End of the road, diretto da Millicent Shelton e interpretato da Queen Latifah e dal rapper Ludacris, è disponibile su Netflix.
Un thriller contemporaneo con lo sfondo del vecchio e selvaggio West.
La protagonista è una donna di colore ferita, ma per nulla arresa. È questa la premessa di End of the road, un film che a tratti esagera con la spettacolarità e che riserva pochi colpi di scena, ma che offre alcuni spunti di riflessione davvero interessanti.
La trama di End of the road
Durante un triste viaggio, Brenda (Queen Latifah), da poco rimasta vedova, si batte per proteggere la sua famiglia in pericolo, dopo un orribile omicidio e la scomparsa di una borsa di denaro.
I personaggi di End of the road
Millicent Shelton (Il nido dei calabroni), una regista americana con una lunga esperienza nei video musicali, dirige End of the road senza grosse sbavature. Il film è scritto abbastanza bene e la regista riesce a evocare l’antefatto e a presentare i personaggi principali in modo impeccabile.
Lo spettatore può cogliere immediatamente il carattere combattivo e la forza di volontà di Brenda, interpretata da Queen Latifah (Il viaggio delle ragazze) e la sua ferita ancora aperta, per la perdita del marito, morto di cancro.
Poi c’è Reggie, interpretato da Ludacris, fratello di Brenda, un po’ casinista, fumatore di marijuana e apparentemente inaffidabile. Infine ci sono i due figli adolescenti della donna, i quali non hanno nessuna voglia di trasferirsi in Texas, come ha deciso la madre.
Piccola curiosità: non solo Ludacris (pseudonimo di Christopher Brian Bridges) proviene dal mondo musicale, come la regista, ma anche Queen Latifah è una celebre cantante Hip Hop. Durante il lungo viaggio, Brenda e Reggie fanno un piccolo accenno alla scena musicale underground texana; particolare che non sarà sfuggito al pubblico statunitense.
Inizia il viaggio
Brenda lascia la sua casa, ma prima rivive i momenti più felici trascorsi sotto quel tetto. Millicent Shelton è bravissima nel dare alla scena un tocco commovente, con immagini sintetiche ed esplicative.
Ecco che inizia il viaggio e la disavventura per la famiglia. Si percepisce immediatamente che il pericolo è dietro l’angolo.
Durante la consegna di una borsa contenente del denaro per il fantomatico Signor Cross, capo di un cartello dedito allo spaccio, è stato commesso un omicidio. Il fatto è noto allo spettatore, ma ignoto ai protagonisti del film. Immancabilmente, però, le strade del Signor Cross e quella di Brenda si incroceranno.
Per il momento, per creare l’atmosfera di tensione e il registro da thriller, viene introdotto il diversivo dell’aggressione da parte di due bianchi che prendono di mira la famiglia per il loro colore della pelle.
In End of the road, il tema razziale emerge in vari punti, senza diventare matti peròla traccia principale. Si ha l’impressione che il tema venga inserito nel testo filmico come una spia, per rammentare che il conflitto tra bianchi e neri deve ancora trovare una concreta pacificazione.
Lo sceriffo capo di un cartello di droga
Il focus è rivolto a un argomento di natura più vasta: la collusione tra potere istituzionale e criminalità. Il pericoloso Signor Cross è in realtà lo sceriffo di un distretto dell’Arizona, che inganna Brenda e i suoi cari per riavere la borsa contenente il denaro dello spaccio.
Il tutore della legge, dunque, diventa un vero antagonista. Un vecchietto innocuo, interpretato da Beau Bridges (Quella notte a Miami), che sembra assumere l’immagine di un nonnino protettivo. Ma le cose non stanno così. L’uomo che ha la stella da sceriffo sul petto è un criminale, pronto a sparare su un’intera famiglia.
A contrastare la sua malvagità, però, c’è Brenda, la vera eroina di End of the road. Una donna dalle mille risorse, sempre in prima linea, pronta a soccorrere gli altri e a disseminare il terrore in una banda di neonazisti che la tengono prigioniera. Brenda rappresenta il riscatto della femminilità, nel cinema rilegata a lungo a ruolo passivo.
L’America terra di riscatto
End of the road è un tipico thriller contemporaneo inserito nel tessuto sociale statunitense e la sua ambientazione, negli Stati del sud ovest, fa ricordare i luoghi narrati da tante pellicole del Western.
In quei film, appunto, le donne avevano sempre un ruolo marginale. Nel film di Millicent Shelton avviene il ribaltamento dei ruoli e i topos del Western classico diventano materia da museo.
L’ America resta, almeno nell’immaginario collettivo, terra di riscatto.
“Un giorno riuscirò a sorprendere tutti voi… e anche me”.
END OF THE ROAD | Official Trailer | Netflix
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