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Netflix Film

‘La ira de Dios’ la recensione del thriller su Netflix

Un thriller psicologico intrigante, con una regia elegante e una sceneggiatura ben calibrata.

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La ira de Dios, diretto dal regista argentino Sebastiàn Schindel e interpretato da Macarena Achaga, Juan Minujìn e Diego Peretti, è disponibile su Netflix. Il lungometraggio è una produzione di Bufalo Films e HBO Films.

Un thriller psicologico intrigante, con una regia elegante e una sceneggiatura ben calibrata.

La trama di La ira de Dios

Luciana (Macarena Achaga), è una giovane donna coinvolta in una serie di decessi di persone a lei care. Il mistero di queste morti diventa sempre più fitto. Kloster (Diego Peretti), il suo capo, un romanziere dal carattere enigmatico, osserva la situazione e sembra aver assunto, nei confronti di questi fatti, una sorta di atteggiamento di colpevolezza. Luciana contatta Esteban Rey (Juan Minujìn), un giornalista conosciuto dieci anni prima, per rendere pubblica la sua vicenda. La donna è convinta che dietro la morte dei suoi familiari ci sia Kloster, autore di un piano diabolico, folle e vendicativo. Luciana, però, non sa che lo scrittore attribuisce a lei un’analoga follia.

 

La tragedia preannunciata

Sebastian Schindel (Crimines de Familia) realizza questo suo ottavo film da regista, adattando il romanzo La lenta morte di Luciana B, scritto nel 2007 da Guillermo Martinez. Il film ritrae una Buenos Aries insolitamente piovosa e ventosa, dove regnano la vendetta, la follia e la morte.

Il regista, insieme allo sceneggiatore Pablo De Teso, costruisce un triangolo perfetto tra i tre principali personaggi. Questi appaiono solo apparentemente diversissimi tra loro, ma non è esattamente così. Gli stati d’animo, i rancori, le paure e le ossessioni di Luciana, di Kloster e di Estaban si sovrappongono, dando forma a un cortocircuito diabolico. La ira de Dios, inoltre, non ha una costruzione temporale lineare. La vicenda, infatti, viene raccontata da diversi punti di vista che portano lo spettatore avanti e indietro nel tempo, in un misterioso viaggio allegorico nella psiche umana.

Dopo il prologo, che anticipa la tragica conclusione della vicenda, il film inizia con i titoli di testa che scorrono su immagini computerizzate, immagini che raffigurano il mare in tempesta, dei funghi e del sangue. Questi elementi torneranno puntualmente in corrispondenza dei misteriosi decessi.

Un piano diabolico

Luciana è una donna bella e giovane che si divide tra lo studio e il lavoro come collaboratrice di Kloster, un famoso scrittore. La  sua bellezza non lascia indifferente l’uomo che la bacia contro la sua volontà. L’episodio pone fine al loro rapporto lavorativo, ma l’esistenza di Luciana sarà per sempre legata a quella del suo ex capo.

Dopo un po’ di tempo la ragazza, spinta da sua madre, denuncerà Kloster per molestia sessuale e, nonostante il risarcimento economico ( sborsato senza esitazione dallo scrittore) sarà travolta in un vortice misterioso di morte.

In dieci anni, Luciana perderà i due fratelli, il padre e la madre. I tre decessi, inaspettati, sono avvolti nel mistero. Da qui inizia l’angosciosa ossessione di Luciana: Kloster ha orchestrato un piano diabolico? Vuole vendicarsi della ragazza?

La ira de Dios Recensione: su Netflix un thriller prevedibile

La vendetta divina

La ira de Dios (The Wrath of God) è un titolo che calza a pennello per la vicenda rappresentata. Il leitmotiv della storia è senza dubbio la vendetta. La sua realizzazione, però, non avviene nella dimensione umana, ma divina. La giusta interpretazione di questo atavico sentimento umano ci viene fornita da Kloster stesso durante la presentazione della sua ultima fatica letteraria.

La vendetta non è su scala umana, ma divina”.

Lo scrittore, interpretato con tono mefistofelico da Diego Peretti (La noche màgica), acquista il ruolo di regista diegetico. I fili della narrazione, infatti, sembrano mossi misteriosamente da lui. Kloster è sempre sul luogo del delitto, ma non verrà mai accusato di omicidio, fatta eccezione per Luciana, che lo individua come unico responsabile della perdita dei suoi cari.

Kloster è dunque il carnefice, l’esecutore del male e Luciana la vittima prescelta?

Carnefice e vittima

La ira de Dios non si presta a schemi narrativi accomodanti e semplicistici. I fatti vengono raccontati in maniera frammentaria e da diversi punti di vista. Luciana, bella e ingenua, appare una manipolatrice agli occhi di Kloster. Per lo scrittore, la giovane donna, dietro l’innocenza, nasconde il suo piacere nella seduzione.

Il pensiero dello scrittore è senza dubbio portato all’estremo, ma il personaggio di Luciana, interpretato da Macarena Achaga (El candidato), lascia comunque spazio a una certa ambiguità. La macchina da presa, più di una volta, coincide con la visuale di Kloster, esaltando il fascino della bella e giovane donna.

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Lo spettatore interno

La ira de Dios mostra questo affascinante ribaltamento di senso del concetto di vendetta, offuscato dalla follia che gioca un ruolo determinante. Nella dinamica interpersonale tra Luciana e Kloster si inserisce Estaban. Il giornalista, con velleità letterarie, non è solo un personaggio di servizio, rappresenta soprattutto ‘lo spettatore ideale’ di una pellicola in cui non sempre si è in grado di riconoscere la differenza tra il bene e il male.

La ira de Dios | Tráiler oficial | Netflix

Netflix luglio 2022: tutto quello che c’è da vedere

La ira de Dios

  • Anno: 2022
  • Durata: 90 minuti
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: thriller
  • Nazionalita: Argentina
  • Regia: Sebastiàn Schindel
  • Data di uscita: 19-June-2022

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