Unico film italiano a partecipare contemporaneamente alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia (nella sezione Orizzonti Extra) e al Toronto International Film Festival 2022, Amanda è un’opera prima incredibilmente originale. A renderla tale è una commistione di elementi, guidata da una scrittura stupefacente.
Amanda è sbarcato su RaiPlay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per guardarlo.
Personaggi e situazioni navigano in un surrealismo a cui è difficile resistere, tra incredulità, divertimento e dramma.
Prodotto da Elsinore Film e distribuito da I Wonder Pictures, il film arriva nelle sale a partire dal 13 ottobre e sarà. accompagnato da un ricco tour promozionale, con la regista Carolina Cavalli e la protagonista Benedetta Porcaroli
Amanda | La trama
Amanda (una Benedetta Porcaroli in parte come non mai) ha 25 anni, una famiglia di farmacisti – che definire disfunzionale è poco – e un vuoto esistenziale incolmabile. Per la giovane, appare, infatti, sin troppo complicato fare amicizia in maniera canonica. La causa è da rintracciarsi anche nel recente trasferimento.
Ecco perché chiede alla governante di accompagnarla ai rave e si confronta con la nipote di 8 anni su questioni sentimentali e scolastiche. La sua stramba routine cambia, quando viene costretta ad andare a trovare la figlia di un’amica della madre, Rebecca (Galatéa Bellugi).
Si dà il caso che io stia proprio cercando una migliore amica.
La scoperta di aver trascorso l’infanzia insieme a quest’ultima, spinge Amanda a voler riallacciare il rapporto. A modo suo, alquanto bizzarro e poco convenzionale.
Amanda. Un debutto alla regia assolutamente riuscito
Carolina Cavalli scrive e dirige una pellicola unica nel suo genere, presentandosi, al suo debutto, nel migliore dei modi. Lo stile con il quale ritrae la sua protagonista, e le figure che le gravitano attorno, somiglia a quello del cinema indipendente più puro e accattivante.
Affidandosi a un cast esplosivo, ma impostato affinché l’effetto risulti potenziato, la cineasta riesce a giocare con le sfumature della commedia, e tocca tematiche delicate con ironia e sensibilità. Solitudine e depressione, amicizia e famiglia, gelosia e nostalgia: grossi contenitori all’interno dei quali prendono forma le vicende.
La strada dell’amicizia
Sebbene la narrazione conduca su una strada ben nota, il tragitto è ricco di sorprese. L’incontro tra Amanda e Rebecca spinge le due a uscire dal guscio, a trovare nella compagnia, l’una dell’altra, uno spazio sicuro, una fiducia, una via di fuga, prima inimmaginabili.
Prima di conquistare un canale di comunicazione, attraversano varie fasi. Si studiano, si odiano, si pungolano, sino al momento in cui cedono e capiscono di avere molto più in comune di quanto sembri.
Le persone sono strane.
Il tutto avviene in modo graduale e spassoso. Tra la passione per il cinema e la propensione agli sport, marshmallow tostati e partite di beer pong, le due iniziano un “percorso di normalizzazione”. Ma non c’è da temere, il loro essere non sarà mai intaccato completamente.
I dettagli che fanno la differenza
La scrittura del film non perde un colpo, sta sempre un passo avanti, cosicché risulta difficile e divertente prevederne gli esiti.
A ciò si aggiungono dettagli all’apparenza forse semplici, ma efficaci. L’abbigliamento per esempio: quello di Amanda – gilet colorato, bermuda al ginocchio, anfibi neri – la definisce nel profondo e le dona, al tempo stesso, un’identità molto personale, all’interno di una famiglia tipicamente borghese. Un simile lavoro viene fatto anche sul personaggio di Rebecca, sorta di sporty spice moderna.
Un’ultima, imprescindibile, annotazione va rivolta alla colonna sonora, che esibisce una sequenza di brani appartenenti a generi differenti. Simboleggiando vari momenti della storia, si passa dal duello in stile western alla musica classica e alla folk.
Prodotto da Annamaria Morelli e Antonio Celsi per Elsinore Film, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories,
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