‘Vieni come sei’, il film di Richard Wong tratto da una storia vera
Un classico indie movie che strappa sorrisi e pensieri sul tema della disabilità, senza mai banalizzare. Vieni come sei al cinema con 102 Distribution.
Un classico indie movie che strappa sorrisi e pensieri sul tema della disabilità, senza mai banalizzare. Vieni come sei al cinema con 102 Distribution.
Vieni come sei, la storia
Il racconto segue le vicende di tre ragazzi con disabilità decisi a intraprendere un lungo viaggio in Canada. Alla loro quotidianità manca un unico tassello in grado di renderli liberi di essere come sono. Ma la ragione che li spingerà ad andare oltre è un’amicizia inaspettata che li legherà per tutto il percorso fino a che non giungono finalmente a destinazione.
Vieni come sei, la recensione
Film di questo genere riescono sempre a toccare le corde giuste di certi temi. La disabilità per altro è uno strumento a cui basta davvero poco per emettere suoni che sfociano nella banalità, se non addirittura nella volgarità con battute indecorose. Richard Wong sembra invece avere sempre il controllo del racconto dall’inizio alla fine, perché ha capito che per raccontare un mondo percepito dall’esterno con paura, ignoranza e pregiudizi basta semplicemente aprire le porte. La madre che pulisce il suo bambino, Scotty, vicino ai trent’anni; una sorella che ancora non comprende il confine della privacy del fratello Matt nel momento in cui entra nel sito tanto decantato dall’amico. Quello sforzo anche solo infinitesimale del regista è servito per espandere lo sguardo verso una realtà che rimane nell’ombra.
On the road!
Vieni come sei espone la classica avventura di tre ragazzi spinti da un desiderio di libertà. Un racconto che s’ispira alla storia vera di Asta Philpot, ma che affronta il tema della sessualità con una sensibilità che non sfocia in facili sentimentalismi. Scotty è il primo personaggio a presentarsi, con il suo stile spensierato e il suo atteggiamento da sbruffone, come fosse il re della festa. Del resto, guai a toccare la sua ragazza prediletta, la fisioterapista bionda con quella stella tatuata e rimasta impressa nei suoi sogni. Ciò nonostante nasconde una certa insicurezza che è dovuta all’incapacità di relazionarsi con le donne e di essere autosufficiente. Matt, rimasto in sedia a rotelle, non sembra invece avere intenzione di riprendere in mano la sua vita. Questo, prima di incontrare il kingdel rap Scotty, che gli farà un’offerta che non può rifiutare. Mo è invece non vedente, ma tra mille inconvenienti, riuscirà anche lui a esprimersi e a rompere il muro che lo ha rinchiuso fino a quel momento. Il tutto grazie al sostegno di Sam, l’autista che li accompagnerà nel viaggio unico che vale più di qualunque destinazione.
Autenticità e inclusione
In Vieni come seiemerge il tema dell’inclusione e della diversità. Ma colpisce soprattutto l’autenticità che viene mantenuta attorno ai personaggi. Ovvio, nel corso del film c’è un’evoluzione sostanziale dei singoli protagonisti, ma il loro modo di agire non cambia, mostrando una genuinità che non deve essere per forza esaltata, ma va comunque apprezzata. Scotty, ad esempio, dispensa sempre le sue uscite fuori luogo (usando un eufemismo), ma sono state proprio quelle espressioni (per quanto impulsive e scriteriate) a convincere Matt e Mo a uscire dal propria zona di comfort e riprovare – anche solo per qualche giorno – a sentirsi come gli altri. Di certo il suo indubbio talento canoro ha funzionato.
Vieni come sei, Cast
Grant Rosenmeyer
Hayden Szeto
Ravi Patel
Gabourey Sidibe
Vieni come sei
Anno: 2019
Durata: 106 min
Distribuzione: 102 Distribution
Genere: Commedia
Nazionalita: USA
Regia: Richard Wong
Data di uscita: 28-July-2022
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers