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Taormina Film Fest

Taormina Film Fest. Promesse e visioni di questa edizione

Si è conclusa la conferenza stampa della 68° edizione del Taormina Film Fest. La rassegna si svolgerà tra il 26 giugno e il 2 luglio e celebrerà i cinquant’anni dieIl padrino – con la presenza di Francis Ford Coppola – e i cento anni dalla nascita di Gassman e Tognazzi. Sei film in concorso, tra cui due italiani.

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Presso l’Hotel Metropole di Taormina, i direttori artistici Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia hanno presentato la nuova edizione del Taormina Film Fest. La rassegna è prodotta e organizzata da Videobank spa su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia; a patrocinare l’evento sono Assessorato turismo sport e spettacolo della Regione Sicilia, Sicilia Film Commission, Comune di Taormina, Ministero della cultura, in collaborazione con il Parco Archeologico Naxos Taormina.

Al netto dei riti istituzionali, dei ringraziamenti – alle Università di Messina e Catania e alla Commissione europea, nuovi partner, per esempio – e degli inevitabili discorsi sull’importanza dell’arte e sullo splendore di Taormina, qual è la linea editoriale di questa edizione? Con quali criteri e attraverso quali visioni il festival rappresenterà il cinema nel 2022?

Il tempo della celebrazione

Ospite d’ onore sarà Francis Ford Coppola (sei premi Oscar, due Palme d’Oro a Cannes e il Leone alla Carriera a Venezia) che, in apertura del festival, presenterà la versione restaurata de Il padrino, primo episodio della trilogia giunto ai cinquant’anni. In che modo il film culto ha creato e diffuso l’immaginario della Sicilia nel mondo? Con questa domanda Francesco Alò anticipa uno degli argomenti di dibattito del festival. Ricorrono poi i cento anni dalla nascita di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi: i rispettivi figli, Paola e Gian Marco, ricorderanno i mattatori all’interno di un evento in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Cineteca Nazionale. Attraverso la proiezione del documentario C’era una volta Angelo Musco, con Nino Manfredi, verrà ricordato l’attore eponimo; attraverso la proiezione del capolavoro Ennio di Tornatore (ospite del Teatro antico), insieme a un accompagnamento orchestrale, si dirà addio, ancora e ancora, al maestro Morricone. In anteprima mondiale verrà mostrato il doc Italia 1982, alla presenza dei campioni di calcio Fulvio CollovatiBeppe DossenaFranco Selvaggi e Marco Tardelli.

Taormina. Dopo il ricordo, quali visioni?

Alessandra De Luca si dichiara soddisfatta della selezione dei film in concorso, così come degli stili, degli approcci e delle tematiche dei registi in gara. «È stato difficile rinunciare ad alcune delle candidature» dice, per quanto le opere in concorso abbiamo confermano le aspettative della direzione e il desiderio di pluralità. Il livello artistico dei film in concorso, promette, è in costante crescita. Aggiunge che il compito della direzione è accogliere le candidature senza una linea editoriale preimpostata, senza chiusure, e che la linea stessa discende naturalmente dall’offerta in campo.

Le opere in gara

Sono candidati ai Cariddi d’oro e d’argento:

American Murder di Matthew Gentile, Usa; crime adrenalinico e opera prima «matura»;

Baby Pyramid di Cecilie McNair, danese, sull’ossessione per la fertilità;

Boiling Point di Philip Barantini, Gran Bretagna, film di chiusura, realizzato interamente in piano sequenza: un cuoco e i suoi collaboratori durante una serata cruciale;

The Drover’s Wife. The Legend of Molly Johnson dell’australiana-aborigena Leah Purcel, «western al femminile»;

Le voci sole di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi; un film che «riflette sul senso del lavoro ai nostri giorni», con Giovanni Storti per la prima volta in un ruolo drammatico;

Io e Spotty, secondo film di Cosimo Gomez con Filippo Scotti (premio Marcello Mastroianni al Festival di Venezia per l’interpretazione di Fabio in È stata la mano di Dio di Sorrentino), «commedia surreale e dallo sguardo inedito».

Nella precedente edizione erano stati premiati: Next Door di Daniel Brühl, come miglior film; A Classic Horror Story di De Feo e Strippoli, miglior regia; Matilda De Angelis, miglior attrice in Atlas; miglior attore era lo stesso Brühl, nel film da lui diretto.

Altri eventi e proiezioni

Tra le première fuori concorso, quest’anno: La mia ombra è tua di Eugenio Cappuccio con Marco Giallini e Isabella Ferrari; Minions 2 di Kyle Balda, doppiato da Max Giusti – il quale, insieme a Giallini e Ferrari, sarà ospite del Teatro antico; Una boccata d’aria di Alessio Lauria, con Aldo Baglio e Lucia Ocone; Tell it Like a Woman, opera corale e femminile, somma di cortometraggi firmati da Maria Sole Tognazzi, Lucia Puenzo, Catherine Hardwicke, Taraji P. Henson, Leena Yadav, Mipo O, Silvia Carobbio e Lucia Bulgheroni.

Tornano il premio Manfredi, assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici, e il premio Alice Cosmopolitan, di Alice nella Città. La vera innovazione di questa edizione è l’istituzione di una giuria popolare che assegnerà un premio del pubblico ai film in concorso.

Come è avvenuto durante l’edizione precedente, anche quest’anno tornano le categorie dell’inclusione e del femminile, leitmotiv del festival. Federico Pontiggia auspica «tutto il cinema per tutti», ricordando la sfortuna di cui il festival ha sofferto negli ultimi anni quanto a presenze in sala. L’impegno dell’organizzazione, quindi, è riportare la gente al cinema, contrastare quella tendenza tutta italiana – secondo quanto osservava Enrico Magrelli a Hollywood Party, alcune settimane fa – per la quale quest’anno il pubblico non sembra rispondere adeguatamente all’offerta delle sale, diversamente da quanto avviene negli altri paesi. Forse il popolo italiano è pigro, o sogna poco: Taormina potrà sconfiggere questo stereotipo?

La giuria e gli ospiti di Taormina 68

Della composizione della giuria, presieduta da Cristina Comencini, si è già letto nei giorni scorsi: l’attore Massimiliano Gallo (Fortapàsc; I Bastardi di Pizzofalcone, Pinocchio, Il sindaco del rione Sanità) e Nastro d’Argento Grandi Serie come miglior attore nel 2021; la cantante Noemi, «cinefila ed esperta di audiovisivo»; Marco Borromei, docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e regista di Saremo giovani e bellissimi, al Festival di Venezia nel 2018; il regista e sceneggiatore britannico Aleem Khan (After Love, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes e alla Festa del Cinema).

Tra gli ospiti, in aggiunta a quelli già citati, ci saranno: Eva Longoria, Sofia Carson, Ferzan Özpetek (il quale, già ospite durante la precedente edizione, presenterà il suo one man show Ferzaneide), Catherine Hardwicke (regista di Twilight), Diane Warren, Caterina GuzzantiPaola MinaccioniCarla Signoris. Eppure i veri protagonisti, come avviene in tanti eventi pubblici, sono coloro che lavorano dietro le quinte o qualche volta ai lati del palco: i più sentiti ringraziamenti della direzione, in effetti, sono stati rivolti all’ufficio stampa del festival guidato da Giulia Martinez.

Le promesse di questa edizione

Il Taormina Film Fest avrà inizio domenica 26 giugno e le serate al Teatro antico saranno condotte, come l’anno scorso, da Anna Ferzetti. Le prenotazioni per le proiezioni de Il padrino ed Ennio vanno già a ruba, racconta il direttore Pontiggia. Quanto all’affluenza per le restanti proiezioni, e ai film in concorso che sono l’anima di ogni rassegna, s’incrocino le dita.

Taormina è un festival a misura di spettatore, compatto negli spazi fisici e in quelli immaginari. Per queste ragioni ha tutte le prerogative per ospitare e stimolare la riflessione sul cinema, il confronto e lo scontro tra pubblico e critica, e infine l’esame di coscienza della produzione cinematografica odierna. L’affluenza degli spettatori, il cancan reale e quello mediatico, lo stupore e le polemiche liberano i festival dal pericolo di riti ingessati e dell’isolamento elitario. Lo scorso anno, tra le soluzioni adottate dall’organizzazione per restituire il festival alla gente, si ricordano la proiezione della partita Italia-Spagna al Teatro antico e quella di Black Widow in sala. Che identità avrà il Taormina Film Fest, quest’ anno? Quali saranno i suoi numeri? Quali le sue visioni?

 

Il manifesto di Taormina Film Fest 68, con il fotomontaggio di Gassman del Sorpasso e di Tognazzi, è di Ginevra Chiechio.

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