“La Ligne – La Linea invisibile” di Ursula Meier, con Stéphanie Blanchoud e Valeria Bruni Tedeschi, ha aperto la 22esima edizione degli Incontri del Cinema d’Essai a Mantova.
La Ligne un film su atipiche situazioni familiari
La manifestazione FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) è in programma dal 3 al 6 ottobre.
Presentato in concorso alla 72esima edizione del Festival di Berlino, “La Ligne – La Linea invisibile” narra di Christina (Valeria Bruni Tedeschi), una pianista che ha abbandonato la carriera di solista per dedicarsi alle tre figlie, e del suo rapporto conflittuale con la primogenita Margaret, giovane talentuosa ma emotivamente instabile, costretta dal giudice a restare a cento metri di distanza dalla casa di famiglia per il suo comportamento aggressivo.
Il film arriverà nelle sale italiane a gennaio 2023 distribuito da Satine Film.
La trama di La ligne
Margaret (Stéphanie Blanchoud) è una donna di 35 anni con una lunga storia di violenze inflitte e subite e una fragilità emotiva che spesso non riesce a definire e contenere nelle sole parole. In seguito a una brutale discussione con la madre (Valeria Bruni Tedeschi) e alla denuncia di quest’ultima, il giudice le impone un severo ordine restrittivo. In attesa del processo e per almeno tre mesi, non le è permesso entrare in contatto con la madre né avvicinarsi a meno di cento metri dalla casa familiare. Isolata e bandita dalla sua famiglia, Margaret si ritrova letteralmente chiusa fuori e allontanata dalla sua cerchia di affetti. Questa “linea” diventa così un ostacolo sia in senso letterale che figurato,. Questo fa esacerbare in lei il desiderio di essere più che mai vicina alla famiglia, tanto da farla recare ogni giorno sulla soglia di quel confine, tanto invisibile quanto al momento invalicabile.