‘The Old Man’ la recensione della serie

Su Disney+ sono disponibili i primi episodi di The Old Man, la nuova serie thriller con protagonista Jeff Bridges.

Basata sull’omonimo romanzo bestseller di Thomas Perry, la serie è creata da Jonathan E. Steinberg & Robert Levine. Nel cast affiancano Bridges, John Lithgow, Amy Brennan, E.J. Bonilla, Gbenga Akinnagbe e Alia Shawkat.
I produttori esecutivi sono Warren Littlefield, Steinberg, Dan Shotz, Levine, David Schiff, Jon Watts e Jeff Bridges.

Bridges è Dan Chase, ex agente della CIA che ha passato una vita a nascondersi. Quando arriva un sicario che cerca di uccidere Chase, il vecchio agente capisce che per mettere al sicuro il suo futuro deve riconciliarsi con il suo passato.

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The Old Man : la trama ufficiale della serie

Dan Chase, scappato dalla CIA decenni fa,  vive nell’ombra da decenni. Quando un sicario cerca di ucciderlo, il vecchio agente capisce che  deve riconciliarsi con il suo passato.

Con Dan Chase fuori dalla clandestinità, il vicedirettore del controspionaggio dell’FBI Harold Harper (John Lithgow) è chiamato a dargli la caccia a causa del suo complicato passato con il ribelle fuggitivo. Al fianco di Harper ci sono la sua protetta Angela Adams (Alia Shawkat) e l’agente speciale della CIA “Raymond Waters” (E.J. Bonilla). Quando catturare Chase diventa più complicato di quanto le autorità si aspettassero, anche Julian Carson(Gbenga Akinnagbe), un professionista delle forze speciali altamente addestrato, riceve l’incarico di catturarlo. Mentre è in fuga, Chase affitta una stanza da Zoe McDonald (Amy Brenneman), che ricorrerà a inaspettate risorse per poter sopravvivere quando scoprirà la verità sul suo nuovo inquilino.

The Old Man : la recensione della serie

Chase è una macchina da guerra che, sulla soglia dei settant’anni, conosce bene il suo corpo e la sua forza. Sì, perché i primi due episodi della serie di Jonathan E. Steinberg & Robert Levine, sono soprattutto un atto di forza. Contro il pubblico che deve aspettare, ancora, una nuova settimana per cercare di capire i mille segreti di Chase. E contro chi, come Chase, lotta per la sua sopravvivenza.
Indomabile e solo, Dan Chase è un uomo che ha fatto della fuga il suo stile di vita. Nascosti gli affetti più cari, l’uomo per anni è rimasto nell’ombra, vivendo con un nome nuovo, a distanza del suo passato. Quando qualcuno lo rintraccia, Chase deve resuscitare il lato oscuro che aveva sepolto.

«Signore, con chi abbiamo a che fare?»

Supportata da un’ottima sceneggiatura, The Old Man è una mini serie composta da sette episodi in cui lo spettatore viene costantemente lasciato sul filo del rasoio.
Forte di una scrittura che fa dei personaggi il punto di forza, nel corso degli eventi la serie rilascia diverse informazioni su Chase, alimentando la tensione narrativa tipica del genere e facendo in modo che lo spettatore rimanga con il fiato sospeso fino all’ultimo.
Mentre Chase fugge dal suo passato, l’FBI riapre il caso in cui era coinvolto e, resasi conto di non essere preparata, riconvoca l’agente Harper.
L’ex agente Harper (un eccezionale John Lithgow) torna a lavoro mentre la sua vita privata è stata appena sconvolta da un’atroce perdita. Pressato dagli agenti dell’FBI, l’agente è profondamente coinvolto da Chase in un legame ancora irrisolto.

E con questo nuovo colpo di scena, con cui si conclude il secondo episodio, The Old Man è sicuramente la nuova serie da non perdere.

Il grande ritorno di Jeff Bridges

Assente dal grande schermo per problemi di salute, Bridges con la serie torna in Tv  sia davanti che e dietro la macchina da presa. Era infatti dal 1996, anno in cui appare nel film per la tv Hidden in America, che l’attore non recitava in un prodotto del piccolo schermo. Eppure sembra che non abbia mai smesso.
L’enigmatico Dan Chase è un uomo feroce e scaltro. Davanti al pericolo di dover rinunciare alla sua libertà non frena la violenza di cui è capace. Determinato a non farsi trovare, Chase, si riappropria dei vecchi ‘mezzi’ (fisici e tecnologici) con cui manteneva la sua libertà affrontando chiunque intralci il suo cammino.
Bridges, attore che potrebbe interpretare (da sempre) qualsiasi ruolo, qui dimostra la stoffa di cui è fatto. A totale disposizione del personaggio, l’attore è protagonista di lunghe sequenze thriller in cui, spesso, è solo il suo fisico a dover “parlare”.
Circondato da un buon cast, su cui spiccano il già citato Lithgow e la troppo sottovalutata Amy Brenneman, Bridges da attore di esperienza e intelligenza qual è, sottrae spazio al suo personaggio per darne agli altri e risplende in solitaria nelle lunghe sequenze in cui è solo con la macchina da presa.

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