Tutto è pronto, segnatevi la data: il 1° settembre 2022 SKAM Italia 5 sbarca su Netflix. Protagonista di questo nuovo capitolo, Elia – gli presta il volto Francesco Centorame – uno degli amici (meno conosciuti dal pubblico) di Giovanni & co. Costretto a ripetere l’anno dopo la bocciatura, il ragazzo troverà dei nuovi alleati a scuola, ma dovrà fare i conti con il divario che sente nei confronti dei vecchi compagni.
SKAM Italia 5 | I primi episodi riprendono il mood vincente
Dai primi episodi, è subito chiaro come il mood sia riproposto in tutto e per tutto. Dal liceo Kennedy come location alle classiche dinamiche tra teenager, sino alla scelta dei brani musicali, vera e propria ciliegina sulla torta. Ovviamente, al centro della quinta stagione c’è una tematica differente, particolare, poco sfruttata dal panorama cinematografico e televisivo, ma importantissima.
Prima di capire nello specifico di cosa si tratta, se ne hanno dei piccoli indizi nel corso del racconto. Lo spettatore può quindi intraprendere un percorso di scoperta e, si spera, di accettazione, insieme a Elia. Tra i vari momenti cruciali che caratterizzano il personaggio, i primi che saltano agli occhi sono l’inizio di un lavoro come cameriere e l’amicizia con Viola (Lea Gavino), impegnata nel collettivo scolastico.
La conferenza stampa nelle parole degli sceneggiatori
In occasione della proiezione dei primi due episodi, si è tenuta la conferenza stampa a Roma di SKAM Italia 5, alla presenza del cast quasi al completo, del regista Tiziano Russo e dei due sceneggiatori, Alice Urciuolo e Ludovico Bessegato.
Ed è proprio quest’ultimo ad aprire le danze: «Il filo conduttore della serie, che nasce in Norvegia, è la vergogna. SKAM significa questo in norvegese. In patria le stagioni sono 4, la nostra quinta è quindi totalmente originale e avevamo la responsabilità di sganciarci. Durante il lockdown, con Alice abbiamo immaginato di cosa parlare.
Ci siamo concentrati su Elia, di cui si sapeva poco.
Ci siamo permessi di entrare nel suo mondo, e abbiamo fatto tante ricerche per rendere al meglio il tema. Inoltre abbiamo creato un nuovo nucleo di personaggi, mantenendo anche i vecchi. Però la serie è ambientata in un liceo e dobbiamo evitare l’effetto Dawson’s Creek. Serve il ricambio generazionale, ma abbiamo cercato di rendere morbido il passaggio di testimone».
«Non abbiamo avuto riferimenti – prosegue la Urciuolo – ed è difficile trovare temi nuovi. Il lavoro di ricerca è stato più intenso, abbiamo scoperto un mondo nuovo, strettamente legato al tema della vergogna, che abbiamo cercato di raccontare in maniera realistica. Poi abbiamo pensato anche al body shaming con un personaggio maschile, ci è sembrato nuovo.
In SKAM ciò di cui si parla diventa una questione collettiva, sociale, anche se è una questione privata.
È stato interessante aprire uno spiraglio di racconto, mai affrontato prima».
SKAM Italia 5 raccontata dai protagonisti
Francesco Centorame racconta come si è approcciato al suo “nuovo” Elia: «Anche per me è stata una scoperta, ma mi piace l’idea di questo corpo fragile.
SKAM ha una potenza narrativa fortissima che rende facile il lavoro.
Elia mi ha insegnato tanto nel quotidiano».
«Io penso che SKAM abbia anche un ruolo sociale – interviene Lea Gavino – Questa stagione era necessaria per tranquillizzare e accompagnare gli uomini in un percorso di accettazione, ma anche per cambiare la visione femminile».
La seconda new entry del cast, Nicole Rossi, sottolinea il valore di aver trovato degli amici, oltre ai colleghi, per un aperitivo dopo le riprese e continuare a parlare, confrontarsi, conoscersi.
«Sono così veri che non riesci a distaccarti, ti senti protetto, in famiglia».
Pietro Turano continua sull’importanza di progetti simili. «Penso che ciò che intendevano per uguaglianza passi per il riconoscimento delle nostre diversità. È un percorso che tutti gli adolescenti devono attraversare.
Nessun luogo è sicuro per eccellenza.
Ma potersi riconoscere in un contesto, che diventa di discussione collettiva, ha un potere impressionante. Anche questo tipo di strumenti ha a che fare con la vita dei ragazzi che guardano serie tv. Ricordiamoci che i nostri privilegi saranno sempre a discapito di qualcun altro, non sono delle colpe, ma la consapevolezza è importante».
«L’accettazione è fondamentale per contrastare il muro del bullismo. Si passa attraverso molta sofferenza, ma si inizierà a considerare lo spazio emotivo degli altri, a rispettarlo, approcciandosi in modo consapevole». – Federico Cesari
Skam Italia: la serie Tv sull’adolescenza
*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.