Dalla loro “Casa viola” nel sud del Libano, il regista franco-iracheno Abbas Fahdel e sua moglie libanese, la pittrice NourBallouk, iniziano a esplorare un Paese dalle mille sfaccettature che sembra essere sull’orlo dell’abisso. Guidati solo dalla loro prospettiva, ognuno di loro cerca, attraverso la propria arte, di cogliere la bellezza e le difficoltà di un Paese generoso che lotta per sfamare i propri figli.
Il cast e altre informazioni sul film
Fanno parte del cast del film, come detto, lo stesso regista e la moglie. Il titolo originale del lungometraggio è Hikayat elbeit elorjowani.
La produzione è di Nour Ballouk Co. Tutto il resto è opera di Abbas Fahdel.
Il film secondo il regista
L’arte può salvarci? È la domanda a cui cerchiamo di rispondere, con una fede incrollabile nel potere delle immagini come arca di Noè visiva in tempi di inondazioni.
Così si rivolge al proprio pubblico Abbas Fahdele così parla del film e di come porsi nei suoi confronti.
Abbas Fahdel prima di Tales of the Purple House
Tra il 2002 e il 2015, Abbas Fahdel ha girato tre documentari in Iraq, tra cui Homeland: Iraq Year Zero (2015), premiato a Locarno e Nyon. Nel 2008 ha girato Dawn of the World in Egitto. Dal 2017 ha realizzato tre film in Libano: Yara (2018), Bitter Bread (2019) e Hikayat elbeit elorjowani.