Presentato in concorso nella sezione Short Italian Cinema della 37esima edizione della Settimana Internazione della Critica, Nostos di Mauro Zingarelli è un corto postapocalittico che non ha paura di confrontarsi con un genere abusato.
Anno 2059. Un uomo e una ragazza attraversano le terre desolate di un paese che non esiste più. Un mondo dove non solo il denaro ma persino il petrolio è un ricordo ormai lontano e l’unica moneta di scambio sembrano essere diventati microcip e semiconduttori.
Nostos sbarca su RaiPlay. Vi basterà iscrivervi sulla piattaforma per vederlo gratuitamente!
Vecchi e nuovi mondi
Basta una piccola intuizione a Mauro Zingarelli per delineare, in una manciata di minuti, un universo postapocalittico credibile. Un mondo derivativo che saccheggia a mani basse da ciò che lo ha preceduto ma che mantiene una certa dose di autonomia.
Non è certo l’originalità, del resto, il punto d’interesse di un corto come Nostos, inevitabile ibrido tra Mad Max, The Road e The Last of Us. Lo è casomai il filo rosso che lo lega alla nuova tradizione del cinema di genere nostrano, e non solo per la presenza nel cast dell’Aurora Giovinazzo di Freaks Out. Dalla consapevolezza della messa in scena all’estetica ambiziosa, è infatti lo stesso respiro del cinema che guarda lontano di Mainetti e co. quello che si scorge nel film di Zingarelli. Un mondo già visto ma proprio per questo potenzialmente espandibile e colonizzabile anche dal nostro sguardo. Il tutto raccontato con la giusta dose di azione, sentimento e nostalgia.