In streaming su Prime Video”First Love” è un film con due anime. Adolescenziale storia d’amore da un lato e dramma socio familiare dall’altro. Quale delle due parti prevalga e se il risultato lasci soddisfatti è un discorso a parte.
Protagonista Hero Fiennes Tiffin, attore britannico noto per il ruolo di Hardin Scott nella saga di After, Diane Kruger, Sydney Parks e Jeffrey Donovan.
La trama di First love
Scritto e diretto da A.J. Edwards il film è ambientato all’indomani del collasso finanziario negli USA della fine del 2008 (durante il secondo mandato di George Bush) e segue una famiglia americana, gli Albright, che cerca di sopravvivere e riadattarsi a prospettive economiche drasticamente ridotte. Il padre, Glenn (Jeffrey Donovan) , viene licenziato dal settore finanziario e sembra incapace di accettare che potrebbe non avere mai più un lavoro così importante. Sua moglie Kay (Diane Kruger) alla fine si offre di fare lei un secondo lavoro gettandosi a capofitto contro la barriera dell’orgoglio di suo marito. Nel mezzo il figlio Jim (Fiennes), atleta e bravo studente, che si proietta verso il College. L’incontro con Ann ( Sydney Parks) sarà decisivo.
First love luci e ombre
Il grosso problema di questo film è che concentra più della metà del suo tempo su una storia d’amore che non convince in pieno.
Non c’è sostanza o complessità evidente in nessuno dei due personaggi centrali, con scelte narrative (compresa la temporanea rottura a metà strada) prevedibili e spesso con poca credibilità.
La relazione sarebbe potuta essere vista alla luce di qualche aspetto particolare, ma tutto resta in superficie: gli aspetti interrazziali / interculturali del legame ( in gran parte inesplorati), la discrepanza tra il modo in cui vivono le due famiglie, il crollo finanziario, la reazione di amici e familiari e soprattutto il divario tra chi ha e chi non ha.
Un potenziale non sfruttato (ma considerevole) anche vista la consistente capacità interpretativa di Diane Kruger e Jeffrey Donovan. È proprio la loro di storia a catturare l’attenzione e a rendere più solida la pellicola che ha dei passaggi emozionanti, ma che soffre principalmente di una mancanza di conoscenza di sé. Il film si concentra su cose che abbiamo visto già un milione di volte quando avrebbe potuto soffermarsi su cose che i film americani non hanno quasi mai il coraggio di mostrare.
Crisi
La favola non esiste: questo è il messaggio che con più potenza il film riesce a trasmettere, là dove evidenzia come, nei momenti di maggiore difficoltà, si possa essere pericolosamente vicini a perdere certezze (sentimentali o meno) costruite con fatica. E non è poi tanto vero che due cuori e una capanna fanno la felicità perché entrano in gioco meccanismi subdoli che minano autostima e sicurezza in se stessi. Compromesso, adattamento, salto nel vuoto. Ricominciare è possibile a 50 anni?
Tutto cambia improvvisamente e la situazione ( realisticamente evviva) non può non riflettersi anche nel matrimonio, compromettendone la stabilità.
Tematiche ampie in First love
First Love si rivela in realtà essere così un film dallo sguardo più ampio: dramma privato di una famiglia colpita da un ‘uragano’ finanziario’, adolescenza e cambiamento, la scomparsa di una persona cara, la crisi in un rapporto saldo e consolidato, la fine del sogno americano.
La love-story del titolo diventa elemento collante fra i vari passaggi temporali e si riferisce sì all’ amore tra Jim e Ann e alla loro giovane età, ma soprattutto parla dell’amore più maturo, quello coniugale, travolto dall’imprevisto, debole, smarrito e che cerca di risollevarsi e ritrovare una via.
Sempre brava e credibile Diane Kruger ( qui anche produttrice) mentre piuttosto debole l’alchimia tra Fiennes (appare sempre smarrito) e Sparks.