Il film di chiusura della 37° Settimana della Critica sarà il cortometraggio Happy Birthday.
La sinossi del cortometraggio Happy Birthday
Bianca festeggia i suoi 22 anni in un piccolo appartamento di un quartiere brutalista della periferia di Mosca. Bianca è Electa per il mondo digitale, conosciuta sui social network grazie alle sue toccanti performance di danza e alla sua ossessione per il bianco. È nata a Norilsk in Siberia, una delle città più inquinate del mondo. E fa parte del gruppo internazionale di ragazzi che gravitano attorno a Radio Esperanza Libre, un canale podcast fondato da Anita Lopez, giovane speaker ambientalista che vive in Argentina.
Anita e Electa si sono incontrate casualmente su internet perché oltre a essere accomunate dall’interesse per i temi ambientalisti, hanno in comune una data di nascita curiosa: il 29 febbraio. La rete di connessioni virtuali di Electa è l’unica via di fuga possibile per Bianca, in un momento in cui il cambiamento climatico non è purtroppo l’unica urgenza intorno a lei. Il podcast di lunedì 28 febbraio 2022 costituisce per Electa l’occasione di lanciare un grido di aiuto.
A volte è possibile costruire un percorso concreto di speranza anche attraverso labili connessioni solo apparentemente lontanissime.
Note di regia
Queste le parole del regista Giorgio Ferrero sulla genesi del cortometraggio Happy Birthday:
«A marzo 2022 dovevamo partire per la Russia per approfondire le ricerche iniziate oltre un anno prima per lo sviluppo del lungometraggio White Days, attualmente in scrittura. Dovevamo incontrare Lika, Masha, Yana e iniziare a sperimentare e a sognare un film insieme in grado di raccontare la generazione Z attraverso la storia di un gruppo di ventenni che decidono di incontrarsi per la prima volta dal vivo lasciando le proprie case in diverse parti del mondo, per compiere un viaggio insieme e per raccontare il pianto ghiacciato del pianeta alla fine del mondo.
A marzo non siamo potuti partire. E il pianto che ci ha lasciato inermi era quello delle nostre compagne di viaggio in Russia, rimaste da un giorno all’altro senza speranze e senza sogni. Abbiamo deciso di andare avanti nonostante tutto, nonostante le restrizioni, le vpn, la guerra. In questo modo abbiamo sfruttato Internet per quello che pensiamo sia il suo lato più stupefacente: superare i confini insieme pur rimanendo lontanissimi. Abbiamo realizzato il film interamente attraverso videochiamate e chat rimanendo collegati giorno e notte costantemente, provando e riprovando le inquadrature e le scene attraverso i dispositivi senza mai incontrarci fisicamente».
Il poster
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Giorgio Ferrero, regista del cortometraggio Happy Birthday
È un compositore, regista, fotografo e direttore creativo. Ha composto e prodotto colonne sonore di decine di film, performance teatrali e installazioni. Ha collaborato con autori e artisti come Paolo Giordano, David LaChapelle, Daniele Gaglianone, Roberto Saviano, Antonio Citterio, i fratelli De Serio, Stephen Fingleton, Steven Amidon.
Il cortometraggio Riverbero, firmato come compositore e co-regista, è stato presentato in concorso al festival di Roma.
Alla 74a Mostra del Cinema di Venezia ha presentato il suo primo lungometraggio Beautiful Things di cui ha curato sceneggiatura, regia e musiche. Il film, vincitore di Biennale College Cinema 2016, ha vinto a Venezia il premio come Miglior Film Italiano secondo la giuria giovani under 26 e il premio miglior opera prima a Cph:Dox di Copenaghen. A Venezia ‘74 ha presentato anche il suo primo cortometraggio in realtà virtuale Denoise.
Con Federico Biasin (direttore della fotografia e co-regista di Beautiful Things, Denoise e Riverbero), Rodolfo Mongitore (co-autore delle colonne sonore) e Marco Quartana (direttore generale della Scuola Holden) dirige lo studio creativo multidisciplinare MYBOSSWAS a Torino che ha fondato nel 2011.
Il programma di Venezia 79: sono 5 i registi italiani in concorso