Utama, miglior film al Sundance Film Festival, vince il Transilvania Festival.
Intervista ad Alejandro Loayza Grisi, vincitore al Sundance Festival con Utama
”Utama” di Alejandro Loayza Grisi racconta la storia di una coppia di anziani negli altopiani boliviani che si rifiutano di trasferirsi in città nonostante la costante minaccia di siccità. Variety ha descritto il film come “sublime, silenziosamente elegiaco.. diverso da qualsiasi altra cosa“.
”Facendo affidamento sulla semplicità, la purezza e la poesia del suo approccio cinematografico, il regista porta il pubblico in un viaggio universale, parlando dell’essenza della vita, della morte e di tutto il resto”, ha detto la giuria della Transilvania, elogiando un film che “dà al pubblico una sensazione profonda e multistrato di quanto sia fragile il nostro futuro“.
“Utama” è stato anche festeggiato con il Premio del Pubblico del festival. Il premio per il miglior regista è andato a Guðmundur Arnar Guðmundsson per “Beautiful Beings“, che la giuria ha individuato per “l’universo credibile, originale e brillante” realizzato dal regista islandese, che ha vinto lo stesso premio a Transilvania nel 2017 per “Heartstone”.
Beautiful Beings un’adolescenza difficile per un legame senza confini

Un premio speciale della giuria è andato al “Lungometraggio sulla vita” di Dovile Sarutyte, storia di una donna sopraffatta dai ricordi quando viene lasciata sola ad affrontare il funerale di suo padre. Il premio per la migliore interpretazione è andato a Laura Müller e Schemci Lauth per le loro interpretazioni di due amanti la cui intensa storia d’amore si consuma in una sola notte in “La notte appartiene agli amanti” di Julien Hilmoine. Una menzione speciale della giuria è andata all’attrice Eszter Csonka per il suo ruolo in “Gentle”, diretto da Laszlo Csuja e Anna Nemes.
Il primo premio della sezione del concorso “What’s Up, Doc?” del festival è andato a “You Are Ceaușescu to Me“, documentario sperimentale di Sebastian Mihăilescu in cui un gruppo di giovani si riunisce per ricreare scene della vita dell’ex dittatore rumeno. Una menzione speciale della giuria è stata assegnata a “Atlantis” di Yuri Ancarani.
Nel concorso nazionale Romanian Days del festival, “Miracle” di Bogdan George Apetri ha portato a casa il primo premio.
Il premio per il miglior debutto è stato assegnato ad Alina Grigore, l’attrice diventata regista il cui “Blue Moon” ha vinto il Golden Shell a San Sebastian l’anno scorso. Il premio del pubblico per un film rumeno è andato al primo lungometraggio di Victor Canache “La capra con tre bambini“.
Il Premio FIPRESCI è stato assegnato a “Immacolata”, dal duo di registi Monica Stan e George Chiper-Lillemark, che lo scorso anno ha portato a casa il premio per la miglior regia nella sezione delle Giornate del Cinema di Venezia.