A Locarno 75 How Is Katia?, Yak Tam Katia?, in concorso per Cineasti del presente si è aggiudicato il Premio speciale della giuria Ciné+, e il Pardo per la migliore interpretazione femminile
Il film è diretto da Christina Tynkevych, scritto dalla stessa regista insieme a Serhii Kastornykh, Julia Gonchar e Natalia Blok. La produzione è di Olha Matat, Vlad Dudko e Sergei Konnov per Evos Film e la distribuzione di Coccinelle Film Sales.
Nel cast compaiono Anastasia Karpenko, Yekateryna Kozlova e Tetyana Krulikovskaya.
Di cosa parla How Is Katia?
Il film racconta la storia di una donna, la madre della Katia del titolo, trentacinquenne impegnata ad assicurare un futuro più dignitoso alla figlia, ma si troverà di fronte a una svolta che la mette in confronto con una società decaduta dal punto di vista dell’etica. Dovrà conciliare questa nuova condizione ambientale e sociale con il suo sistema di valori morali, sulla base dei quali ha cresciuto Katia.
Sembra che siamo tutti capaci di tracciare linee molto nette quando si parla di valori morali interiori. Ma che cosa succede quando il nostro mondo confortevole comincia a sgretolarsi?
Christina Tynkevych, regista di How Is Katia.
La regista
Christina Tynkevych è una regista ucraina, nata a Kiev. Si è diplomata in cinema alla University of the Arts and the University of Westminster di Londra. Ha studiato anche al MIDPOINT Institute.
How Is Katia è il suo primo lungometraggio di finzione.
L’esordio è del 2014 con un corto documentario, The Voice of the Old Sea, la storia di un pescatore depositario di una lunga tradizione tramandata dal padre che lotta contro un mondo in rapido cambiamento, finendo per diventare così obsoleto da essere paragonabile a una attrazione turistica.
Ancora un documentario corto nel 2015 dal titolo Karina che racconta il conflitto con la Russia del 2013-2014.
Nel 2016 realizza la prima opera di finzione, un cortometraggio intitolato Solatium, la storia di una infermiera ucraina in conflitto tra fede e conseguenze della morte di sua figlia.
Del 2019 è il primo lungometraggio documentario, Generation ’91, il racconto dell’Ucraina post sovietica in ventiquattro ritratti di ucraini nati tra il 1990 e il 1992.
Locarno Film Festival 75 tutti i vincitori