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‘Beauty’, la recensione del film di Andrew Dosunmu

Dal Tribeca Film Festival , Beauty, diretto da Andrew Dosunmu e scritto da Lena Waithe, racconta l'affermazione del talento e dell'identità dell'omonima protagonista

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Beauty Andrew Dosunmu

Uscito il 29 giugno su Netflix, Beauty, diretto da Andrew Dosunmu e scritto da Lena Waithe, racconta lo sbocciare del talento dell’omonima protagonista, simbolo della sua determinazione ad affermarsi e a mostrare sè stessa, soffocata da una famiglia autoritaria e ancorata a retaggi malsani.

Beauty: la trama

Beauty è una giovane cantante che vede avvicinarsi la grande occasione per poter liberare il proprio talento. All’inizio della sua promettente carriera, si trova a dover lottare con una famiglia autoritaria e violenta e in seguito con le pressioni dell’industria, con l’obiettivo di raggiungere le proprie ambizioni salvaguardando la sua identità e il suo amore per Jasmine.

Beauty Andrew Dosunmu Netflix

Beauty. Gracie Marie Bradley as Beauty in Beauty. Cr. Stephanie Meiling/NETFLIX © 2022

Talento e identità

“Voglio il meglio per te”, una frase che sentiamo tante volte, anche in ambienti rassicuranti come quello familiare. Una frase che può però anche celare insidie ed essere alla base di atteggiamenti nocivi. Beauty se la sente ripetere spesso sia dai genitori che dalla manager; cinque semplici parole a cui ingenuamente si affida e che nascondono intenti egoistici e opportunistici, stringendola in una morsa mascherata da libertà.

Il racconto scritto da Lena Waithe presenta analogie con la prima parte della carriera di Whitney Houston, con riferimenti alla sua amicizia con Robyn Crawford, tanto da avvicinarsi a un biopic velato, non ufficiale e teso all’astrazione. Il talento della protagonista sta per sbocciare e il futuro sembra per lei tracciato, destinato laddove la madre (anch’ella cantante) non era riuscita ad arrivare. Eppure non la sentiamo mai cantare, tra ellissi e privazioni del suono, e le uniche voci che si odono sono quelle di Aretha Franklin, Patti LaBelle, Donna Summer e altre grandi artiste della musica black, madri putative e spirituali che esprimono i suoi sogni, il suo animo e la sua ambizione.

L’esplosione del talento di Beauty e il tentativo di liberarlo da ogni costrizione segue e rappresenta il desiderio della ragazza di affermare la propria individualità e di non veder soffocata la propria identità e il proprio essere. La musica e l’amore per Jasmine la sostengono e le indicano la strada, ostacolati da un contesto familiare possessivo e persino violento che il film mette in luce trasformandosi quasi in horror e minando il tradizionalistico idillio della famiglia.

Tutto ciò appare però delineato da una narrazione stereotipata e piatta, che non riesce a dar profondità ai temi accennati, al percorso della protagonista e alla complessità dei rapporti. Un prodotto in linea con il cinema paratelevisivo che troppo spesso troviamo sulle piattaforme, con un incipit che ricorda più un “riassunto delle puntate precedenti” e una narrazione che si sfilaccia, perdendo consistenza.

 

Beauty

  • Anno: 2022
  • Durata: '95
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Andrew Dosunmu
  • Data di uscita: 29-June-2022

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