‘Goodnight Mommy’, su Prime Video una (tra)sfigurata Naomi Watts

Disponibile in streaming su Prime Video dal 16 settembre 2022, Goodnight Mommy è il secondo lungometraggio diretto da Matt Sobel. Basato sulla sceneggiatura di Veronica Franz dell’omonimo film austriaco, è stato riadattato da Kyle Warren.

Prodotto da Amazon Studios, Animal Kingdom e Playtime è distribuito da Amazon Studios. Tra gli interpreti: Naomi Watts, Cameron Crovetti, Nicholas Crovetti, Crystal Lucas-Perry, Jeremy Bobb, Peter Hermann.

Goodnight Mommy, il trailer

Goodnight Mommy, la storia

I gemelli Elias e Lucas tornano a vivere con la madre dopo un periodo di separazione dovuto all’intervento chirurgico al volto di lei. Ancora convalescente, la madre porta un bendaggio che le copre completamente il volto. Questo, insieme al mutato atteggiamento della donna verso i suoi figli, non aiuta i bambini a ripristinare il naturale rapporto con la loro madre che, addirittura, essi stentano a riconoscere. Vessati dall’inaspettata cattiveria della madre e terrorizzati dall’eventualità che dietro le bende si nasconda un impostora, Elias e Lucas escogitano un piano per salvarsi.

Un remake sbiadito di cui non si sentiva la necessità

In un prologo raccontato con le immagini verticali di una ripresa col cellulare veniamo a sapere che quella di Elias e Lucas era una famiglia serena e amorevole. Cosa abbia sconvolto le loro vite non è subito chiaro e non lo è del tutto anche a film finito. Una frase pronunciata dalla madre nel prologo (non vuole essere ripresa perché sembra una vecchia), ci dà un indizio che giustifica l’intervento chirurgico, ma ci mette su una falsa pista.

A vederla così cambiata trattare male i suoi figli lo spettatore pregusta risvolti psicologici e temi che riguardano il rapporto coi figli che vengono prontamente delusi. Neanche la malinconica disperazione di una diva del cinema (questo sembra essere la donna) alle prese col decadimento fisico costituisce il vero argomento del film.

Pasticciando un po’ col tema del doppio, Goodnight Mommy parlerebbe in realtà di perdita di affetti e mancanza di riconoscimento.

Gli ingredienti per cucinare il thriller psicologico che, per genere, il film si propone di essere, ci sono tutti. Ma si tratta di ingredienti d’importazione europea, scongelati all’occorrenza e cucinati secondo ricetta hollywoodiana, senza spezie o tocchi personali. Il risultato sul piatto si raffredda davanti agli occhi dello spettatore deluso.

Ben altra cosa era l’originale austriaco del 2014, di cui qui puoi leggere una nostra recensione.