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Irma Vep: la recensione del serial metaletterario di Olivier Assayas

Il regista Renè Vidal vuole rifare il capolavoro seriale francese di inizio Novecento Les Vampires: e sul set arriva un'attrice di blockbuster per interpretare Musidora...

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Irma Vep è una serie, prodotta da A24 e distribuita in Italia da Sky Atlantic dal 3 agosto 2022, diretta da Olivier Assayas, remake dell’omonimo film dello stesso regista del 1996.

La trama

Mira, un’attrice reduce da uno scandalo mediatico e da una delusione amorosa, arriva a Parigi per recitare nel remake di un celebre serial del cinema muto francese, I vampiri di Louis Feuillade, nel ruolo della protagonista, Irma Vep, ma il confine tra realtà e finzione comincerà a farsi sempre meno chiaro.

irma vep assayas

La Recensione

Irma Vep è l’anagramma di vampire, ed è il nome del personaggio del film ad episodi Les Vampires del 1915, diretto da Louis Feuillade e uno dei più famosi serial francesi, diventato una vera e propria icona come esempio del fantastico che intride la società borghese.

La protagonista era Musidora (all’anagrafe Jeanne Roques), attrice, regista, produttrice cinematografica e pittrice.

irma vep assayas

Nel 1996 Olivier Assayas presenta all’interno di Un Certain Regard il suo film Irma Vep, con Maggie Cheung che interpreta proprio Musidora.

Nel 2022 è sempre Assayas a tornare sul luogo del delitto, firmando gli otto episodi di Irma Vep, un remake/reprise del suo film presentato a Cannes.

Non una serie, nel concept, ma un vero e proprio “film di otto ore” (come ama ripetere il regista Renè Vidal, con il volto di Vincent Macaigne), insomma una serie rifacimento di un film nel quale si girava una serie rifacimento di un film.

È un labirinto di specchi -proprio come è il cinema- il gioco di Assayas, raffinato e sottile, lucido e profondissimo, che usa a suo piacimento, distorcendolo, il suo stile sempre sopraffino per approfondire la riflessione sull’industria cinematografica contemporanea e sul ruolo dell’attore oggi: partendo dalla centrale e seminale Roques e mettendo a confronto ieri e oggi attraverso le lenti deformanti del racconto cinematografico, tra surrealismo e avanguardismo.

irma vep assayas

Ma nonostante Assayas potrebbe continuare a sembrare un alieno nel nostro mercato -probabilmente perché abbastanza distante dalla leggerezza anche apparente che contraddistingue il cinema d’oltralpe a confronto con le sue vertiginose elucubrazioni-, Irma Vep dimostra quanto il suo estro, quanto mai vicino al genio, possa essere libero da ogni etichetta o costrizione, capace di creare un prodotto come questo straordinariamente rilassante e divertente, amaro e lirico, avvolgente e doloroso.

Siamo ovviamente in pienissimo metacinema: e la nave guida è Alicia Vikander, che si muove sinuosa e morbida tra set e vita reale, entrando ed uscendo dal ruolo avvolta nella sua tuta di velluto lucido, tra rispecchiamento e diramazione narrativa.

C’è tutto il (sempre grandissimo) cinema di Assayas tra le righe di ogni dialogo che sottintende il tema del cinema che viene filtrato, declinato attraverso l’arte contro il commercio o l’umanità/creatività deformata e castrata dal capitalismo e dal profitto.

Tutto mentre copie e fantasmi, originali e attori si inseguono continuamente, in un’operazione straordinariamente ricca ma mai banale all’insegna del doppio.

irma vep assayas

La serie insegue il film che insegue la serie; Macaigne diventa Assayas e Assayas rifà Feuillade, ma fruga anche nel suo cinema e riecheggia Sils Maria e Personal Shopper, con la Vikander che guarda da vicino a Kirsten Stewart (la quale a sua volta occhieggia da un cameo nascosto). Specchi, immagini, connessioni, forme, personaggi, presenze.

Ovvio intravedere in filigrana l’ecosistema delle piattaforme e il peso dei blockbuster di oggi (l’MCU della Marvel è l’esempio più calzante e attuale): mettendo quindi in scena l’evanescenza del digitale e il senso di immaterialità che permea il concetto di cinema liquido.

Il cinema degli albori, quello a cui si lega il senso comune, è probabilmente un cinema che non esiste più, contrariamente ad ogni pervicace forma di convincimento letterario: ed è in questa frattura che le identità psicologiche dei personaggi e dell’universo poetico di Assayas si frammentano in presenze spettrali di un tempo che non c’è più, e che il regista Vidal cerca di ricostruire faticosamente.

Tornano allora Sils Maria e Personal Shopper, contornate dal ricco e ammiccante piatto di insicurezze, anomali, perversioni piccole e grandi, debolezze e narcisismi che sorreggono lo star system, dando uno sguardo al making of con fare divertito ma sempre fortemente, estremamente, radicalmente cinefilo che sul piccolo schermo ha arricchito Boris e Chiami il Mio Agente!.

La Luce è più difficile da raggiungere nell’oscurità”: la notte del set è anche quella dell’inconscio, e il percorso per arrivare alla fine del film è il sentiero per potersi liberare dalle proprie ossessioni.

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È sotto queste riflessioni che Irma Vep mostra le assonanze della produzione di un film con un esorcismo: cinema come medium –e quindi connesso agli spiriti, che “non sono né buoni né cattivi, ma soltanto spiriti”, e cinema come eterno ritorno al passato, eterno remake, eterno presente assoluto. Anche in considerazione del fatto che in Irma Vep il cinema come settima arte viene celebrato a-cronologicamente, abbracciandone i punti fissi che sono la precarietà, la transitorietà, la fragilità intrinseca.

Più risolto rispetto al suo omonimo del 1996, Irma Vep restituisce però un regista più conciliato con la propria arte ma anche incredibilmente più lucido, che riesce a mettere a fuoco lo stato delle cose con intelligenza e senza retorica, riuscendo a trovare il giusto equilibrio tra fascinazione e soggettività, tra cinema e vita (che, nel bel sottotitolo italiano, si specchiano e travasano sempre uno nell’altra e viceversa), tra sguardo e visione.

Tra sogno e imitation of life.

I due registi Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano della loro nuova miniserie ‘Dostoevskij’

Irma Vep

  • Anno: 2022
  • Durata: 1 stagione, 8 episodi
  • Distribuzione: A24, Sky Atlantic
  • Genere: metaletterario, drammatico
  • Nazionalita: Francia, Stati Uniti
  • Regia: Olivier Assayas
  • Data di uscita: 03-August-2022

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