rhaenyra (Emma D’Arcy), del Principe Daemon ( Matt Smith) e di Lord Cordys Velaryon ( Steve Touissant).

House of the Dragon inizia mostrando il Grande Consiglio del 101 CA tenuto dal re Jaehaerys I Targaryen per determinare il suo erede (il posto spetterà a Viserys). Una scelta intelligente fatta dagli autori  perché non solo permette di fare chiarezza sulla linea temporale e sulla trama, ma si collega anche al finale di Game Of Thrones.

Nell’ultimo episodio di Game infatti Bran Stark viene eletto Re di Westeros da un Gran Consiglio. Ovviamente, i tempi e le motivazioni dei due Consigli sono diversi, ma creano un filo conduttore tra prequel e sequel.

In seguito all’avverarsi della predizione di Daenys la sognatrice, un evento terrificante distrugge Valyria e il Regno e i Targarryen diventano i soli Dominatori del draghi. Aenys, figlio incestuoso di Aegon, si batte per la conquista del trono di spade retto dal padre. Tanti i nemici che dovrà affrontare sul suo cammino verso la gloria nel corso di una Guerra Civile chiamata Danza dei Draghi.

Molto interessante a questo proposito e vi consigliamo di leggerla é l’infografica sull’albero genealogico dei Targaryen creata da ExpressVPN  dove si parla dell´Albero genealogico dei Targaryen: da House of the Dragon a Game of Thrones

 

Collegamenti tra i due Serial (Attenzione agli Spoiler)

Nonostante sia ambientata duecento anni prima de Il trono di Spade, la serie prequel House of the Dragon contiene un sacco di riferimenti alla saga originale.

Tra similitudini e differenze il serial cerca di farsi spazio da un lato raccogliendo e sfruttando la fama dei libri di George R.R. Martin e l’eredità della celeberrima serie HBO, dall’altro definendo però i propri tratti specifici. Ad esempio Il Re Folle non è l’unico Targaryen a cui si fa riferimento nel primo episodio di House of the Dragon: viene anche menzionata la nascita di Daenerys. La figlia del Re Folle potrebbe essere nata dopo la morte del padre, durante una grande tempesta, da cui deriva appunto il nome Daenerys Stormborn. Questo pone un’importante connessione con uno dei personaggi più rilevanti della saga precedente.

Un altro riferimento a Daenerys in House of the Dragon  nel primo episodio è il momento in cui la regina Aemma fa  un bagno per alleviare i fastidi delle ultime fasi della gravidanza. Il momento del bagno di Daenerys è un elemento ricorrente nelle prime stagioni di Game of Thrones.

In Game of Thrones fece scalpore l’amore incestuoso tra i due fratelli Cersei e Jaime Lannister.  Daenerys, senza saperlo, si è legata a Jon Snow, ignorando la vera identità del figlio non riconosciuto di Eddard Stark (Aegon Targaryen, suo nipote). In  House of the Dragon l’incesto torna ma questa volta come normalità: i matrimoni tra fratelli, come avremo modo di vedere, sono molto frequenti.

In Game of Thrones Daenerys era la Madre dei Draghi, l’unica in grado di controllare i suoi amati tre figli. Queste creature mitologiche tornano in House of the Dragon e sono ancora più protagonisti. I draghi sono il simbolo dei Targaryen e nel prequel saranno presenti in abbondanza. George R. R. Martin, produttore esecutivo della serie ha infatti dichiarato:

Amo i draghi. Ne abbiamo avuti tre in Game of Thrones, ma ora ne abbiamo qualcosa come 17. E spero proprio che ognuno avrà la propria personalità e saranno immediatamente riconoscibili sullo schermo, per i colori e tutto il resto, perché i draghi hanno ognuno la propria personalità nei libri, e sarà bellissimo vederli prendere vita. Con i cavalcatori di draghi”, ha specificato lo scrittore.

Alcune novità

In linea con le tendenze degli ultimi anni ( si pensi, anche se in modo diverso, a Bridgerton su Netflix) una delle vere novità del serial è rappresentata dall’introduzione nella storia di una grande casata di personaggi neri, che corregge la mancanza di diversità di Game of Thrones. Sono i Velaryon rappresentati da Steve Toussaints ( Corlys) ed Eve Best (Rhaenys) e a cui verrà dato un ruolo importante. Si immagina che essi fossero giunti a Westeros da Valyria molti anni prima.

La mancanza di diversità aveva infatti attirato molte critiche sul serial precedente dove la maggior parte delle famiglie di Westeros  erano bianche.

Per quanto riguarda il costo di produzione, secondo Variety il costo di ogni episodio è stato superiore a quello di Games soprattutto per l’utilizzo massiccio dei Draghi: 20 milioni di dollari circa a puntata. Una cifra record, oltre il triplo di Games (6 milioni nella prima stagione).

Un Sequel del Prequel?

HBO si prepara intanto già a una seconda stagione di House of the Dragons e, visto il grande successo riscosso fino a questo momento, è arrivato l’annuncio ufficiale.

Casey Bloys (capo programmazione HBO) ha dichiarato a Hollywood Reporter che era inevitabile e quasi automatica una seconda stagione .

Ecco alcune definizioni  date da altre testate internazionali:

“Più grande, audace e sanguinosa de Il Trono di Spade” (The Independent);

“Visivamente sontuosa” (The Times).

In attesa del finale di questa prima entusiasmante stagione, non bisognerà dunque attendere molto per rimmergersi nelle medievali ma contemporanee atmosfere cupe e magiche di un mondo di  Draghi dal fascino indiscutibile.

House of the Dragons è disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

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