In attesa del Pinocchio di Robert Zemeckis, in uscita su Disney+, ecco i film che hanno reso omaggio all’opera di Carlo Collodi.
Disponibile dall’8 settembre su Disney+, in occasione del Disney+ Day, il live action Pinocchio di Robert Zemeckis.
Il film si aggiunge a una delle tante trasposizioni cinematografiche (e non solo) fatte sulla celebre storia del burattino di legno.
Nato da Carlo Collodi, le edizioni delle Avventure di Pinocchio comparvero per la prima volta nel 1881 a puntate sul Giornale dei bambini diretto da Guido Biagi con il titolo La storia di un burattino. Il successo fece proseguire la pubblicazione sul giornale fino al 1883, proseguendo oltre il capitolo XV con cui inizialmente l’autore voleva concluderne la storia.
La maggior parte delle versioni fatte presenta diversi tagli, di personaggi e sequenze narrative, dovute principalmente alla durata del film rispetto alla lunghezza del racconto. Tagliato o meno, Pinocchio è una figura chiave nel cinema per il messaggio di vita che emana e per il significato della crescita in cui tutti ci siamo imbattuti.
Zemeckis sembra essere riuscito a mantenere la fedeltà alle Avventure di Pinocchio da dove ha tratto il soggetto del suo film ma non ci resta che aspettare qualche giorno per scoprirlo.
Pinocchio di Robert Zemeckis, l’ultimo trailer
Pinocchio: tutti i film
In occasione dell’uscita sulla piattaforma Disney, ecco una lista dei film di Pinocchio, a partire dal 1911 e il cinema muto, fino all’attesa versione di Guillermo Del Toro!
Pinocchio, 1911 – Giulio Antamoro
La prima versione di Antamoro, appartenente al cinema muto italiano, ricostruisce in modo fedele le principali sequenze della favola di Collodi. Il film segnò il debutto del regista dietro la macchina da presa e vede Ferdinando Guillaume, tra gli attori più influenti del cinema muto, nel ruolo del burattino.
I primi quattro minuti del film sono disponibili sul canale youtube della Cineteca di Milano
Pinocchio, 1940 – Hamilton Luske e Ben Sharpsten
La prima versione animata è il classico che tutti conosciamo. Il film, il secondo della Disney, vinse due premi Oscar, per la colonna sonora e la migliore canzone originale Una stella cade.
Nella storia, la Fata ascolta la preghiera del falegname Geppetto, dando vita al burattino di legno. Solo seguendo i consigli della Fata e con l’aiuto della Coscienza, Pinocchio potrà diventare un bimbo vero. Come sappiamo, Pinocchio ha un’indole vivace e riluttante alle regole e finisce per mettersi più volte nei pasticci… Nonostante diversi tagli alla storia Collodi, comprensibili data la fascia d’età a cui il film era allora rivolto, il film d’animazione è ancora oggi considerato uno dei migliori. Il messaggio finale, commovente e emozionante ripaga in qualche modo i cambiamenti narrativi dell’opera di Collodi.
Curiosamente quando uscì al cinema il film fu un flop, eppure per gli anni ’40 il montaggio e la messa in scena dei movimenti animati era una novità per l’epoca.
Il film è disponibile su Disney+
Le avventure di Pinocchio, 1947 – Giannetto Guardone
Scritto dal regista con Giancarlo Fusco, il film è la seconda versione non animata in assoluto.
La sceneggiatura è abbastanza fedele a Collodi e non omette tre episodi importanti : la bruciatura dei piedi, l’impiccagione e la morte della Fata.
Per il ruolo di Pinocchio venne scelto il giovane Alessandro Tomei e nel cast vi è Vittorio Gassman nel ruolo del pescatore.
Un burattino di nome Pinocchio – 1971, Giuliano Cenci
Scritto e diretto da Giuliano Cenci, padre del Carosello, è considerata una delle migliori versioni cinematografiche del romanzo di Carlo Collodi.
Dopo un lungo lavoro di scrittura, supportato dai familiari di Collodi, il film, nonostante l’incredibile bellezza, fu un flop al botteghino a causa di problemi di distribuzione a livello nazionale e internazionale. Cenci mantiene il gusto di Collodi, avvalendosi di ottimi disegni resi perfetti dal reparto di animazione nel movimento.
I film di Pinocchio : da Barron a Garrone
Le straordinarie avventure di Pinocchio – 1996, Steve Barron
Il film è diretto dal regista irlandese Steve Barron, autore della sceneggiatura con Sherry Mills, Tom Benedek e Barry Berman.
La storia comincia nel Granducato di Toscana, come nel romanzo di Collodi, dove Geppetto innamorato di una giovane ragazza, incide su un tronco le iniziali dei loro nomi. Da quel tronco, si staccherà un pezzo da cui il falegname ricaverà un burattino. In questa versione, alle marachelle di Pinocchio si alternano i tentativi di Geppetto di rintracciarlo aiutato dalla ragazza, ormai diventata donna, di cui era innamorato.
Nel 1999 uscirà, solo in home video, il sequel intitolato Il mondo è magia-le nuove avventure di Pinocchio.
Pinocchio, 2002 – Roberto Benigni
Scritto da Benigni con Vincenzo Cerami, vede il regista interpretare il ruolo del burattino.
Geppetto, un falegname che imbattutosi in un ceppo di legno molto particolare, decide di farne un burattino e di chiamarlo Pinocchio. Questi, magicamente, è in grado di camminare, di muoversi, di parlare e di combinare guai come un vero bambino. Come nelle altre versioni, Pinocchio è un tripudio di energia che lo porterà a cacciarsi nei guai che conosciamo. Supportato dalle musiche di Nicola Piovani, vede nel cast Nicoletta Braschi, Kim Rossi Stuart, Peppe Barra e Carlo Giuffré. Benigni e Cerami compiono un buon lavoro sulla sceneggiatura, riuscendo a inserire la maggior parte delle sequenze del romanzo di Collodi.
Guarda il film su Netflix
Pinocchio, 2012 -Enzo D’alò
Scritto con Umberto Marino, e impreziosito dalla colonna sonora di Lucio Dalla, il film di animazione contiene la maggior parte delle sequenze proposte dai precedenti, ad eccezione dell’impiccagione e dei piedi bruciati. D’Alò sottolinea l’incoscienza di Pinocchio come motivazione principale che lo conduce a cacciarsi nei guai.
Guarda il film su RaiPlay
Pinocchio, 2019 – Matteo Garrone
Vincitore di David Di Donatello e di Nastri d’Argento, la versione di Garrone vede Roberto Benigni nei panni di Geppetto e il piccolo Federico Ielapi in quelli del burattino.
L’avventura mantiene l’atmosfera del cinema di Garrone che, immergendosi nell’opera di Collodi, riporta in vita i suoi personaggi. Da segnalare nel cast una delle ultime apparizioni di Gigi Proietti sul grande schermo nel ruolo di Mangiafuoco.
Guarda il film su RaiPlay
I film di Pinocchio: la versione di Del Toro
Atteso per Dicembre 2022 è la versione di Guillermo Del Toro.
Il regista premio Oscar Guillermo del Toro reinventa il grande classico di Carlo Collodi dedicato al burattino di legno che prende magicamente vita per riscaldare il cuore di Geppetto, intagliatore in lutto. Questo stravagante film in stop-motion diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson segue le spericolate e indisciplinate avventure di Pinocchio nella sua ricerca di un posto nel mondo.
A Dicembre su Netflix.
Pinocchio, oltre i film : il Pinocchio di Carmelo Bene e di Luigi Comencini
Carmelo Bene, il più estraniante e conturbante talento teatrale italiano del secondo ‘900, portò nel 1964 in scena Pinocchio, ovvero lo spettacolo della provvidenza.
Lo spettacolo ha avuto tre repliche nel corso degli anni e nel 1999 venne trasmesso sulla Rai. Bene mantiene i collegamenti con l’opera di Collodi, ad eccezione della scenografia povera, probabilmente per far concentrare l’attenzione sull’azione scenica.
Le avventure di Pinocchio – Luigi Comencini
Scritto dal regista con Suso Cecchi D’Amico, la serie televisiva è la più bella versione tratta da Collodi.
Comencini, appassionato regista dell’infanzia, e legato da sempre alla figura paterna, scelse di portare in televisione la storia del burattino di legno. La serie, i cui episodi sono disponibili su Raiplay,e di cui consigliamo vivamente la visione, è uno dei prodotti più belli della Rai.
Un cast perfetto, trascinato da un magnifico, e toccante, Nino Manfredi nel ruolo di Geppetto, a cui si aggiungono Gina Lollobrigida come Fata, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia come Gatto e Volpe, al bravissimo Andrea Balestri. Comencini e la Cecchi D’Amico restituiscono allo spettatore una favola piena di significato, amore e commozione, il cui fine ultimo di Carlo Collodi è ampiamente ritrovato.
Un gioiello indimenticabile.
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