Dopo Mr. Vendetta e Oldboy, Koch Media, in collaborazione con Lucky red, aggiunge alla propria collana Midnight Classics Lady Vendetta. Ovvero il terzo tassello della cosiddetta “Trilogia della vendetta” concretizzata dal cineasta sudcoreano Park Chan-wook tra il 2002 e il 2005. Tassello cui viene riservato in home video lo stesso trattamento spettato ai due citati titoli precedenti. Quindi, una limited edition che, con una card da collezione e un booklet all’interno, dispensa il lungometraggio sia su supporto 4K Ultra HD che in formato blu-ray.
Entrambi corredati di commento audio del regista e dell’attrice Lee Yeong-ae, ma il secondo dei quali arricchito anche di numerosi altri contenuti extra.
Infatti, abbiamo oltre dieci minuti di making of, nove di featurette Get together: film a confronto, trailer italiano, diverse interviste e La vendetta secondo Kim Newman. Più quattordici minuti di scene alternative commentate da Chan-wook, dieci sullo stesso che fa il fotografo sul set e otto di Lady Vendetta a Venezia. Senza contare sguardi allo stile del film, tra fotografia, computer grafica, scenografia, effetti speciali, costumi e trucco. Film che, come è intuibile, propone al femminile la tematica cardine del trittico. E lo fa calando la già menzionata Yeong-ae nei panni di Geum-ja, reduce da un’incarcerazione durata tredici anni. Il motivo? È stata ingiustamente accusata di aver rapito e ucciso un bambino. Ingiustamente in quanto il responsabile dell’arresto è un suo vecchio insegnante poi rivelatosi un efferato assassino.
Proprio la voce narrante della protagonista ci accompagna nella oltre ora e cinquanta di visione in cui, ovviamente, attua la meditata punizione per l’uomo. Il tutto attraverso una struttura che la avvicina più a quella di Oldboy che di Mr. Vendetta. Soprattutto a causa della messa in opera del piano nemesiaco. Stavolta, però, Chan-wook provvede ad accentuare due diversi aspetti paradossalmente contrastanti: da un lato la cupezza generale, dall’altro una certa venatura ironico-grottesca. Ma sempre senza lasciare a desiderare per quanto riguarda la crudezza e la violenza. Tra sequenze come quella del rapporto saffico in prigione, mani mozzate, colpi di pistola e spargimenti di liquido rosso.
A delineare un’opera a quanto pare ispirata ad un fatto avvenuto circa dieci anni prima in Corea.
Fatto riguardante il rapimento di un ragazzino eseguito, sembrerebbe, da una donna incinta. Un’opera il cui autore spiega: “Rispetto ai due film precedenti, queste sono le novità: la penitenza e il perdono”. Per poi proseguire: “La paura, appena prima di un atto di violenza, e il dolore dopo, è qualcosa su cui sono stato spinto a riflettere”. In quello che, della trilogia, considera il racconto per immagini in cui la vendetta è meno importante. Un racconto infarcito di flashback e culminante tra le mura di una scuola. Un racconto in cui le efferatezze, come è facile immaginare, sono in realtà poste al servizio dell’espiazione. Mentre la colonna sonora di Seung-Hyun Choi e Cho Young Wuk non manca di conferire un certo lirismo alla brutalità trasudante da Lady Vendetta. Disponibile nello store FanFactory.