Non c’è due senza tre: è quello che succede ai due protagonisti de La cena perfetta, secondo film del regista pugliese Davide Minnella (classe 1979). Uscita nelle sale cinematografiche a fine aprile, la pellicola è ora disponibile su Netflix e Prime Video.
Una storia d’amore che si svolge tra i fornelli, all’interno di un ristorante.
La cena perfetta: la trama del film
La storia ruota attorno a Carmine (Salvatore Esposito), affiliato in un clan camorristico, quello di Don Pasquale (Gianfranco Gallo). Suo padre è deceduto in un violento agguato per salvare la vita all’uomo e da allora è sotto la sua ala protettrice, trattato quasi come un figlio. Quando, improvvisamente, a Carmine viene commissionato il compito di “gestire” un ristorante per riciclare denaro sporco, si ritrova davanti la bella Consuelo (Greta Scarano). La cuoca di origine argentina, ex proprietaria del locale, gli offrirà la possibilità di ‘conquistarla’. Forse di accaparrarsi anche la stella Michelin, persa durante gli anni? Staremo a vedere.
La cena perfetta il film: una commedia ben interpretata che mescola sentimenti e passione culinaria
Nell’ammirare La cena perfetta sembra di immergerci in un crocevia di incontri fortuiti che ci portano a scoprire il lato più nascosto della ristorazione italiana.
Salvatore Esposito (L’immortale, Spaccapietre, Gomorra – Laserie) torna nuovamente a vestire i panni di un boss, ma questa volta in modo differente da quello che abbiamo visto nei precedenti lavori a cui ha preso parte. L’attore partenopeo, merito soprattutto del lavoro sul personaggio scritto da Stefano Sardo (sceneggiatore dell’opera insieme a Giordana Mari e a Gianluca Bernardini )si cala in un personaggio che cerca di redimersi dal suo passato criminale. Lo farà iniziando un nuovo percorso e affiancando la bella Consuelo (Greta Scarano) nella gestione del suo locale romano che vuole riportare ai fasti di un tempo.
La consulenza vera e propria di una nota cuoca a livello internazionale ( Cristina Bowerman), ha dato la possibilità al film di raggiungere una credibilità che ha permesso allo spettatore di fargli toccare con mano i segreti della cucina italiana e constatare come si preparano effettivamente certe pietanze. Un piacere il veder creare alcuni piatti… Ma il merito della buona riuscita del film va soprattutto alle ottime interpretazioni di Greta Scarano e Salvatore Esposito.
Gli attori sono stati capaci di calarsi con disinvoltura nei panni di due personaggi completamente diversi in tutto, ma uniti dalla passione per la cucina.
La cena perfetta non parla solo di cucina. Tratta anche di buoni sentimenti e della capacità di reinventarsi una vita dopo innumerevoli sbagli, arrivando a compiere una serie di scelte e buttandosi alle spalle un passato burrascoso. Ed è proprio quello che fa Carmine, scegliendo la sua vera passione (la cucina col il cuore) che lo porta inevitabilmente verso Consuelo.
La regia calibrata di Davide Minnella conduce lo spettatore in un percorso culinario che culmina con un inconsueto coup de theatre. Il film, dotato di una sceneggiatura che descrive la differenza tra due mondi opposti, è adatto ad un pubblico di qualsiasi età. Si resta a volte anche alquanto stupiti nel vedere un’opera che sembra abbracciare una commistione di diversi generi ed è in grado di farci riflettere sulle varie sfaccettature della vita.