Presentato alla 79 Mostra del cinema di Venezia in anteprima mondiale, Les miens, in modo ironico e drammatico racconta dall’interno la storia di una famiglia. Quella del regista e protagonista anche con altri film come Les enfants des autres: Roschdy Zem.
L’amigdala, sede primaria delle emozioni e dell’olfatto, è un organo fondamentale per l’essere umano. Quando Moussa cade sbattendo la testa non è più lui. Dopo la caduta che l’ha messa fuori uso, il protagonista Moussa si ritrova diverso. Vede tutto nero, è scorbutico e maleducato con tutti e nonostante le visite di prestigiosi, ma frettolosi neurologi nulla si spiega, ne si migliora.
La sinossi di ‘Le miens’
Moussa è sempre stato premuroso, altruista e disponibile nei confronti della sua famiglia, al contrario del fratello Ryad, presentatore televisivo di successo, criticato da parenti e amici per il suo egocentrismo. L’unico a difenderlo è Moussa, che prova grande ammirazione per lui. Un giorno però una caduta accidentale provoca a Moussa un grave trauma cranico: ormai irriconoscibile, l’uomo parla senza filtri svelando agli amici e alla famiglia brutali verità difficili da accettare, e finisce per litigare con tutti, tranne che con Ryad…
Girare questo film non è stata una decisione, per me è stata una necessità. Non avevo mai rivelato questioni così personali nelle mie opere. Attraverso il ritratto di una famiglia, ho voluto condividere drammi, conflitti, nevrosi, dolori e anche momenti di felicità, evitando distorsioni culturali o religiose, per me sempre troppo presenti quando si parla di una generazione di origine immigrata. La famiglia è un rifugio da cui si deve scappare, per potersi mostrare come si è.
Questo film è la mia storia d’amore con la mia gente.
Gli interpreti
Sami Bouajila, Roschdy Zem, Meriem Serbah, Maïwenn, Rachid Bouchareb, Abel Jafrei, Nina Zem, Carl Malapa, Anaïde Rozam, Lila Fernandez, Farida Ouchani
La produzione
Why Not Productions (Pascal Caucheteux), Hole in One Films, Le Pacte
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