Su Prime video è stata inserita Gli Anelli del Potere, la serie tv originale Prime tratta dagli scritti di J.R.R. Tolkien e Prequel de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.
Sono passati ben 21 anni dall’uscita nelle sale del primo capitolo di quella che sarebbe diventata una delle più famose saghe della storia del cinema.
Ovviamente, parliamo de Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello che ebbe ben due sequel e tre prequel cinematografici.
Diverso tempo fa, Prime aveva annunciato l’intenzione di realizzare il prequel televisivo de Lo Hobbit e aveva anche detto che sarebbe stata la più costosa serie mai realizzata.
Dopo aver visionato i primi quattro episodi, disponibili sulla piattaforma, possiamo dire che i soldi sono stati ben spesi.
Ma vediamo nel dettaglio il perché.
Gli Anelli del Potere: un fantasy vecchia maniera
Ultimamente, quando si parla di Fantasy, si pensa più che altro a Il trono di spade e ai suoi derivati.
La serie tratta dai romanzi di G.R.R. Martin ha rivoluzionato (e continua a farlo, visto che ora c’è House of the Dragon) il modo di fare Fantasy.
Lo ha reso più cupo, sanguinario e anti-eroico, tanto che ultimamente era difficile trovare film o serie che richiamassero all’universo “Tolkeniano”.
Gli Anelli del Potere fa, per certi versi, un passo indietro e riporta il genere alle sue origini.
Crea un mondo solare, allegro, fatto di scenografie surreali e colori sgargianti. Tramonti che irrorano d’oro le fronde degli alberi nelle foreste e fanno scintillare le onde increspate dei mari.
Ogni inquadratura sembra un dipinto degno dei migliori paesaggisti.
E ci sono moltissime razze: uomini, elfi, nani, Hobbit (qui chiamati Pelopiedi) e, ovviamente, i loro acerrimi nemici: gli Orchi.
Vi è un po’ più di violenza rispetto ai film, ma d’altronde le nuove generazioni sono più “abituate al sangue” nei film e nelle serie, perciò era doveroso adattarsi ai tempi.
Detto in soldoni, è una serie in cui i contenuti vengono edulcorati ed è innegabilmente più “di botteghino” rispetto a Il trono di spade.
Paradossalmente, questa è una mossa vincente perché i creatori hanno voluto differenziare la serie dalla diretta concorrente e prendersi un’altra fetta di pubblico.
La fetta a cui mancava il “Fantasy vecchia maniera” e che sicuramente non rimarrà delusa.
Inoltre, i fan avranno finalmente una risposta su come molti oggetti dei precedenti film (magici e non) sono stati scoperti o costruiti.
Gli Anelli del Potere. Diverse Razze e diverse Etnie
Una novità è che non tutti i personaggi sono caucasici come ne Il Signore degli Anelli, ma ce ne sono anche molti di carnagione scura.
Sicuramente gli autori hanno preso in considerazione il clima culturale-sociale odierno e hanno deciso, non tanto di fare un atto politico, quanto piuttosto di “arricchire” le varie razze con diverse etnie.
Il colore della pelle non viene comunque mai menzionato e non influenza né la trama né i dialoghi.
Niente fretta
La serie è arrivata al quarto episodio e, sebbene non faccia economia di mezzi praticamente in nulla, per il momento l’azione è abbastanza contenuta.
È una serie che non ha fretta di far partire l’azione e, per il momento, sta creando intriganti misteri.
Qual è lo scopo dello straniero? A che serve l’elsa trovata nel fienile? Chi è veramente Adar, il capo degli orchi?
Le risposte si stanno facendo attendere.
Oltre che ad ammaliarci con gli effetti speciali, la serie vuole anche lasciarci col fiato sospeso e questo mix crea “dipendenza”.
In ogni caso, possiamo dire, per chi vuole un po’ di Action, che le scene d’azione ci sono e sono veramente spettacolari.
Certo, il bello deve ancora venire ma siamo sicuri che non c’è da aspettare ancora molto.
Popoli divisi
Lo Straniero
Quello che vediamo fin da subito è che il nemico è ben compatto, ma i popoli che dovrebbero contrastarlo sono divisi.
Intendiamoci, non sono ancora ben chiare le intenzioni degli orchi, né quale sia il loro piano ma sta di fatto che l’elfa Galadriel è l’unica veramente consapevole del pericolo.
Tutti gli altri sembrano ignorarlo o non comprenderlo veramente e, cosa ancor peggiore, le varie razze sono diffidenti tra loro.
I nani non si fidano degli elfi e anche gli uomini non li vedono di buon occhio, mentre gli Hobbit non si fidano proprio di nessuno.
Una tematica tipica di Tolkien era proprio la distanza tra i popoli, che si colma solo nel momento in cui arriva un nemico comune.
Un’altra cosa preoccupante è che in passato qualche umano si è schierato con Sauron e c’è il pericolo che ciò accada di nuovo.
Vedremo se anche questa volta le cose andranno per il verso giusto.
Gli Orchi
Gli Anelli del Potere: Tirando le somme
La serie si sta lasciando guardare molto piacevolmente ed è scritta molto bene sia nei dialoghi, sia nell’intreccio e anche nella caratterizzazione dei personaggi.
I comparti tecnici (specialmente costumi, scenografia e ovviamente effetti speciali) curano ogni particolare nei minimi dettagli e non c’è una virgola fuori posto.
Questa serie potrebbe davvero entrare nella storia della televisione come il film precedente entrò in quella della del cinema.
Ne ha tutti i requisiti… per il momento.
Diciamo “per il momento” perché è ancora troppo presto per pronunciarci definitivamente; d’altronde mancano ancora cinque episodi alla fine della prima stagione.
Speriamo vivamente che non cada nel banale, perché questi primi quattro episodi ci hanno soddisfatti al 100% e sarebbe veramente uno peccato se i prossimi non facessero altrettanto.