Nessuno mette Baby in un angolo, e nessuno dimentica Dirty Dancing anche dopo 35 anni. Patrick Swayze e Jennifer Grey (Baby, appunto) sono i protagonisti del film culto arrivato in sala il 21 agosto 1987. Un film che incantò gli adolescenti di allora e dopo 35 anni fa ancora sognare.
Il film, al momento, è disponibile su Netflix.
Dirty Dancing: 35 anni – la storia vera
La storia del film diretto da Emil Ardolino ha una matrice autobiografia. La sceneggiatrice del film Eleanor Bergstein pescò la storia nella propria adolescenza e in certe vacanze estive passate con la famiglia, nel 1963, a Catskill Mountains, dove la giovane figlia di un medico ebreo, soprannominata Baby, s’innamorò del ballerino Johnny.
I protagonisti del film
Prima di scegliere Patrick Swayze, i produttori avevano pensato a Val Kilmer, diventato sex symbol anche grazie a Top Gun, e Billy Zane, che sarebbe poi diventato il fidanzato ricco e arrogante di Kate Winslet in Titanic, ma anche il pazzoide di Ore 10 calma piatta. Le due ipotesi caddero perché Kilmer disse di no e Zane aveva grossi problemi con le scene di ballo.
Mentre Swayze volle girare quasi tutte le scene, anche alcune piuttosto complesse, in prima persona. Da parte sua Jennifer – di recente balzata agli onori delle cronache durante il processo Depp-Heard in quanto ex fidanzata di lui – sconfisse sia Sarah Jessica Parker che Sharon Stone. Lei era figlia d’arte, il padre, Joel Grey, era attore e cantante che vinse come non protagonista l’Oscar per Cabaret, nel 1973.
La coppia
Entrambi gli attori avevano circa dieci anni in più rispetto ai propri personaggi e tra loro di certo non scattò una chimica speciale. Grey non aveva apprezzato la condivisione del set del film Alba rossa di John Milius (1984).
Eppure sullo schermo la coppia funziona, e nella sceneggiatura era prevista tra i due una sensualità più esplicita: nella scena di ballo sulla canzone Cry to me Grey avrebbe dovuto recitare completamene nuda, poi si decise per una versione meno provocante e apparve la lingerie. La scena fu lo stesso considerata fin troppo erotica, fu tagliata e pubblicata nella sua interezza nell’edizione uscita per il ventesimo anniversario del film.
35 anni di Dirty Dancing: la musica
Contributo fondamentale al successo del film le musiche, soprattutto (I’ve had) The time of my life, composta da Franke Previte, John DeNicola e Donald Markowitz, interpretata da Bill Medley e Jennifer Warnes, fece incetta di premi, tra cui l’Oscar per la migliore canzone nel 1988. La canzone She’s like the wind fu scritta e interpretata dallo stesso Swayze con Stacy Widelitz. L’attore l’aveva scritta per la colonna sonora di Bulldozer, ma non era stata utilizzata, così la propose ai produttori di Dirty Dancing.
I luoghi del film
Il Grossinger’s Catskills Resort a New York, che ha ispirato la storia, è in rovine, abbandonato già negli anni Ottanta e poi distrutto da un incendio qualche anno fa e ancor più danneggiato qualche giorno fa. Nella zona sono anche state girate alcune scene della serie La fantastica signora Maisel, il resort aveva anche ospitato il quarto matrimonio di Liz Taylor con Eddie Fisher, mentre Rocky Marciano si allenava nella palestra del centro. Ma le scene del film in realtà furono girate a Pembroke, in Virginia, al Mountain Lake Lodge, che esiste e gode ancora la scia del successo del film: ogni anno vengono organizzati raduni per i fan di tutto il mondo.
Il sequel
Malgrado un’offerta di 6 milioni di dollari, Swayze rifiutò il sequel. Il film è diventato un musical di successo, nel 2004, scritto dalla stessa autrice del film. Costato 5 milioni di dollari, ne aveva incassati ben oltre 200. Nel 2004 è uscito in sala Dirty Dancing 2. Si tratta di una rivisitazione che sposta l’ambientazione a Cuba, fine anni Cinquanta: Dirty Dancing: Havana Nights e nel cast ci sono nientemeno che Diego Luna e January Jones, ma il successo non si è ripetuto.
‘Dirty Dancing’ i balli proibiti con Jennifer Grey e Patrick Swayze
Dirty Dancing il sequel diventa una realtà