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Biennale del Cinema di Venezia

‘Red Shoes’, lo straziante viaggio nel Messico urbano

Un potente film sul viaggio di un contadino alla ricerca della sua redenzione spirituale in una realtà brutale e spietata

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Nella sezione Orizzonti Extra di Venezia 79 si impone Red Shoes, il lungometraggio d’esordio del messicano Carlos Eichelmann Kaiser, interpretato da Eustacio Ascacio, Natalia Solian, Phanie Molina, Jeorgina Tábora e Rosa Irine Herrera e co-prodotto da 102 e BHD in una collaborazione tra Italia e Messico.

Red Shoes, la sinossi

In un luogo sperduto nel nord del Messico, vive Artemio (Eustacio Ascacio), chiamato da tutti Tacho, un contadino che, in poco tempo, vede scivolare tra le proprie dita il suo desolato appezzamento di terreno e la sua stessa vita.

Quando riceve una notizia sconvolgente sulla figlia che non vede ormai da anni, decide di partire per la città in cerca di verità e redenzione, e lì conoscerà la giovane Damiana (Natalia Solian) che lo aiuta nella ricerca, colpita dalla sua innocenza e vulnerabilità. Ma Tacho si trova ad affrontare un mondo brutale, a lui completamente sconosciuto e che non lascia scampo neanche a persone come lui.

 La brutalità umana e la sua redenzione

Red Shoes prende il suo titolo da un movimento nato nel 2009 a sostegno delle vittime di ogni tipo di abuso e violenza, in particolare verso le donne. Lo stesso regista Kaiser scrive e dirige un film espicito, che non si risparmia nel raccontare queste vicende e le conseguenze non solo sulle vittime, ma anche sui loro cari.

Con una regia pulita e precisa, ricca di impattanti primi piani, viviamo il solitario viaggio di Tacho, dove ogni istante viene raccontato lentamente e senza filtri. Osserviamo la realtà della capitale, sporca e brutale, vista come occasione, da alcuni, per fuggire dai dolori del passato, ma in realtà conseguenza inevitabile degli stessi. Lo stesso contadino sperimenta sulla propria pelle la crudeltà di un mondo che, in continuazione, rigetta la sua esistenza semplice ed estranea, nata dalle aride terre del Nord messicano.

“Le cose importanti che facciamo, le facciamo sempre troppo tardi”

Il taciturno Tacho è l’assoluto protagonista della pellicola. Uomo di pochissime parole e figlio di una vita fatta di silenzio, lentezza e solitudine, riesce a comunicare tutta la fatica ed il dolore provati tramite sguardi serafici ed eloquenti a modo loro. Una grande prova attoriale di Eustacio Ascacio, in grado di rappresentare l’animo spezzato del contadino, cosciente delle colpe del suo passato e pronto a tutto per espiarle.

Accanto a Tacho, lungo questo suo viaggio, sentiamo il sacrificio che lui fa nei confronti della sua terra natia, per poter raggiungere una realtà cattiva di cui diverrà vittima pure lui, nel disperato tentativo di trovare una propria pace, forse condividendo con qualcuno quel dolore che tanto lo attanaglia.

 

La Biennale di Venezia

Red Shoes

  • Anno: 2022
  • Durata: 83'
  • Distribuzione: 102 Distribution
  • Nazionalita: Italia/Messico
  • Regia: Carlos Eichelmann Kaiser

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