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Mubi Film

‘Tempesta’ una passione proibita tra i marosi della Manica

Melodramma d'altri tempi, quasi di altri mondi, ma proprio per questo appassionante e coinvolgente, il film di Gremillon è un teso feuilleton che riesce a far riflettere su tematiche universali come la fedeltà agli impegni presi, la razionalità messa alla deriva dalla potenza dei sentimenti, e il valore del senso di responsabilità che rende a volte l'uomo un essere dignitoso e affidabile.

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Da qualche giorno sulla ricca piattaforma per cinefili Mubi, è disponibile un bel melodramma d’altri tempi : Tempesta (Remorques il titolo originale).

Lo diresse un pioniere della settima arte, Jean Grémillon, ed è impreziosito dalle interpretazioni di due divi anni ’40 e ’50 di prima grandezza, Jean Gabin e Michèle Morgan.

Tempesta – la trama

Il saggio e responsabile capitano André è a capo di un rimorchiatore che ha il compito di aiutare navi in difficoltà durante la navigazione sui mari agitati del nord della Francia.

Vive felice con la moglie Yvonne che, tuttavia, gli nasconde una grave malattia cardiaca per non farlo preoccupare.

locandina

Quando l’uomo, durante uno dei tanti salvataggi occorso nel bel mezzo della festa di matrimonio di un suo sottoposto, si imbatte in una bellissima naufraga che lo seduce e della quale si innamora, ecco che il mondo di certezze e scelte onerose ma integerrime che hanno sempre contraddistinto la vita professionale e familiare dell’uomo, vengono messe in discussione.

Ma la passione può sviare e far perdere la testa anche all’uomo più ragionevole e accorto, salvo poi farlo desistere e tornare sui suoi passi, quando purtroppo è troppo tardi, e finendo per perdere entrambe le donne.

Tempesta – La recensione

Tempesta è un melodrammone d’altri tempi che, complice l’affascinante contesto geografico di un Mare del Nord ostile e difficile da domare, rende epiche le vicende di un capitano di mare dall’animo nobile e capace di ogni sacrificio per la salvaguardia della propria comunità di concittadini.

Certo la regia di Gremillon si destreggia molto bene, riuscendo a rendere ancora emozionanti e credibili le scene della tempesta, girate oltre ottant’anni orsono.

Ma è la scelta della splendida coppia protagonista a rendere indimenticabile questo feuilleton: Jean Gabin rappresenta la quintessenza della saggezza e della affidabilità, così come la splendida “femme fatale” Michèle Morgan può apparire perfetta nel ruolo della donna fatale, magari nemmeno cattiva, ma senz’altro in grado di pregiudicare la saldezza di famiglie perbene solo con un semplice sguardo ammaliante.

La solida sceneggiatura, curata da due grandi nomi come il regista e sceneggiatore André Cayatte e il poeta e sceneggiatore Jacques Prévert, non concede sbavature, e anche quando il melodramma finisce per prevalere sul lato pratico della vicenda, la storia riesce comunque a mantenere un suo corso di dignità, fino a un finale amaro che rende ancora più stoico e dolente il personaggio fantastico con cui Gabin riconferma tutta la sua statura d’interprete.

Tempesta

  • Anno: 1941
  • Durata: 81
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Jean Grémillon

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