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FESTIVAL DI CINEMA

A Giffoni Maria Chiara Giannetta cerca un personaggio dark

A Giffoni 2022, Maria Chiara Giannetta, nota e apprezzata per aver dato vita a Blanca, l'apprendista detective ipovedente nella serie Rai, regala emozioni ed energia, mentre si racconta alla stampa.

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maria chiara giannetta giffoni

La 52esima edizione del Giffoni Film Festival accoglie, con un mix di calore e colori, Maria Chiara Giannetta, splendida protagonista della serie di successo Blanca e, di recente, co-conduttrice di Amadeus a Sanremo 2022. L’attrice foggiana, classe 1992, si presenta nella Cittadella con il sorriso che sempre la contraddistingue, la grinta e l’energia. L’abito Missoni e le scarpe dal tacco glitterato sembrano una fotografia del suo spirito vivace, del quale si ha un piccolo assaggio, ascoltandola in conferenza stampa.

Maria Chiara Giannetta parla di cinema e sentimenti a Giffoni

«Il cinema, l’arte, servono a creare empatia e sensibilità, noi siamo un filtro, un tramite, uno strumento per sensibilizzare. Se noi ci facciamo prendere dai sentimenti, svacchiamo un po’. L’attore impara a gestirli, nella vita invece va bene quello che dice Roth – “i sentimenti possono essere il più grande dei problemi” – perché è la vita.

Andare al cinema sensibilizza, senza che ce ne accorgiamo.

A volte ci distacchiamo dalle emozioni, invece è importantissimo provarle. Sono andata da un terapeuta – confida la Giannetta – perché mi sono resa conto di non avere gli strumenti, ed è importante capire che c’è bisogno di fare qualcosa. Non si deve aver paura di chiedere aiuto».

Un piccolo ma fondamentale accenno agli episodi di bullismo, subiti nel corso della sua carriera, permettono di carpire meglio la sensibilità e l’intelligenza di questa artista, che è prima di tutto una donna. «Siamo talmente abituati a non pensarci, che è successo, non in maniera diretta, ma perché sono donna, sono terrona. Non ho un esempio eclatante, da titolo di giornale, ma è peggio perché è sottile. Non si riconosce, ma lo capisci solo quando ti fermi a pensarci».

Tra progetti futuri e personaggi sognati

Tra i prossimi progetti dell’attrice, c’è innanzitutto la serie che le ha dato la notorietà, Blanca. «L’inizio delle riprese della seconda stagione è previsto per novembre». E nel frattempo è sul set di Buongiorno mamma 2, al fianco di Raoul Bova: «Buongiorno mamma è una serie corale, è molto stimolante lavorare con attori giovani ed è bello chiedere a chi c’è da più tempo, com’era prima il lavoro.

Vorrei fare cinema, capire che tipo di approccio e narrazione c’è.

Indipendentemente da dove si trovino, sono innamorata delle persone, dei personaggi – spiega, rispetto alla scelta dei ruoli – Devo trovare, per necessità mia artistica, un personaggio totalmente diverso, un bell’animo nero, non mi piace il termine cattivo. Nikita, Wanda, sono solo degli esempi».

Location e costumi, gli spunti per costruire un personaggio

Per il ruolo del Capitano Anna Olivieri, che fa la sua prima apparizione in Don Matteo 11, la Giannetta ha lavorato molto in Umbria e a Spoleto, per le quali prova un sentimento di affetto vero e profondo. «Sono innamorata dell’Umbria, Spoleto ci aiutava a entrare nel mood, sembrava di stare in una gita scolastica. Vivi il lavoro più appieno, l’ambientazione è un po’ come il costume, più la vivi e più entri nel personaggio».

Insieme alle location, anche i costumi giocano un ruolo primario nella costruzione del personaggio. Ne sono un esempio quelli realizzati per la sua Blanca, a cura di Monica Saracchini e Angelo Poretti. «Il costume di Blanca è come un’armatura, con l’abitino corto e la cintura, una sorta di divisa da supereroe. Ma i costumisti hanno fatto un lavoro eccezionale, ispirandosi alla street berlinese: la loro idea all’inizio era ancora più folle, piano piano abbiamo aggiustato il tiro».

*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.