Un film godibile e poetico, L’Altra Luna, nonostante il tema che tratta sia più complesso di quanto sembri.
Una location d’eccezione: la bellissima città di Sarajevo con il suo fascino senza tempo. Delle giovani e brave interpreti che sanno dare alle protagoniste del film credibilità e spessore, specialmente nella seconda parte, quando emerge il cambiamento e si affaccia un sentimento nuovo, che si cerca di nascondere a sé stessi prima ancora che agli altri. Una storia interessante con un finale che sorprende. Diretto dal regista aquilano Carlo Chiaramonte, prodotto da Stemo Production, in associazione con Xenon Servizi e Seven Dreams, in collaborazione con Rai Cinema, e distribuito da Hurricane Studios, il film è nelle sale italiane dal 16 giugno.
Luna è il nome della protagonista del film (nella parte l’attrice bosniaca Luna Mijović che interpretò Sara, la ragazzina nata da uno stupro etnico, nel film Il segreto di Esma, diretto dalla regista Jasmila Žbanić nel 2006 e premiato con l’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino), una giovane donna solare, moderna e sicura di sé, che vive a Sarajevo, circondata da amiche per la sua simpatia e un po’ invidiata per il suo rapporto inossidabile con Haris, il ragazzo ‘storico’ con il quale è in procinto di sposarsi.
Mentre fervono i preparativi per le nozze, nel gruppo di amici italo-bosniaci che Luna frequenta, compare Martina (la prorompente Tania Bambaci, attrice e modella, che ha partecipato a Miss Italia 2011, rappresentando l’Italia a Miss Mondo nello stesso anno), amica di un amico, ammantata dal mistero, forse in fuga dall’Italia senza che nessuno sappia il perché, suscitando la gelosia delle amiche che temono possa sedurre i loro indecisi fidanzati.
Martina e Luna avviano inizialmente un’amicizia spontanea, che si trasformerà poco a poco in qualcos’altro, in un sentimento e in una passione che spaventeranno Luna e troveranno avversità e pregiudizi fra amici e parenti, fino ad un drammatico epilogo.
“La prima idea del soggetto de L’Altra Luna – racconta il regista – mi è balenata in mente nel Maggio 2011, durante uno dei miei numerosi viaggi a Sarajevo, città con la quale ho un rapporto forte, profondo e di lunga data: la mia prima volta in questa città fu nel marzo 1996, pochi mesi dopo la fine della guerra, in un periodo in cui oltre ad occuparmi di cinema, ero impegnato anche nel volontariato internazionale con una ONG italiana presente in Bosnia per aiuti umanitari. Sono poi tornato diverse volte nella capitale bosniaca, dove nel 2005/2006 ho girato il documentario “Il centro del mondo”.
Trasformazioni e pregiudizi
Il film, girato per buona parte come una commedia, cambia stile narrativo sfociando nel dramma man mano che la tranquilla vita di Luna e del suo ragazzo iniziano ad essere sconvolte: così come Luna mai avrebbe pensato di innamorarsi di un’altra donna e tantomeno durante i preparativi del suo matrimonio etero, tantomeno Haris, il fidanzato, avrebbe mai immaginato di subire un tradimento a pochi giorni dalle nozze da parte della sua amata Luna, né di cercare una vendetta così bieca – una violenza ai danni di Martina commissionata a Nermin, il fratello di Luna, un ragazzo da sempre sbalestrato e sbandato – tale da produrre l’effetto contrario a quello desiderato: perdere Luna per sempre.
La società, sempre in bilico fra pregiudizio e stigmatizzazione, non accetta che le persone possano trasformarsi o sperimentare nuovi desideri. L’amore tra le due ragazze si rivelerà più forte di ogni sopruso, ma Luna dovrà pagare un prezzo molto alto, quello di lasciare la sua città, i suoi amici e soprattutto la sua famiglia.
Il lungometraggio L’Altra Luna, diretto da Carlo Chiaramonte e sceneggiato dal regista con Carla Scicchitano, Elma Tataragić e Asja Krsmanović, è interpretato da Luna Mijović, Tania Bambaci, Matteo Silvestri, Armin Omerović e Maja Jurić.
Spunti drammatici a Sarajevo
“Proprio nel maggio del 2011, poco prima di partire per Sarajevo – continua Chiaramonte – avevo avuto una lunga conversazione con una giovane amica che stava attraversando una tragedia familiare perché i genitori, all’oscuro della sua omosessualità, avevano appena scoperto la sua relazione lesbica con una ragazza.
Così, mentre a Sarajevo passavo per la principale strada pedonale del centro, sempre affollata di ragazzi a passeggio, la visione per me ormai consueta, ma sempre affascinante, di una coppia di giovani amiche che procedevano sotto braccio, l’una velata secondo la tradizione islamica e l’altra vestita “all’occidentale” in maniera persino provocante, mi ha colpito in modo del tutto nuovo.
La vicenda della mia amica a Roma ha fatto corto circuito con l’immagine delle due giovani e mi sono domandato come la ragazza islamica avrebbe potuto reagire di fronte alla scoperta di una relazione omosessuale della sua migliore amica con una ragazza straniera. Lo spunto drammatico iniziale de L’Altra Luna è contenuto nella relazione tra quell’immagine e quell’interrogativo”.
Girato in esterni a Roma e Sarajevo, è prodotto da Stemo Production in associazione con Xenon Servizi e Seven Dreams, in collaborazione con Rai Cinema, e si avvale della direzione della fotografia di Beppe Gallo, delle scenografie di Marco Dentici, delle musiche originali di Antonino&Luca Chiaramonte e del montaggio di Annalisa Schillaci (recentemente vincitrice del David di Donatello).
‘L’Altra Luna’ è un film sostenuto dal Programma Media Sviluppo – Progetti Singoli, riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo Opere prime e seconde e ha ricevuto il contributo della Regione Lazio con il fondo Regionale Cinema e Audiovisivo.
Dal documentario alla fiction
Carlo Chiaramonte nasce a L’Aquila nel 1965. Nel 1990 si laurea in Storia e critica del cinema presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi dal titolo “Gnoseologia, Etica, Estetica in Michelangelo Antonioni”. Tra la fine degli anni ‘80 e la metà dei ‘90 è assistente alla regia di Vittorio De Sisti, Leandro Castellani e Alessandro di Robilant; collabora alla scrittura di numerose sceneggiature e pubblica recensioni e saggi critici sulla rivista “Cinema nuovo”.
Esordisce nel 2005 alla regia con il documentario “Le donne vestivano gonne fiorite”, un ritratto di sette zingare di età e provenienza geografica differente, che vivono nei campi nomadi di Roma.
Realizza nel 2007 il suo secondo documentario dal titolo “Il centro del mondo”, ritratto affettuoso della città di Sarajevo, ispirato a un libro dello scrittore e drammaturgo bosniaco Dževad Karahasan. Nel 2009 scrive e dirige il cortometraggio “Tutto da sola”, riconosciuto di interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Infine, nel 2014 realizza il cortometraggio documentario “Eduardo Kobra – Peace” sulla permanenza a Roma del famoso street artist brasiliano Kobra, che ha dipinto un muro dedicato a Malala Yousafzai, giovane attivista pakistana per i diritti umani e Premio Nobel per la Pace.
L'Altra Luna
Anno: 2022
Durata: 90'
Distribuzione: Hurricane Studios
Genere: Drammatico
Nazionalita: Italia
Regia: Carlo Chiaramonte
Data di uscita: 16-June-2022
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