Non sappiamo se la storia raccontata nel cortometraggio La Caduta, realizzato dal giovanissimo regista Luca Barera su un soggetto di Luca De Boni, abbia preso spunto da una situazione reale, da qualche fatto di cronaca o sia frutto di fantasia: certo è che la scelta di un argomento come quello della vecchiaia e delle sue conseguenze, fragilità, paura e solitudine, dimostra una grande sensibilità e attenzione da parte del regista – oltre che dello sceneggiatore – nei confronti delle relazioni umane e familiari.
Distribuito da Emera Film, il cortometraggio La Caduta – già premiato con una menzione d’onore al Festival del Cinema di Cefalù e selezionato al Clapperboard Golden Festival di San Paolo in Brasile – è stato presentato, in prima assoluta, il 10 settembre, al MonaCorti Film Festival di Monaco di Baviera e, a fine Settembre, riceverà una menzione speciale al Social Film Festival Artelesia di Benevento.
Un cortometraggio indipendente, quello di Luca Barera, che si avvale di collaborazioni e partner di tutto rispetto, come Psycho Film, La Settima Arte, Croce Verde Fino Mornasco, Gigaset, Camomilla Milano, Lombardia Film Commission e NAM.
La Caduta
Mariuccia, la protagonista del cortometraggio, interpretata dalla brava Rosanna Griffini, è un’anziana signora, ancora bella e dignitosa, rimasta vedova di un marito amatissimo, Pietro, alla cui fotografia sul comodino, si rivolge spesso con sospiri malinconici di grande rimpianto. Mariuccia, che vive ancora sola e autonoma in casa sua, ha due figli grandi, un maschio e una femmina: lei chiama spesso la madre al telefono per chiederle se ha bisogno di qualcosa ma, di fatto, non passa mai a trovarla. Il figlio maschio, addirittura, a causa di qualche défaillance di salute che l’anziana signora ha manifestato (o forse con qualche mira sulla casa) vuole chiuderla in una struttura per anziani.
Così, quando una sera Mariuccia scivola nella doccia procurandosi un occhio nero e una brutta distorsione al braccio, non dice niente a nessuno, non chiama l’ambulanza ma un taxi: si fa portare in una clinica privata per le medicazioni, torna a casa e rimanda con varie scuse un pranzo con figli e congiunti finché non sarà guarita. Ma il giorno della cena, tanto atteso, quando Mariuccia vorrebbe dare ai figli l’impressione che ‘va tutto bene’ (una frase che ripete sempre anche al telefono), il braccio cede nonostante il tempo passato, la zuppiera cade e il dialogo coi figli – sempre più decisi a chiuderla in RSA – è affidato a una telefonata notturna dall’esito incerto in cui Mariuccia cerca di aprirsi e spiegarsi.
Anziani e precarietà
Poetico e profondo nei contenuti, nonostante la brevità e la storia apparentemente semplice e quotidiana, il cortometraggio La Caduta – una buona opera prima, forse con qualche sbavatura stilistica – sottolinea dettagli della terza età su cui ogni figlio, parente o vicino di anziani dovrebbe soffermarsi e meditare: la solitudine e la mancanza di contatti umani e relazioni costanti; il vivere nel passato e la difficoltà di pensare a un futuro che si presenta senza prospettive; l’esposizione alle piccole cattiverie e vessazioni (quando non a truffe, furti o peggio) di altre solitudini, come nel caso dell’anziana e perfida vicina, Grazia, che avendo capito quanto accaduto a Mariuccia, la ricatta per non denunciarla ai figli, facendosi pagare ogni giorno le sigarette a lei proibite.
“Raccontare la solitudine di una persona anziana – afferma Luca Barera – mi tocca personalmente, perché vivo quotidianamente e volontariamente a contatto con i miei nonni, perché sono loro le persone che mi hanno cresciuto e con le quali ho passato più tempo nella mia infanzia. Sono i miei primi fan e sempre pronti a darmi supporto anche quando non ne hanno la competenza tecnica. Mi auguro che il film aiuti le persone a riflettere sulla precarietà della vita, rivalutando il loro rapporto con i propri genitori e nonni, e a condividere qualche momento con loro: a noi potrebbe risultare irrilevante, ma può dare un senso alla loro giornata. Il lavoro, la famiglia, i figli, gli amici rappresentano un impegno, ma se sei e hai tutto questo è grazie alle persone che ti hanno cresciuto”.
LUCA BARERA: nasce a Milano, il 22 settembre 1998. Nel 2018 presenta al cinema un Docu-film “Io siamo noi” in cui viene raccontata la vita del nonno materno, tra guerra, migrazione e discriminazione Nord-Sud. Nel 2019 segue il corso di sceneggiatura presso la Scuola Civica di Cinema che lo porta alla stesura di un cortometraggio introspettivo “The Future Is Mine” in cui viene raccontata la storia di un giovane ragazzo a cui viene negata la possibilità di studiare cinema. Nel 2022, realizza “La Caduta” (Fallen) col preciso intento di ricordare ai giovani che genitori e nonni non vivranno per sempre, e che quindi è sempre il momento giusto per una visita o una semplice telefonata. “La Caduta” sarà presentato in esclusiva, in prima assoluta, a Monaco di Baviera il 10 settembre e, a fine settembre, a Benevento.