Se ne è andato Jean-Louis Trintignant, all’età di 91 anni, ultima grande icona del cinema e del teatro francese. Nonostante ciò, però, era considerato a tutti gli effetti anche un attore del cinema italiano, grazie alla grande popolarità ottenuta nel nostro Paese per aver lavorato con i più grandi registi italiani: da Scola a Bertolucci, da Comencini a Zurlini.
L’ultimo sorpasso di Jean-Louis Trintignant
Per il pubblico resterà per sempre il giovane, timido e bellissimo Roberto Mariani che si affaccia al balcone di un caseggiato della Balduina, a Roma, in un assolato pomeriggio di Ferragosto, richiamato dal clacson di Bruno Cortona (VittorioGassman). È l’inizio del Sorpassodi DinoRisi: siamo nel 1962 e l’Italia è un Paese in crescita, vitale, che dopo quel momento storico non sarà più lo stesso.
Trintignant era nato nel comune provenzale di Piolenc l’11 dicembre 1930. Da lì poi si era trasferito a Parigi per studiare legge. Nella capitale francese aveva però trovato le prime occasioni per esibirsi in teatro. Nel 1955 esordisce nel cinema: tre film in un solo anno. Da allora non si è più fermato: una carriera lunga oltre 70 anni, pochi attori hanno raggiunto livelli simili. Un lunghissimo elenco di premi, riconoscimenti, omaggi. Ma la sua vita privata è stata anche segnata da alcuni drammi, tra cui la morte violenta della figlia Marie, uccisa dal compagno Bertrand Cantat nel 2003.
Le celebri interpretazioni
Tra le sue indimenticabili interpretazioni, oltre a quella del Sorpasso, l’inimitabile pilota romantico di Un uomo e una donna; il rampollo borghese e omosessuale della Torino anni ‘70 ne La donna della domenica (accanto a MarcelloMastroianni); e, tra le prime prove, nel 1955, E Dio creò la donna con BrigitteBardot, diretti da RogerVadim.
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Gli ultimi anni di Jean-Louis Trintignant
Si era ufficialmente ritirato dalle scene nel 2018, annunciando quasi con nonchalance di dover combattere contro un tumore che gli toglieva le forze.
«Nei primi giorni ho deciso di combattere – aveva raccontato – ma poi sono diventato un po’ pigro, mi faccio accudire e aspetto. Non mi sento più sicuro, ho sempre bisogno di qualcuno che mi sorregga e soprattutto mi sento vecchio e inutile».
Nel 2019 la sorpresa: aveva ceduto al richiamo del vecchio amico Claude Lelouch per tornare a fare coppia con Anouk Aimè e per l’atteso ritorno dei personaggi di Un uomo e una donna, che nel 1966 furono premiati con la Palma d’oro a Cannes e diedero a Trintignant il successo mondiale.
Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron lo ricorda così:
Jean-Louis Trintignant è stato un formidabile talento artistico che ha accompagnato un po’ le nostre vite attraverso il cinema francese. È una pagina che si gira.
L’annuncio della morte è stato dato dalla moglie Mariane Hoepfner Trintignant all’Afp, tramite un comunicato stampa inviato dal suo agente. L’attore è spirato serenamente, di vecchiaia, questa mattina, nella sua casa, nel Gard, circondato dai suoi cari, viene precisato nel comunicato.