‘The Contractor’ la recensione del film con Chris Pine
Da un autore specializzato in thriller impegnati, un blockbuster un po' confusionario ed inverosimile, che tuttavia ha dalla sua alcuni momenti di ottima suspense.
Su Prime Video ,The Contractor, è un thriller d’azione che vede alla regia il cineasta svedese, ma di origine egiziana per via paterna, Tarik Saleh.
Un regista che si ricorda volentieri, se si pensa al valore del suo titolo più famoso, Omicidio al Cairo (2017) e che si è visto di recente all’ultimo Festival di Cannes 75 (in Concorso) con l’interessante e intrigante Boy from Heaven (2022).
Un marines di nome James Harper (Chris Pine) viene congedato per esser stato trovato positivo ad alcune sostanze steroidi ingerite per curare un brutta ferita a un ginocchio.
Bisognoso di soldi per mantenere moglie e figlio, e indebitato quanto basta, decide di contattare un ex commilitone di nome Mike (Ben Foster) che attualmente se la passa bene grazie alla collaborazione, fornita a tempo pieno, a una compagnia militare privata comandata da un altro ex veterano conosciuto come Rusty Jennings (Kiefer Sutherland).
Accettato suo malgrado di far parte di quella segreta forza militare, anche grazie al fatto che la compagnia si offre di estinguergli immediatamente ogni debito (oltre a pagarlo molto bene per la sua prossima missione) l’uomo viene inviato in Germania ove inizia a sorvegliare uno scienziato di origine mediorientale (Fares Fares, attore feticcio di Saleh). É sospettato di predisporre un bio-agente assai letale da utilizzare per attacchi terroristici.
Pertanto Harper viene incaricato di fare irruzione nel laboratorio, prelevare le prove del lavoro dello scienziato, per poi eliminarlo. Nella fuga, Harper, Mike e la spia che li aiuta (Nina Hoss) vengono scoperti dalla polizia che spara loro addosso, ferendo Mike e costringendo il suo amico a praticargli una trasfusione.
I due dovranno separarsi perché se Mike si riprende, Harper torna in crisi col ginocchio ed è costretto a nascondersi e a rinunciare alla fuga.
Da quel momento le cose si complicheranno e sempre più dubbi appanneranno la visione del soldato James, convinto di aver partecipato a un’ azione clandestina ben diversa da quello che gli è stato raccontato.
Scoprirà, infatti, sulla propria pelle, di aver ucciso a sangue freddo uno scienziato impegnato a produrre un vaccino di valenza straordinaria che il medico intendeva cedere gratuitamente anziché fornirlo in vendita a società farmaceutiche senza scrupoli (intenzionate a far scoppiare un’ epidemia a livello mondiale).
Tornato negli Usa, Harper scoprirà che il suo amico Mike è, diversamente da quello che gli fu riferito, ancora vivo, e insieme a lui partirà per sbarazzarsi di Rusty, cancellando le prove che li vedono coinvolti in quella missione maledetta.
La recensione
Da uno script dello sceneggiatore JP Davis, The Contractor è un blockbuster girato su commissione dal regista svedese Tarik Saleh, che, pur alle prese con un progetto completamente fuori dalle proprie corde, riesce comunque a confezionare un thriller adrenalinico girato con perizia e forte di alcune scene movimentate di indubbio valore.
La trama appare piuttosto complicata e colma di inverosimiglianze ed ingenuità piuttosto smaccate.
Scene come quella della trasfusione di sangue dell’amico Harper a favore di Mike (che fa tornare in gran forma dopo poche ore un personaggio apparentemente ferito gravemente) appaiono davvero poco probabili e posticce, così come parte dell’intrigo successivo fino al riscatto finale in cui Harper riesce a vendicarsi dell’inganno subito e della morte del suo migliore amico.
Il cast vede coinvolti due attori affidabili ed espressivi come sono Chris Pine e Ben Foster, per quanto quest’ultimo appaia in effetti un po’ sottotono rispetto alla media delle sue eccelse prestazioni precedenti.
Completano il cast un Kiefer Sutherland un po’ bolso e poco ispirato e la famosa attrice tedesca Nina Hoss, qui impegnata in un ruolo un po’ troppo frettolosamente sacrificato.
Nella parte dello scienziato ingannato e brutalmente eliminato, riconosciamo il celebre attore libanese, naturalizzato svedese, conosciuto come Fares Fares, da tempo interprete di riferimento del cinema di Tarik Saleh, sin da Metropia (2009).
A tutti gli effetti pertanto questo The Contractor si rivela come un’ insolita esperienza di un regista fino a questo momento conosciuto, anche attraverso il genere thriller (si pensi allo splendido e teso Omicidio al Cairo) per prodotti autoriali di una certa ambizione e qui impegnato invece a tastare territori e scenari più consoni a una fruizione di massa.
La recente partecipazione del regista la Festival di Cannes, dove ha presentato in Concorso il suo lodevole ed interessante Boy from Heaven, induce comunque a pensare che Saleh sia tornato in modo lungimirante verso una forma di cinema più personale e decisamente più ispirata.
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers