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Biennale del Cinema di Venezia

“Vai ai musei, nutriti di opere e sii onesto con te stesso” dice ‘Bonnie’. Ecco il doc su come nasce una ‘Star’

Intervista a Simon Wallon e Bonnie Timmermann, regista e leggenda tra i 'casting director', protagonista dell'interessante doc su una figura chiave nel cinema, ancora poco conosciuta.

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Bonnie

Presentato nella sezione Venezia classici non fiction, Bonnie è l’interessante documentario di Simon Wallon sulla leggenda del mondo dei casting: Bonnie Timmermann.

Si raccontano, attraverso una serie di interviste, i provini iniziali delle star di Hollywood e il loro punto di vista su Bonnie, colei che magicamente ha contribuito a renderli celebri, cambiando così del tutto le loro vite, che consiglia per sviluppare talento:

“Vai ai musei e nutriti di opere. Io vivo a New York e in ogni attimo libero lo faccio”.

Alzi la mano chi sa cos’è un casting director?

La maggior parte del persone a cui ho posto questa domanda non ha saputo rispondere. Come mai?

Bonnie, interessante pellicola presentata a Venezia sulla ‘Leggenda’ dei casting, Bonnie Timmermann, risponde in parte e questo quesito. E’ una donna di rara visionarietà, determinazione e sensibilità nel comprendere chi sarà una star.

Imponendosi a volte con fermezza per farcela diventare a tutti gli effetti, è per una volta lei, la protagonista di un film.

Vedere la luce negli occhi di giovani, giovanissimi talenti e riuscire a proiettarli nel grande schermo è la dote potente di Bonnie: una sorta di chiaroveggenza.

La dote del regista, Simon Wallon, illuminare chi illumina. Una professione questa importantissima nel cinema per il buon successo di un film, ma estremamente sottovalutata. Li abbiamo intervistati

 

Bonnie Timmermann

‘Bonnie’ e il suo carisma

Incontrare questa donna gentile, dai grandi occhi chiari e la voce sottile delicatissima, è un esperienza che non si dimentica facilmente, anche per l’emersione di una forte parte spirituale che non si coglie spesso tra le star.

Più di un talent scout, Bonnie è una sorta di psicologa in grado di ascoltare, di cogliere ogni sfumatura, non solo fisica, ma anche comportamentale di ciascun attore. Così come farebbe una grande madre amorevole coi suoi figli, Bonnie è densa e creativa come un artista, priva di ego, dedita all’ascolto. Possiamo dire che il ruolo di Bonnie, la sua personalità siano adamantine.

Finalmente sotto i riflettori con un documentario esclusivo, molti provini inediti delle maggior star contemporanee vengono alla luce. Vi si racconta che cosa sia una direttrice del casting e, più in generale, quale sia l’essenza di un attore. Da Bruce Willis a Natalie Portman, passando per Liam Neeson e Sigourney Weaver.

La leggendaria direttrice del casting Bonnie Timmermann ci insegna a capire come venga realmente realizzato un film, dall’alto della sua grandezza e umiltà. Abbiamo incontrato la donna che ha plasmato la TV e il cinema di oggi.

Pioniera che ha trasformato la società dando anche alle minoranze una possibilità e alle giovani generazioni nuovi volti a cui guardare, assieme al giovane regista che intelligentemente ha dato visibilità a una professione che fa il 90 per cento della buona riuscita di un film, quando fatta bene.

 

Bonnie

‘Bonnie’ il Trailer

L’intervista a Simon Wallon e Bonnie Timmermann

GSS: A Bonnie. Qualcuno ha detto che se un grande artista non è visionario, non rientra in questa categoria. Lei con tale ‘occhio assoluto’ si reputa un artista?

BT: bella domanda, molto intelligente. Io non penso di essere qualcuno o qualcosa. Cerco di fluire e apprendere su tutto quello che mi accade. Non penso di essere un artista, penso l’opposto. Penso che dagli altri posso sempre imparare. Ho fatto più di 100 film. In realtà quando sai tutto non sai niente.

GSS: Parliamo di rifiuto, tema che emerge nel film. Apparentemente è su motivi fisici, ma in realtà non è proprio così. Siete d’accordo? Domanda per entrambi, anche per il regista. Vi siete mai sentiti rifiutati, voi che invece avete il ruolo inverso, dietro la camera, abituati a selezionare, criticare?

SW: In realtà il rifiuto è una cosa universale, tocca tutti. Siamo tutti rifiutati, per molti motivi: amore, lavoro. Non lo sono solo gli attori. Bisogna quindi imparare a convivere con questo. Come dice Liam Neeson nel film, imparare a crearsi una corazza per non essere feriti è una cosa molto utile.

BT: Io sono stata rifiutata più volte e in occasioni diverse e quindi sono estremamente attenta a non ferire. Uso una certa delicatezza. Tutti l’abbiamo incontrato il rifiuto. Per questo cerco di muovermi con gli attori, che hanno una dose enorme di vulnerabilità, con grande tatto. Con loro è più difficile perché è la loro persona, anche quella fisica, che viene rigettata.

GSS: Perchè un film su di lei? Come è nata l’idea?

SW: devo dire che stupidamente non conoscevo il nome di Bonnie. Come europeo non conoscevo molto la vita dle cinema statunitense. Quindi ho fatto google col suo nome che vedevo sempre nei titoli di coda. Poi volevo onorare i direttori del casting, perché hanno un impatto enorme su quello che fanno. E’ una professione non conosciuta, ma molto preziosa. E’ molto commovente e interessante vedere come fanno le loro scelte, le energie che ci dedicano e la sensibilità che hanno, come nel caso di Bonnie. Che è un pezzo unico raro.

GSS: nel film si dice che il giudizio è connesso con chi si è nel profondo. Lei chi è davvero?

BT:  Io stessa ero una musicista, una ballerina, anche una scultrice. Però non ero così brava, per cui ho deciso di andare avanti e fare altro. E così mi sono mossa altrove. Sono una che sa ascoltare.

GSS: La tecnologia sembra superare il ruolo del direttore casting, ma una cosa non si potrà rimpiazzare mai: la fiducia.

BT: È un nuovo mondo. Io rimango aperta su tutto. Essere sempre coinvolti su ciò che di nuovo accade è fondamentale per apprendere. Soprattutto dopo questi ultimi anni di chiusura e blocco totale dovuti alla pandemia.

GSS: Come si crea la fiducia con i registi e con con gli artisti?

BT: Innanzitutto se non riesci a stimolare il regista non prendi il lavoro. Poi essere creativi e rimanere sulla stessa lunghezza d’onda del regista è una cosa fondamentale. Alla fine è semplicemente questo: essendo onesti.

‘Bonnie’, la trama e gli interpreti

Finalmente sotto i riflettori con un documentario esclusivo, il doc presenta filmati di provini inediti delle maggior star contemporanee. Vi si racconta che cosa sia una direttrice del casting e, più in generale, quale sia l’essenza di un attore.

Da Bruce Willis a Natalie Portman, passando per Paul Auster, Steve Buscemi, Derek Cianfrance, Brian Cox, Benicio Del Toro, Giancarlo Esposito, Laurence Fishburne, Melissa Leo, Laura Linney, Michael Mann, Thom Mount, Liam Neeson, Rosie O’Donnell, Mary Louise Parker, Mark Ruffalo, Wes Studi, Sigourney Weaver e tutti i grandi di Hollywood.

'Bonnie'

  • Anno: 2022
  • Durata: 86
  • Distribuzione: I wonder
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Simon Wallon

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