La sezione Venezia Classici torna al Lido nel 2022 nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, dopo essere stata ospitata nei due anni precedenti, a causa della pandemia, dal festival Il cinema ritrovato a Bologna nel 2020 e nel centro storico di Venezia nel 2021. Il regista Giulio Base (Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, Il banchiere anarchico, Crack) sarà il presidente della Giuria composta da studenti dei corsi di cinema delle università italiane.
Venezia Classici 2022
Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori.
Il ritorno di Venezia Classici al Lido avviene in un anno nel quale si festeggiano importanti ricorrenze cinematografiche che Venezia Classici non poteva esimersi dal celebrare, come i centenari di Pier Paolo Pasolini, con il restauro di Teorema, di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, ricordati con i restauri di La marcia su Roma e La voglia matta, titolo quest’ultimo che permette di celebrare anche il centenario della nascita del regista Luciano Salce e di ricordare Catherine Spaak, scomparsa di recente.
Venezia Classici non poteva poi non rendere omaggio alla grandissima Monica Vitti, con il restauro di uno dei suoi film meno noti, ma da lei più amati: Teresa la ladra, diretto dall’allora suo compagno di vita Carlo Di Palma.
Titoli stranieri
Tre sono i titoli del programma 2022 di Venezia Classici provenienti dagli Stati Uniti: Cavalcata di Frank Lloyd, The Black Cat di Edgar Ulmer e I conquistatori di Jacques Tourneur; e altrettanti arrivano dal Giappone: Una gallina nel vento di Yasujiro Ozu, Il profondo desiderio degli dei di Shohei Imamura e La farfalla sul mirino di Seijun Suzuki.
Il giro del mondo del cinema di Venezia Classici tocca poi l’India con I giocatori di scacchi di Satyajit Ray, la Francia di Mes petites amoureuses di Jean Eustache e di Le strane licenze del caporale Dupont, penultimo film di Jean Renoir, la Taiwan di A Confucian Confusion di Edward Yang, l’Inghilterra de I misteri del giardino di Compton House di Peter Greenaway, il Tagikistan di Bratan, sorprendente esordio alla regia di Bakhtyar Khudojnazarov, e la Repubblica Ceca di L’orecchio di Karel Kachyňa.
Completa il programma di Venezia Classici l’erotico Therese and Isabelle di Radley Metzger, proveniente dalla personale collezione di B-movie di Nicolas Winding Refn che lo ha recentemente restaurato e sarà alla Mostra per presentarlo.
Il premio di Venezia Classici in questo 2022
Il miglior film restaurato riceverà il Premio Venezia Classici dalla Giuria composta da 21 studenti, ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari. Sarà premiato anche il miglior documentario sul cinema presentato all’interno della Sezione.
Il programma
Teresa la ladra di Carlo Di Palma (Italia, 1973, 125’, colore)
restauro: Cineteca Nazionale
Mes Petites Amoureuses di Jean Eustache (Francia, 1974, 123’, colore)
restauro: Les Films du Losange
The Draughtsman’s Contract (I misteri del giardino di Compton House) di Peter Greenaway (UK, 1982, 104’, colore)
restauro: BFI National Archive
Kamigami No Fukaki Yokubo (Il profondo desiderio degli dei) di Shôhei Imamura (Giappone, 1968, 173’, colore)
restauro: Nikkatsu
Ucho (L’orecchio) di Karel Kachyna (Cecoslovacchia, 1969, 97’, B/N)
restauro: Národní Filmový Archiv / National Film Archive
Bratan (Fratello) di Bakhtyar Khudojnazarov (URSS, 1991, 97’, B/N)
restauro: Veit Helmer-Filmproduktion
Cavalcade di Frank Lloyd (USA, 1933, 112’, B/N)
restauro: The Film Foundation / Walt Disney Pictures
Therese and Isabelle di Radley Metzger (Francia, USA, Germania, Paesi Bassi, 1968, 119’, B/N)
restauro: NWR-Denmark / Cinema Preservation Alliance-U.S.
Kaze No Naka No Mendori (Una gallina nel vento) di Yasujirô Ozu (Giappone, 1948, 84’, B/N)
restauro: Shochiku
Teorema di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1968, 98’, B/N)
restauro: Cineteca di Bologna
Shatranj Ke Khilari (I giocatori di scacchi) di Satyajit Ray (India, 1977, 129’, colore)
restauro: The National Film Archive of India
Le Caporal Épinglé di Jean Renoir (Francia, 1962, 107’, B/N)
restauro: StudioCanal
La Marcia su Roma di Dino Risi (Italia, 1962, 94’, B/N)
restauro: Cineteca Nazionale
La voglia matta di Luciano Salce (Italia, 1962, 110’, B/N)
restauro: Cineteca Nazionale
Koroshi No Rakuin (La farfalla sul mirino) di Seijun Suzuki (Giappone, 1967, 91’, B/N)
restauro: Nikkatsu
Canyon Passage di Jacques Tourneur (USA, 1946, 92’, colore)
restauro: Universal Pictures / The Film Foundation
The Black Cat di Edgar G. Ulmer (USA, 1934, 65’, B/N)
restauro: Universal Pictures
Duli Shidai (A confucian Confusion) di Edward Yang (Taiwan, 1994, 128’, colore)
restauro: Taiwan Film and Audiovisual Institute
A completamento della sezione Venezia Classici, verrà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori, il cui programma verrà annunciato nel corso della conferenza stampa del 26 luglio.