Extraordinary Attorney Woo è la nuova serie coreana Netflix diretta da Yu Yin-sik e scritta da Moon Ji-won. La serie è composta da 16 episodi di 70 minuti, offerti settimanalmente da Netlfix.
Siate pronti ad entrare nel mondo delle balene
L’avvocato Woo è un’appassionata dei cetacei e la sua filosofia di vita pragmatica e pronta all’uso si riassume in una magica interpretazione colorata di Moby Dick di tutte le tipologie.
E ancora, se Law and Order vi aveva appassionato e poi annoiato, le avventure di questo avvocato coreano daranno una genuina rinfrescata al genere legale, intrecciando ai casi affidatile, la sua quotidiana battaglia di accettazione con e nel mondo. Perché Woo Young-Woo, il nome palindromo di cui lei va tanto fiera, soffre di autismo.
Kayak, deed, rotator, noon, racecar, Woo Young-woo.
Guarda la serie Extraordinary Attorney Woo su Netflix.
Extraordinary Attorney Woo, la trama
Woo Young-woo (Park Eun-bin) è una giovanissima avvocata, laureata col massimo dei voti e di un QI straordinario. Malgrado le sue enormi potenzialità, soffrendo di autismo si è trovata rifiutata da diversi studi legali. Fino a quando un’opportunità arriva anche per lei presso lo studio Hanbada. Circondata da colleghi che devono imparare a conoscerla e a supportarla (e talvolta ad arginare le sue gaffe…), la sua creativa genialità l’aiuterà a farsi rispettare nell’ambito legale e quello umano. Mentre contemporaneamente, diventa adulta sciogliendo i nodi del suo passato complesso.
Asperger e gli eroi
L’autismo è un tema che ricorre negli ultimi anni nella produzione seriale coreana. Ha spopolato dopo che il Sang-tae di It’s ok to not be ok ci ha introdotto alle brillanti magie di questa genialità nascosta. E come non citare il ben precedente Good Doctor e anche l’attuale Move to Heaven.
Eppure, Extraordinary Attorney Woo non è soltanto un’opera la cui protagonista soffre di un disturbo specifico: è un’arringa di difesa, un processo d’appello rivolto a tutta la società che episodio dopo episodio, racconta di differenze e le scagiona da qualunque colpa ammuffita e anacronistica. C’è ancora tanto da lavorare sull’accettazione, o quanto meno sull’interpretazione dello straordinario come una ricchezza e non una mancanza. Le conquiste e le vittorie di Young-woo sono in realtà moniti alla società, composta di singoli incapaci di interrompere il ridondante meccanismo.
Hans Asperger, che per primo fece ricerche sull’autismo, sosteneva che “non tutto quello che esce dalle righe, e quindi definito ‘anormale’, deve essere per forza ‘inferiore'”.
E infatti Young-woo, sbaraglia tutti. Gli sfidanti, i nemici, i cuori.
E anche il pubblico, bisogna ammettere. La recitazione studiata e ricca di dettagli con cui Park Eun-bin ha reso Young-woo, fa del personaggio un’eroina da sostenere.
Woo Young-woo e l’amore insolito
Come tutti i k-drama che si rispettino, infatti, c’è la bella storia d’amore (e il partner qui è Kang Tae-oh nei panni dell’impiegato Lee Jun-ho). Una nota di apprezzamento va fatta alla scelta di sviluppare la storia sulla crescita graduale dei due amanti, e la capacità di osare. Non solo nei confronti dell’altro “diverso”, ma anche verso se stessi.
Per nulla scontato in una società di assennata ricerca della perfezione come quella coreana. La favola è veramente una Bella e Bestia al contrario, ben ribadita anche nell’episodio 10. Qui sono i sentimenti puri, così come i cuori li percepiscono, a guidare le decisioni dei protagonisti. Piuttosto che un involucro di aspettative sociali e mentali in cui siamo imbrigliati, che ci annebbia e di fatto modifica le nostre decisioni.
“It is strangely good”
La rivoluzione in corso per mano di Woo Young-woo e dei personaggi del suo carrozzone, regolarmente raccolti per strada dai posti più disparati, è una rivoluzione che comprende tutti gli esclusi e i calpestati. Gli episodi 3 e 10 si schierano senza mezzi termini dalla parte di chi soffre di ciò che è definita “disabilità”. Mentre con gli episodi 7 e 8 si parla di valore; nel secondo c’è spazio per LGBTQIA+.
Poi ci sono i bambini, la categoria più amata e bistrattata in Corea del Sud. Quindi viva l’episodio 9 e il capitano dell’Esercito di Liberazione dei Bambini (Koo Kyo-hwan), che ha capito più di tutti!
I nemici dei bambini di Corea sono scuole, accademie e genitori. Non li lasciano giocare. Hanno paura dei bambini felici e sani.
Extraordinary Attorney Woo è una riflessione consapevole sulla diversità, anzi sullo stra-ordinario; è un fantasticare timido e romantico sulla coppia perfetta, nonché un piacevole Robin Hood legale spassoso e coinvolgente.