Ospitato e calorosamente accolto dal Magna Graecia Film Festival, Richard Gere a Catanzaro, parla con la stampa.
“Amo l’Italia. Amo la calabria, anche queste vallate, questo mare che vedevo dall’aereo arrivando sono magiche. Anche se è la prima volta che vengo me ne sono innamorato. Dovreste tenerli segreti questi bellissimi luoghi, così non vengono inflazionati”.
Questo l’esordio di Gere dopo una lunga attesa per il suo posticipato arrivo a Catanzaro. Soprattutto dopo due anni di chiusura, pandemia dovuta al Covid, le cose si apprezzano di più, i viaggi, il calore, la condivisione.
Il trailer di Ufficiale e gentiluomo
Gli esordi di Richard Gere
40 anni dopo Ufficiale e gentiluomo, 33 anni dopo Pretty woman, all’epoca nato come un piccolo film indipendente che è riuscito inaspettatamente a creare ‘fairy dust’, il bel Richard è in vena di bilanci, non solo lavorativi di grande successo.
Non vuole cimentarsi con la regia o con dei remake perché sa troppo del cinema, ed essendo troppo scrupoloso, preciso sarebbe un rompiscatole sul set per gli altri.
Ha quattro figli. Ora – racconta – desidero ancora dedicarmi a loro che necessitano di molta energia e molto tempo. Nel cinema ho già fatto molto
Gere sembra un uomo che fa le cose con cura e dedizione e i numerosi fan ad accoglierlo sembrano averlo ben chiaro in mente

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