Sarà Vittorio Storaro, maestro della luce di tanti capolavori di registi come Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci e Woody Allen, a ricevere il Premio Marzocco alla carriera alla 40/ma edizione di ValdarnoCinema Film Festival 2022, in programma dal 5 al 9 ottobre a San Giovanni Valdarno (Arezzo).
Qui per i dettagli del festival
– Foto di copertina di Alessandro Botticelli (per il Premio Fiesole nel 2017) –
Il ValdarnoCinema Film Festival 2022
Sarà un’edizione particolarmente ricca, questa del ValdarnoCinema Film Festival 2022, che per questa edizione, oltre al consueto concorso con 21 film in programma, proporrà delle novità. Tra queste una sezione interamente dedicata ai bambini; un appuntamento con la “virtual reality” con Così è (o mi pare) di e con Elio Germano e un omaggio a Pier Paolo Pasolini. Tra gli eventi di punta la consegna del Premio Marzocco alla carriera al tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro con la cerimonia di premiazione sabato 8 ottobre presso il Cinema Teatro Masaccio. A seguire la proiezione di Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.
Alcune dichiarazioni
«È un grande onore per il ValdarnoCinemaFilmFestival, per un’occasione così importante come la sua 40esima edizione – ha spiegato Marco Luceri, direttore artistico del Festival – poter insignire del Premio Marzocco alla Carriera un maestro come Vittorio Storaro, uno dei più grandi cinematographer della storia del cinema. Storaro ci ha regalato attraverso le sue immagini le luci, le ombre e i colori di tantissimi capolavori di importanti autori come Bertolucci, Coppola, Allen e tanti altri. È stato e continua a essere uno dei più importanti artisti italiani nel mondo, capace di coniugare la sua grande sapienza tecnica alle potenzialità espressive e visionarie del cinema, dell’arte e della filosofia».

«Quaranta edizioni – hanno spiegato Valentina Vada e Fabio Franchi, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del Comune di San Giovanni Valdarno – è indubbiamente un traguardo importante per un festival cinematografico. Ed è occasione di bilanci e di prospettive per il futuro. Partito come festival nazionale, con un concorso per soli autori italiani, da dieci anni si è aperto al cinema internazionale, in quattro decadi ValdarnoCinema è stato capace di essere sempre al passo con la contemporaneità cinematografica».
I premi
Il concorso prevede 21 opere italiane e internazionali che saranno votate dalla giuria ufficiale presieduta dal regista Duccio Chiarini e composta inoltre da Simone Emiliani, giornalista e critico cinematografico e Donatella Pascucci, alla Direzione Cinema del Ministero della Cultura. Sei saranno le opere toscane fuori concorso.
La giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali: il premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, intitolato a Marino Borgogni, per il miglior film lungometraggio in assoluto; il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio in assoluto; il premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione maschile; il Premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione femminile; e infine il premio “Banca del Valdarno” al film di qualsiasi categoria capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà. Tra i premi collaterali segnaliamo: il premio ”Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, assegnato al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana.
Poi anche il premio “Diari di Cineclub” (presieduto dalla giuria formata da Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico; Maria Antonietta Fenu, psicoterapeuta e psicologa e Nino Genovese, critico e storico del cinema) per il miglior film; il premio “Franco Basaglia” (presieduto dalla giuria composta da Loredana Betti, Stefano Dei e Alessandra Guidi) al film di qualsiasi categoria che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo e infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno al miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana.
Il concorso (registi e documentari della Toscana) del ValdarnoCinema Film Festival 2022
Sul versante toscano per i lungometraggi ci saranno in gara i film di Bartolomeo Pampaloni (regista fiorentino) con Lassù, su un vecchio osservatorio abbandonato a Palermo che in vent’anni di lavoro solitario da parte di Nino, è diventato un portentoso tempio naif. Poi Tommaso Landucci (regista toscano, nato a Lucca) con Caveman – Il gigante nascosto, sulla creazione di una delle opere più ambiziose e affascinanti dello scultore toscano Filippo Dobrilla, “Il gigante dormiente” realizzato a 650 metri di profondità nella grotta delle Alpi Apuane. E ancora Giovanni Ortoleva (autore fiorentino) con La fabbrica dell’italiano, docu-fiction che attraverso materiali d’archivio e interviste illustri, entra dentro la storia dell’Accademia della Crusca e della nostra lingua.

Infine anche Marta Innocenti (autrice toscana) con L’assedio, viaggio alla scoperta di un rituale leggendario, irreale e caotico che si consuma nei campi che circondano il circuito dell’Autodromo del Mugello; Lorenzo Borghini (regista e produttore fiorentino) con Strade interrotte, che racconta il dolore di chi rimane coinvolto in un sinistro stradale, accompagnati dalla voce fuori campo di Maurizio Lombardi e Pierfrancesco Bigazzi con il cortometraggio Ofelia, racconto intimo e personale del regista di San Giovanni Valdarno, che conduce lo spettatore nel toccante terreno della memoria di una persona cara.
Giovani autori
Non finisce qui il programma del ValdarnoCinema Film Festival 2022.
Ai titoli sopra elencati si affiancano i film dei giovani autori che ci raccontano di un cinema italiano nuovo, inedito, che non smette di interrogarsi sulle contraddizioni di un Paese affascinante quanto dannato. Tra questi il film Rue Garibaldi di Federico Francioni, storia di due fratelli di origini tunisine ma cresciuti in Italia che vivono nella periferie parigina; Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, la vicenda di Jamila, una ragazza di origini marocchine che vive in provincia di Napoli, che sogna una vita in grande ma che tende a isolarsi.

E poi Giulia di Ciro De Caro, sulla vita di una ragazza folle e stravagante che vive un dissidio interiore, appena proclamato “Miglior Film d’Essai dell’anno 2022” dalla FICE, la Federazione Italiana Cinema d’Essai, e infine Piccolo corpo di Laura Samani, ambientato agli inizi del ‘900, lo struggente viaggio di una ragazza madre che ha perso suo figlio durante il parto e cerca di battezzarlo a tutti i costi prima della sepoltura.
In programma per i cortometraggi: Talponi di Vanja Victor Kabir Tognola; Insieme a loro di Tommaso Ferrara; Il treno delle 8 di Siddhartha Prestinari; Fetch di Sam Gill; Stone Heart di Humberto Rodrigues; Footsteps on the Wind di M.Sambar, F. Melo; G. Leal; Phlegm di Jan-David Bolt; Don vs. Lightning di Big Red Button; Fame d’aria di Lorenzo Santoni; Briciole di Rebecca Marie Margot; Prima che sia notte di Concetto Scuto; Bertie mi ha scritto una poesia di Vittoria Lizzardi Penalosa.
Pasolini, Valdarno Kids e Virtual Reality
Il ValdarnoCinema Film Festival 2022 propone anche un omaggio a Pier Paolo Pasolini, in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita dello scrittore e regista, con una giornata interamente dedicata.
Tra le novità della 40esima edizione la sezione Valdarno Kids, un programma dedicato agli spettatori di domani, i bambini. Una giornata rivolta agli alunni della scuola primaria con un triplice appuntamento con il cinema d’animazione e il laboratorio creativo con la cartoonist Marta Vangelisti.

E poi anche una giornata dedicata alla virtual reality con la proiezione di Così è (o mi pare) di e con Elio Germano alla presenza del produttore Omar Rashid. Sarà proprio Rashid a spiegare come un classico della nostra drammaturgia possa incrociare ancora il teatro, il cinema e la performance attoriale, trasformandosi grazie alle nuove tecnologie in un’esperienza immersiva unica, incentrata sullo sguardo a 360° dello spettatore.
La preapertura del ValdarnoCinema Film Festival 2022
La preapertura del festival, martedì 4 ottobre, sarà affidata a un incontro dedicato al rapporto fecondo tra Pavese e il cinema. Si terrà la presentazione del libro Fa bene quel buio, Cesare Pavese e i mestieri del cinema di Stefano Beccastrini alla presenza dell’autore e introdotto dalla presentazione di Luigi Nepi e Marco Luceri. A seguire, la proiezione del film Le amiche di Michelangelo Antonioni, liberamente tratto dal romanzo Tra donne di Cesare Pavese.