Arriva alla 79 Mostra del cinema di Venezia , A Compassionate Spy, storia appassionante di spionaggio, condivisione e senso di collaborazione presentato in anteprima mondiale a Venezia il 2 settembre.
I coniugi Rosenberg
Julius Rosenberg, ebreo attivista e militante comunista statunitense, fu al centro di un “caso” che lo portò, assieme alla moglie Ethel a essere processato e giudicato colpevole di spionaggio, con conseguente condanna a morte come spia dell’Unione Sovietica.
Tra guerra fredda e maccartismo, chi conosce o si ricorda i coniugi Rosenberg, saprà di cosa parla questa interessante pellicola di Steve James. All’epoca della seconda guerra mondiale infatti, la coppia, rea di aver condiviso segreti atomici, fu condannata alla sedia elettrica, scioccando l’opinione pubblica.
D’altro canto l’interesse di molti artisti verso la loro storia non è mai mancato. A partire da Renato Guttuso che immortalò i loro volti in un disegno a matita su carta intitolato semplicemente Julius ed Ethel Rosenberg.
O in letteratura da Edgar Lawrence Doctorow che con il suo The Book of Daniel, (il libro di Daniele), segue la vita della coppia, immortalata poi al cinema nel 1983 da Sidney Lumet, in Daniel, adattamento cinematografico, vite ciatate poi anche in Il ponte delle spie.
L’evoluzione dei Rosenberg: i coniugi Hall in ‘A Compassionate Spy’
Qual’è il colmo dei colmi? Essere una spia e avere il fratello ingegnere che ha costruito la bomba, i cui segreti, il primo fratello, donerà ai russi. Sembra una barzelletta in realtà è una storia vera.
Il regista Steve James narra l’incredibile e geniale vicenda, diremmo parallela a quella dei Rosenberg, ma con miglior finale, di Ted Hall.
Fisico eccelso, mente brillante, in grado di avere un totale autocontrollo, pur sotto torchio dall’FBI, capo scienziato del Progetto Manhattan, Hall ha condiviso segreti nucleari classificati con la Russia e l’ha fatta franca.
Così con una scioltezza e abilità uniche. Come nel fare un’ora di acqua gym. E poi, con la stessa eleganza, lo ha comunicato alla moglie, prima di sposarla. La quale, geniale come lui, non ha fatto un plissè e lo ha sposato in men che non si dica, forse più che sicura della sua onestà intellettuale, che poi divenne anche fiducia matrimoniale.
A Compassionate spy. La recensione
Attuale, credibile, apocalittico. Questo il senso ultimo del film che dal passato illumina il cono d’ombra che perdura fino ad oggi, come quello delle minacce di bombe atomiche. Dalla loro esegesi all’oggi è un attimo.
Il documentario prodotto da Participant e Kartemquin Films, non solo è uno dei numerosi film del festival di quest’anno che affrontano il tema del disastro nucleare: da White noise a Nuclear, qui è la finzione che influenza la realtà. Diventa anche perno e spunto per riflettere sul tema della fiducia: sia essa nel proprio coniuge, nei governi, nei politici che, come Putin e altri oggi hanno ‘quel famigerato tasto’ nella valigetta sotto mano.
Il film seppur non un capolavoro dal punto di vista cinematografico è interessante sia per la storia che per le dinamiche che l’hanno sottesa.. Mescola interviste al protagonista prima della morte, racconti della moglie 90 anne, ancora totalmente intrisa d’amore per il marito che non la tradì mai. Aggiunge punti di vista delle figlie, a reperti storici e filmati sia del cinema in bianco e nero che documentaristico dell’epoca, oltre a una fiction ricreata sui protagonisti da giovani.
Soprattutto ha il potere di raccontare il coraggio di un uomo, descritto come ‘strano’, fin dai tempi dell’università che assieme al compagno di studi è forse riuscito a evitare all’epoca il monopolio nucleare anche a scapito della propria vita.
La parola al regista di A Compassionate Spy
“Ciò che mi ha spinto prima di tutto a realizzare A Compassionate Spy è stata Joan Hall che, a novant’anni, ancora innamorata di Ted Hall, l’amore della sua vita e un uomo che, per lei, corse rischi incredibili quando era un giovane fisico del Progetto Manhattan.
Joan mostra una passione e una capacità di ricordare vividamente la vita straordinaria condivisa con Ted. Era uno scienziato estremamente dotato – appena diciottenne – quando decise di diventare una spia per cercare di salvare gli Stati Uniti da sé stessi e ‘salvare il mondo’ dall’annientamento nucleare.
Spero che la storia di Ted e Joan trovi ancora il favore del pubblico di oggi, mentre il mondo affronta le sue terribili conseguenze su tanti fronti”.
‘A Compassionate spy’: la trama
Studente diciottenne ad Harvard, nel 1944 Ted Hall è il più giovane fisico assunto nel Progetto Manhattan. Obiettivo? Creare una bomba prima dei tedeschi. Ted però non condivide l’euforia dei suoi colleghi. Dopo il successo della detonazione della prima bomba atomica al mondo, nel 1944, mentre la Germania stava perdendo la guerra, era sempre più preoccupato che un monopolio postbellico statunitense di un’arma così potente dopo la guerra potesse risultare in una catastrofe nucleare. Nel mese di ottobre decide dunque di passare all’Unione Sovietica le informazioni chiave sulla costruzione della bomba.
Dopo la guerra, all’Università di Chicago, conosce e sposa Joan, una compagna di studi con cui condivide la passione per la musica classica e la causa socialista – e il segreto esplosivo del suo spionaggio. Vivendo sotto una nube di sospetti e oggetto per anni della sorveglianza e delle intimidazioni da parte dell’FBI, la coppia forma una famiglia, mentre Ted re orienta la sua genialità scientifica su una ricerca biofisica all’avanguardia.
A Compassionate Spy rivela i colpi di scena di questa storia di spionaggio realmente accaduta, oltre all’amore straordinario e alla vita insieme della coppia nel corso di oltre cinquant’anni di matrimonio.
‘A Compassionate spy’ è prodotto da Participant e Kartemquin Films