Anno: 2011
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 87′
Genere: Animazione/Commedia
Nazionalità: USA
Regia: Mike Mitchell
Dopo Shrek e vissero felici e contenti, il capitolo meno riuscito della saga sull’orco targato Dreamworks, il regista Mike Mitchell torna dietro la macchina da presa per realizzare Alvin Superstar 3: si salvi chi può!
I tre scoiattolini combina guai, Alvin, Simon e Theodore sono tornati… più energici che mai. Mentre ballano e cantano su una nave da crociera insieme alle intrepide Chipettes, tra la gioia e l’imbarazzo del ritrovato paparino Dave, i protagonisti si accorgono di essere finiti accidentalmente su un’isola deserta. Le difficoltà non mancano di certo, ma ormai Alvin e la sua band sono diventati degli scoiattolini più maturi, capaci, insomma, di affrontare le difficoltà in modo autonomo…. O quasi. D’altra parte, Dave, rendendosene conto, dovrà imparare a lasciare maggiore libertà d’azione ai suoi piccoli, dosando in modo equilibrato fiducia ed esigenza di protezione.
La sceneggiatura, si nota subito, non presenta novità né colpi di scena. I rimandi a Cast Away, alle avventure di Robinson Crusoe e, ad una delle serie televisive di maggior successo, Lost, sono esplicitamente dichiarati. A differenza dei modelli originali, però, gli scoiattolini non riescono ad essere personaggi così carismatici da coinvolgere l’anima e il corpo dello spettatore nelle loro (dis)avventure. La costante volontà di creare vortici di movimento, di vivacizzare l’azione, di animare gli oggetti di scena come fossero birilli concatenati, comporta inevitabilmente un tipo di regia dinamico e movimentato. E così, il CGI dei Chipmunks e delle Chipettes prende sempre il sopravvento sul live action degli umani, con lo scopo di volerlo contagiare, ad ogni costo. Il bravissimo Jason Lee, protagonista della famosa serie televisiva My name is Earl, e il collega David Cross, dunque, sono obbligati a scorrazzare dietro a sei vivaci scoiattolini che trasformano in caos qualsiasi cosa tocchino, rinunciando completamente alle proprie doti artistiche.
Nonostante tutto, il pubblico dei più piccoli non rimarrà certo indifferente al fascino delle macchioline colorate che si muovono a tempo di musica, mentre gli adulti in sala non tarderanno a trovarle fastidiose e irritanti. A questo punto, considerando che il terzo capitolo di Alvin Superstar è il peggiore della saga, vien da chiedersi se non ci sia una maledizione a perseguitare Mike Mitchell….
Martina Calcabrini