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FESTIVAL DI CINEMA

Cloro, un incubo senza fine al festival di Garofanorosso

Una storia spietata, crudele e senza fine

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Cloro

Cloro, il cortometraggio presentato Al festival di Garofanorosso diretto da Alessandro “Stelmasiov” Di Cristanziano con protagonisti Beatrice Bartoni e Paolo Ricci racconta di una ragazza che si allena in piscina e si trova faccia a faccia con uno sconosciuto che sta a bordo piscina… c’è qualcosa di strano in lui.

Il corto, non ha una trama classica che parte da un punto A e arriva ad un punto Z per poi concludersi, è più un cerchio che si chiude per poi riaprirsi e ripartire da capo, non fermandosi mai.

Il significato è aperto all’interpretazione di chi lo guarda ed è proprio questo il punto di forza del corto: ci fa riflettere e allo spettatore è chiesto di partecipare attivamente e di fare un piccolo sforzo per trovare un senso a questo racconto che non lascia spazio alla speranza.

Potrebbe raccontare un adescamento che finisce con la violenza, come anche la solitudine che provano le vittime di violenza o addirittura la morte che viene a prenderci senza darci né preavviso né scampo.

Comunque, a prescindere da quello che sia il significato metaforico del cortometraggio una sola cosa è certa: non c’è via di scampo.

Non è un racconto realistico ma piuttosto un incubo senza fine e la piscina è sia un luogo dove si è al sicuro, sia una prigione dalla quale non possiamo fuggire perché fuori c’è un terribile predatore che aspetta solo di divorarci.

Quando il sogno arriva alla fine non vi è però alcun risveglio e non si può far altro se non soccombere e venire inglobati nell’incubo stesso; non è come in Suspiria (1977) in cui la protagonista si allontana ridendo in maniera liberatoria come se si fosse accorta di aver solo sognato: qui è come se fossimo in coma irreversibile e il l’incubo vada avanti all’infinito.

Ottimo comparto tecnico e, in special modo, la fotografia che, nel punto più critico, cambia radicalmente passando dal blu al rosso come a raccontarci che la protagonista è giunta nel girone più basso dell’inferno e, una volta abbandonato il suo rifugio\prigione, sta per trovarsi faccia a faccia con Lucifero in persona, il quale non ha la benché minima intenzione di lasciarla andare.

Anche gli attori sono bravi e rendono credibili i personaggi, come pure la regia che mantiene il linguaggio volutamente semplice per non sovraccaricare un racconto che scorre già fluido grazie ad una solida sceneggiatura.

La scena dell’acqua rosso sangue che inghiotte la povera vittima è veramente magistrale.

Cloro

  • Anno: 2021
  • Durata: 8 min
  • Distribuzione: Premier Film
  • Genere: Thriller-Horror
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Alessandro "Stelmasiov" Di Cristanziano